Quantità radiazioni tac

gentili dottori,
- a febbraio 2007 ho subito una orcheotomia dx, per seminoma al I stadio. Durante la degenza sono stato sottoposto a raggi ai polmoni (prima dell'intervento) mentre a distanza di 20 giorni mi hanno sottoposto a TAC total body con contrasto per verificare l'eventuale progressione della malattia: risultati visibili erano linfonodi ingrossati nel tratto addominale, striature in zona subpleurica del polmone dx e nodo di 1,5 cm al surrene sx.
- a luglio 2007 come da protocollo mi sono sottoposto a radioterapia adiuvante.
- ad aprile 2009 ho effettuato una TAC SPIRALE CON M.D.C. al torace dalla quale risultano 3 minuti nodi di 2 mm cadauno in zona subpleurica, scissura lato pala superiore e nel segmento laterale del lobo medio in subpleurica, tutto nel polmone dx.
la radioterapista che mi ha in cura, durante la visita di ieri mi dice che bisogna fare una TAC PET con urgenza, tranne poi richiamarmi nel pomeriggio dicendo di rifare la TAC SPIRALE senza urgenza a sei mesi, dato che aveva parlato con il radiologo che ha eseguito l'esame.
L'incertezza del medico, ovviamente, crea incertezza nel paziente, e mi chiedo ora:
1. la ripetizione dell'esame è davvero necessaria?
2. viste le radiazioni subite fra TAC, RAGGI e RADIOTERAPIA c'è nel mio caso qualche metodo diagnostico meno "pericoloso" ma altrettanto sicuro come ad esempio la risonanza magnetica? Data anche la bassa recidività del tipo di tumore che ho avuto, non vorrei fare esami potenzialmente dannosi non supportati da una effettiva utilità...
3. nel caso riteneste anche voi utile eseguire una TAC a 6 mesi, sapete dirmi se è vero come leggo in internet che la TAC SPIRALE CON M.D.C. al torace emette una quantità di radiazioni di poco superiore ai raggi al torace?
Ringrazio infinitamente tutti voi per il lavoro che svolgete giornalmente e vi auguro, nel frattempo, buon week end!
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Dr. Paolo Diotallevi Radiologo 135 4 3
Gentile utente
data la complessità della sua situazione, non ritengo possibile un giudizio sicuro nel merito "a distanza".
Vorrei comunque fornirle alcune informazioni che potrebbero risultarle utili
1) Le due TAC che ha esegioto in due anni non comporterebbero alcun problema per una ulteriore TC. La quota dosimetrica importante è però collegata alla radioterapia, la cui una dose non è quantificabile se non attraverso un colloquio con il radioterapista. E' lui che le potrà darle informazioni più precise.
2)Non è vero che la TAC spirale comporta una dose paragonabile a quella del RX torace, la dose è molto superiore, ma comunque non "rilevante".
3) Il m.d.c. non ha alcuna influenza sulla dose.
Cordiali saluti
PD




Cordialità
Paolo Diotallevi

[#2]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio dottore e le auguro buon lavoro!
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Dr. Claudio Pedicelli Radiologo 580 23
Gentile utente, della ottima risposta del Dott Diotallevi vorrei sottolinearle il fatto che la quantità di radiazioni erogata in corso di terapia neoadiuvante è comunque dell'ordine delle centinaia di volte superiore a qella erogata per indagini diagnostiche, quindi non deve avere alcun timore ad affrontare le indagini diagnostiche cui necessariamente dovrà esseere sottoposto per il tumore.
Per quanto riguarda la PET , essa non trova nessuna indicazione in lesioni dell'ordine di grandezza dei mm come quelle descritte, che potranno essere monitorate con TC semestralmente per ue anni se non si modificano.
Cordiali saluti

Dott. Claudio pedicelli
Specialista in Radiologia
Ecografia

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dr. Pedicelli, la ringrazio per la sua risposta, infatti quello che mi preoccupava non era la TC in se, ma il cumulo con la radioterapia (in primis) e con gli altri esami diagnostici.
Nel frattempo è risultato che i noduli c'erano già anche nella prima TC del 2007, ma non erano stati riportati nel referto (si suppone che siano postumi della grave affezione polmonare che ho avuto nell'adolescenza, quindi del tutto benigni).
Pertanto non sarà necessario eseguire ulteriori accertamenti per queste minuscole masse!!!
La mia preoccupazione è quella di poter generare un tumore cosidetto "secondario" proprio a causa della radioterapia, dato che questa tecnica danneggia anche il DNA delle cellule sane, pur limitatamente alla zona di trattamento, e che le cellule dovrebbero si ripararsi da sole, ma potrebbero ripararsi in maniera "sbagliata", visto che è già successo nel testicolo...
Vi ringrazio infinitamente per le risposte, già il fatto che i noduli siano benigni mi fa vivere più sereno. ringrazio tutti voi per le consulenze e l'impegno che mettete nell'aiutarci nei nostri dubbi, buon lavoro dottori!
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Dr. Claudio Pedicelli Radiologo 580 23
Grazie.