Nutrizione enterale, quale miscela scegliere
Salve, da circa un anno mia nonna è allettata causa ictus ischemico e deve nutrirsi tramite PEG. L'ospedale ci aveva prescritto una miscela nutrizionale denominata "Jevity Fos" che presenta la seguente distribuzione calorica:
Proteine 15,5%
Grassi 30,2%
Carboidrati 54%
Con questa alimentazione siamo andati avanti fino all'altro giorno quando mi sono presentato in ospedale con le consuete analisi del sangue trimestrali di controllo. Il valore della Creatinina è quasi al massimo ossia 1,12 (in un range 06-1,3) ma soprattutto i Trigliceridi sono saliti a 266 (in un range 40 - 165) e già nelle precedenti analisi erano a 255. Tutto ciò mi ha portato a pensare che la miscela che la nonna assume sia troppo calorica. Difatti adesso le hanno dato un altro prodotto il "Nutrison Standard" con la seguente distribuzione:
Proteine 16%
Grassi 35%
Carboidrati 49%
Quindi adesso c'è un minor apporto di carboidrati in favore però dei grassi. Per abbassare i trigliceridi è una buona mossa? Cosa possiamo fare di più tenendo conto delle condizioni della nonna e quindi dovendoci affidare a prodotti già pronti? Grazie
Proteine 15,5%
Grassi 30,2%
Carboidrati 54%
Con questa alimentazione siamo andati avanti fino all'altro giorno quando mi sono presentato in ospedale con le consuete analisi del sangue trimestrali di controllo. Il valore della Creatinina è quasi al massimo ossia 1,12 (in un range 06-1,3) ma soprattutto i Trigliceridi sono saliti a 266 (in un range 40 - 165) e già nelle precedenti analisi erano a 255. Tutto ciò mi ha portato a pensare che la miscela che la nonna assume sia troppo calorica. Difatti adesso le hanno dato un altro prodotto il "Nutrison Standard" con la seguente distribuzione:
Proteine 16%
Grassi 35%
Carboidrati 49%
Quindi adesso c'è un minor apporto di carboidrati in favore però dei grassi. Per abbassare i trigliceridi è una buona mossa? Cosa possiamo fare di più tenendo conto delle condizioni della nonna e quindi dovendoci affidare a prodotti già pronti? Grazie
[#1]
Gent. utente,
dalle poche notizie riferite su Sua nonna, ritengo che una riduzione dei carboidrati possa intervenire efficacemente sul valore dei trigliceridi.
Oltre, da questa postazione noi e da parte vostra, non è possibile fare se non rispettare le indicazioni dei Colleghi ospedalieri.
Cordiali saluti.
dalle poche notizie riferite su Sua nonna, ritengo che una riduzione dei carboidrati possa intervenire efficacemente sul valore dei trigliceridi.
Oltre, da questa postazione noi e da parte vostra, non è possibile fare se non rispettare le indicazioni dei Colleghi ospedalieri.
Cordiali saluti.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
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[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta. Ma mi dica, un valore dei trigliceridi pari a 266 se dovesse confermarsi anche nelle prossime analisi richiederebbe un intervento farmacologico? In quali casi o a partire da quali soglie si dovrebbe cominciare a parlare di eventuale terapia specifica? Grazie
[#4]
Gent. utente,
rispondero nell'ordine alle Sue tre domande poste:
1) è probabile che si debba rivedere nuovamente la composizione dei macronutrienti prima di decidere un eventuale intervento farmacologico;
2) in linea generale, la soglia è già stata superata...ma occore stabilizzare al meglio la signora, considerate le sue attuali condizioni;
3) l'introito calorico deve essere proprorzionato all' esigenze energetiche di un organismo che, nel caso di Sua nonna, dovrebbero essere molto basse. In questi casi (paziente allettato e, presumo, in fascia di età senile) il fabbisogno energetico giornaliero è molto basso e va calcolato sempre "ad personam".
Cordialmente.
rispondero nell'ordine alle Sue tre domande poste:
1) è probabile che si debba rivedere nuovamente la composizione dei macronutrienti prima di decidere un eventuale intervento farmacologico;
2) in linea generale, la soglia è già stata superata...ma occore stabilizzare al meglio la signora, considerate le sue attuali condizioni;
3) l'introito calorico deve essere proprorzionato all' esigenze energetiche di un organismo che, nel caso di Sua nonna, dovrebbero essere molto basse. In questi casi (paziente allettato e, presumo, in fascia di età senile) il fabbisogno energetico giornaliero è molto basso e va calcolato sempre "ad personam".
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 23/05/2012.
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