Dieta vegana

Salve dottore, sono un ragazzo di 23 anni e sto mantenendo una dieta quasi interamente vegana da un paio di settimane, per motivi sia salutistici che per rispetto per gli animali. Ovviamente mi sono informato molto, quindi conosco il bisogno di integrare con cibi fortificati B12 e stando attento all'assimilazione del ferro.

Ma la mia domanda è un'altra. Visto che c'è molta disputa sul fatto che l'uomo sia onnivoro o frugivoro, vorrei conoscere il suo parere. Perchè le prove a sostegno della tesi-uomo frugivoro sono molte, e comprendono le caratteristiche fisiche umane, che non sembrano certo quelle di un animale onnivoro o carnivoro (dentatura, masticazione, saliva, stomaco, lunghezza dell'intestino ecc.). Ad esempio siamo l'unico animale che ha bisogno di cuocere la carne per poterla mangiare. Conosco anche i possibili danni che porta l'assunzione di latte (ossia acidificazione del sangue e conseguente utilizzo di fosfati legati al calcio delle ossa) e delle uova (alte quantità di colesterolo).

In sostanza la carne, con i suoi grassi saturi e il suo colesterolo, e i derivati animali portano danni al nostro organismo, sono la causa del 90% delle malattie cardiovascolari, e di numerosi tipi di tumore (oltre che di osteoporosi). Mentre il mondo vegetale non ha alcuna controindicazione. Questo mi ha fatto riflettere, un motivo dev'esserci se le cose stanno così!

Ovviamente questo è ciò che ho appreso da non esperto in materia e quindi le chiedo: è giusto ciò che ho affermato? Lei è d'accordo sulla tesi che l'uomo è onnivoro solo per comportamento, ma non per caratteristiche morfologiche?
La scelta che ho fatto non è certo dovuta solo a questo, ma anche per rispetto verso gli altri esseri viventi che hanno diritto di vivere al pari di noi. Ma ero anche desideroso di sapere se la mia è una scelta corretta anche da quest'altro punto di vista.

La ringrazio e mi scusi per la lunghezza del testo.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182

>>> Mentre il mondo vegetale non ha alcuna controindicazione.
>>>

Sicuro? Quindi non sapeva che alcuni dei veleni più potenti provengono proprio dal mondo vegetale? Ad esempio, s'informi e veda quanti bambini sono morti mangiando per sbaglio foglie d'oleandro, quella simpatica pianta a fiori bianchi e rosa che troviamo in serie infinite lungo i guardrail delle autostrade.

Oppure: ha mai sentito di quegli studi effettuati sulle popolazioni particolarmente longeve? Pensa siano composte esclusivamente da vegani?

E ancora: in che senso, secondo lei, potrebbe essere considerato "naturale" essere costretti ad assumere cibi "rinforzati" con vitamina B12? Dopotutto, in natura non esiste il latte di soia vitaminizzato.

Tutto sommato è più facile sbagliare le dosi e farsi del male con una dieta strettamente vegana che con un'altra qualsiasi, appena un po' più bilanciata.

Da psicologo posso dirle che a volte - ma non posso sapere se è il suo caso, dato che non la conosco - un'eccessiva attenzione a ciò che si mangia (ortoressia) può essere indicatore di un problema ansioso-ossessivo.

Nessun giudizio né diagnosi, solo alcuni spunti di riflessione complementari a quelli che ci ha offerto lei.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
la ringrazio per aver risposto, ma mi sembra che parli da non esperto in materia (Ovviamente, essendo psicologo).

L'esempio delle foglie d'oleandro è abbastanza ridicolo, io mi stavo riferendo ai prodotti commestibili di origine vegetale, chiaramente.

Come dovrebbe sapere, la B12 è prodotta dai batteri del terreno, quindi le persone la assumono solo dai prodotti derivanti da animali, ai quali viene somministrata sotto forma di integratore. Sono le norme di igiene, che ci portano a lavare e disinfettare i nostri alimenti, ad impedirci l'assunzione di questa vitamina.

Inoltre, da quel che so io, le popolazioni più longeve non assumono grandi quantità di prodotto di origine animale, e spesso non ne consumano affatto. Si legga questo: http://sottovoce360.blogspot.it/2010/10/sani-fino-100-anni-le-popolazioni-piu.html

Infine, mi spiace che lei colleghi automaticamente una scelta come quella vegan ad una malattia psichica. Evidentemente non conosce nè i motivi salutistici nè quelli etici legati ad una tale alimentazione.

Distinti saluti.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Innanzitutto vorrei tranquillizzarla riguardo all'esattezza della mia risposta, dato che un collega medico si è espresso in uno spazio privato addirittura facendomi i complimenti per quanto le ho detto.

L'esempio delle foglie di oleandro era solo una piccola provocazione, per farla riflettere su ciò che molti vegetariani o aspiranti tali credono alla lettera: che "il mondo vegetale non abbia alcuna controindicazione". È chiaro che lei si riferiva al mondo vegetale commestibile, ma anche questo ha delle controindicazioni. Ridicolo semmai sarebbe non volerlo riconoscere. Ma in realtà non è ridicolo, è solo cattiva informazione.

>>> Si legga questo: http://sottovoce360.blogspot.it/2010/10/sani-fino-100-anni-le-popolazio
>>>

Guardi, se lei viene a suggerire, in un sito SCIENTIFICO, una pagina il cui sottotiolo reca: "Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la VERITÀ...", ha già detto abbastanza. La scienza non s'interessa alla verità, s'interessa di ciò che è utile. La ricerca della verità la lasciamo a filosofi e mistici.

Oltretutto le popolazioni descritte in quella pagina - dal Dr. Leaf, ovvero il "Dr. Foglia": non le fa venire un po' da ridere? - mangiano anche latte e uova, per cui sono lacto-ovo-vegetariani, non vegani. Differenza fondamentale, dato che i lacto-ovo-vegetariani, rispetto ai vegani radicali, non corrono praticamente rischi. I giapponesi poi mangiano anche pesce, quindi il vegetarianismo non c'entra.

Da un punto di vista prettamente scientifico, piuttosto, si legga lei questo:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=vegan

e veda a quali e quanti rischi va incontro il vegano.

Infine, rispetto al suo dispiacere per il mio presunto "collegare automaticamente una scelta come quella vegan ad una malattia psichica", le faccio notare che ho usato tutti il condizionali del caso; non la conosco, questa non è una diagnosi, ecc. Eppure lei ha interpretato la mia osservazione come un "collegare automaticamente".

Se andiamo però a rileggere il contenuto delle sue richieste precedenti, si nota in effetti una certa apprensione per il proprio aspetto fisico che, insieme all'idealizzazione dell'alimentazione perfetta, suppostamente in grado di non contaminare in alcun modo il nostro corpo, lasciano in effetti ipotizzare una certa ansia di sottofondo. Non perché un utente non posta in psicologia non si può esprimere un parere psicologico sulla sua domanda.

Per concludere: ci sono sicuramente alimentazioni più sane e sicure di altre, ma quella strettamente vegana non è una di loro.
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