Dieta per ipoglicemia reattiva

Gentili Dottori,
Vi scrivo in merito ad una dieta per contrastare gli effetti dell'ipoglicemia reattiva. Il diabetologo mi ha consigliato di frazionare l'assunzione di cibo nella giornata in 5-6 pasti piccoli, di evitare gli zuccheri semplici e di cercare di inserire delle proteine in ciascun pasto.
Nonostante questi accorgimenti e nonostante una colazone con latte, yogurt, frutta e crackers integrali, a metà mattina ho sempre una crisi ipoglicemica e per rimediare non mi basta uno spuntino, ma devo mangiare di più.
Temo che così facendo il mio peso aumenti (e non dovrei vista la patologia).
Avete cortesemente qualche consiglio in più in aggiunta a quelli sopra indicati ?
Grazie molte. Cordiali saluti
[#1]
Dr. Paolo Forni Chirurgo maxillo facciale, Medico estetico 37
Buongiorno, ad oggi le cause della ipoglicemia reattiva sono diverse, alcuni credono ci sia una ipersensibilità adrenergica scatenata dall'immissione in circolo di adrenalina in risposta a stadi iniziali dell'ipoglicemia aggravandola e provocando talvolta svenimenti o lipotimie. Altri pensano vi sia una diminuzione del glucagone cioè l'ormone secreto in risposta all'ipoglicemia. Da questa ipotesi provengono dati più attendibili cui attribuiscono l'ipoglicemia reattiva ad una ritardata e talvolta eccessiva risposta secretoria insulinica da parte del pancreas. L'ipoglicemia reattiva si può riscontrare quindi anche in pazienti con diabete mellito di tipo II in cui dopo i pasti troveremo un'iperglicemia quindi la ritardata secrezione di insulina in seguito determinerà la crisi ipoglicemica. Da ciò che riferisce è difficile quindi sapere a quale categoria Lei appartenga ma le posso consigliare di recarsi da un dietista o un endocrinologo che dopo opportuni esami le potrà eventualmente prescrivere o consigliare farmaci piuttosto che integratori o semplicemente alimenti ricchi di fibre (verdura e frutta in primis), che rallentano l'assorbimento degli zuccheri e quindi possono essere utili per contrastare l'ipoglicemia reattiva limitando il picco iperglicemico post-prandiale e quindi la risposta insulinica.

Cordialità

Dr. Paolo Forni, MD
Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale
Medicina e Chirurgia Estetica, Dietetica

[#2]
Dr. Paolo Forni Chirurgo maxillo facciale, Medico estetico 37
Buongiorno, ad oggi le cause della ipoglicemia reattiva sono diverse, alcuni credono ci sia una ipersensibilità adrenergica scatenata dall'immissione in circolo di adrenalina in risposta a stadi iniziali dell'ipoglicemia aggravandola e provocando talvolta svenimenti o lipotimie. Altri pensano vi sia una diminuzione del glucagone cioè l'ormone secreto in risposta all'ipoglicemia. Da questa ipotesi provengono dati più attendibili cui attribuiscono l'ipoglicemia reattiva ad una ritardata e talvolta eccessiva risposta secretoria insulinica da parte del pancreas. L'ipoglicemia reattiva si può riscontrare quindi anche in pazienti con diabete mellito di tipo II in cui dopo i pasti troveremo un'iperglicemia quindi la ritardata secrezione di insulina in seguito determinerà la crisi ipoglicemica. Da ciò che riferisce è difficile quindi sapere a quale categoria Lei appartenga ma le posso consigliare di recarsi da un dietista o un endocrinologo che dopo opportuni esami le potrà eventualmente prescrivere o consigliare farmaci piuttosto che integratori o semplicemente alimenti ricchi di fibre (verdura e frutta in primis), che rallentano l'assorbimento degli zuccheri e quindi possono essere utili per contrastare l'ipoglicemia reattiva limitando il picco iperglicemico post-prandiale e quindi la risposta insulinica.

Cordialità
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

il Suo Curante le ha già fornito preziosi consigli dietetici: piccoli pasti e frequenti durante la giornata, prediligendo cibi a basso contenuto glicemico e abbinando una regolare quantità di fibra alimentare (oltre all'apporto di proteine).

Mi preme aggiungere, all'esaustiva consulenza fatta dal dott. Forni, di produrre una curva da carico glicemica ed insulinemica affidandosi ad un Centro diabetologico o, in alternativa, allo specialista Endocrinologo per giungere ad una corretta diagnosi.

Successivamente potrà rivalutare col Suo Dietologo di fiducia il corretto regime alimentare da seguire.


Resto a Sua disposizione per eventuali aggiornamenti.


Prego.

Cordialità.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egregi Dottori,
Vi ringrazio molto per le delucidazioni ed i consigli da Voi forniti.
Cordiali saluti
Dieta

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