farinacei e digestione

Salve, ho 37 anni e purtroppo da due anni e mezzo soffro di probabile colon irritabile ( test per celiachia negativoe colonscopia pure negativa) con tendenza alla stipsi ( in alcuni periodi).
Questa situazione mi ha portato a soffrire inoltre di prostatite batterica ormai cronica...
Di recente col mio urologo ho cercato di ottimizzare la dieta per la prostatite ( eliminando la farina bianca e aumentando il consumo di cereali in chicco e pasta con farina di farro o di kamut per 3-4 pasti alla settimana). Paradossalmente dopo una settimana circa ho iniziato ad avere fortissime difficolte digestive con pancia sempre gonfia già dal mattino e continue eruttazioni.
Prima d'ora non avevo mai avuto problemi di digestione e la pancia gonfia l'avevo solo quando mangiavo latticini, specialmente formaggi freschi o legumi( eliminati già da mesi dalla mia dieta).

Sono andato dal gastroenterologo e mi ha prescritto un integratore a base di enzimi ( sinaire combi per aiutare la digestione degli zuccheri e prevenire la formazione di gas) e detto di evitare verdure a foglia larga e cereali;
ma se devo evitare i cereali allora anche pane e pasta di kamut e farro non vanno bene..., possibile che il mio colon fosse meno irritato dalla farina bianca 0 o 00 e che quindi andasse meglio la digestione per questo motivo?

sono piuttosto confuso
Grazie per i consigli

cordiali saluti e auguri a tutto lo staff di medicitalia
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

l'irregolarità dell'alvo nella IBS è dovuta o a stasi prolungata di materiale fecale nel colon (deficit di progressione) e/o a ritardo di evacuazione, del suddetto materiale, per ristagno nell'ampolla fecale (deficit di evacuazione o dischesia).

Può dipendere da svariate cause di natura organica, metabolica, neurologica, psicologica, alimentare, culturale, da uso/abuso di farmaci.

Importante, in ogni caso, seguire una dieta ipolipidica, tendenzialmente vegetariana (ricca di fibra alimentare), associata all'ingestione di abbondanti quantità di liquidi.

I cibi integrali, i legumi (se non creano eccessiva flatulenza) ed abbondanti quantità di verdure e frutta dovranno essere consumati gradualmente di giorno in giorno.

Anche l'aspetto psicologico (ansia, tensioni, stress, eccessiva emotività, stati depressivi, ecc.) non va trascurato potendo incrementare o ritardare il ritmo di progressione e/o di evacuazione del materiale fecale.

Si tratta, quindi, di regole non soltanto dietetiche, ma dietetico-comportamentale con modifiche graduali dell'intero stile di vita.

Per questi motivi, è utile personalizzare una prescrizione dietetica senza mai generalizzare (nel Suo caso è molto probabile che le farine raffinate siano più adatte di quelle integrali!), ponendo attenzione all'utilizzo dei probiotici, consigliabili in questa sindrome:

https://www.medicitalia.it/blog/scienza-dell-alimentazione/1380-prebiotici-e-probiotici-nella-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs.html


Cordiali saluti e Buone Festività!

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottor Marcolongo per la sua articolata risposta.
Il fatto questo eccessivo gonfiore addominale è inziato proprio in un periodo in cui avevo aumentato, forse esagerando, il consumo di fibre.
Ho risentito ieri il mio gastroenterologo e mi ha detto mangiare prevalentemente fibre solubili e di provare ad integrare con fibra di psyllio, che però mi sembra aumentare ancora il gonfiore...
proverò nel frattempo con probiotici a base di lactobacilli e inulina

Per quanto concerne stress, ansia, emotività e depressione.. sono assolutamente d'accordo con Lei nell'identificare questi fattori come come la causa scatenante di queste patologie d'organo.

Il problema è che dopo un anno e mezzo di prostatite acuta il mio sistema nervoso è andato un pò in tilt.... ho iniziato a soffrire di insonnia e attacchi di panico notturni...
ho fatto una cura neurologica per 8 mesi ( mezza pastiglia di mirtazapina al di) e in effetti sono stato meglio... a metà luglio scorso in accordo con il neurologo ho sospeso la terapia e pur avendo un sonno un po disturbato sono riuscito a controllare l'ansia di ritorno, aiutandomi con lo yoga e training autogeno e nel contempo ho imparato a convivere con i sintomi prostatici ( divenuti più lievi) ; ma un mese fà purtroppo sono comparsi anche questi sintomi colitici...
infatti negli ultimi tempi mi sveglio, a volte, nel cuore della notte come se mi venisse iniettata una dose di adrenalina...e poi naturalmente fatico a riaddormentarmi..
Il problema è che è difficile rasserenarsi se si hanno più sintomi

Grazie ancora delle sue delucidazioni
Cordialità
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Di nulla e se vuole mi aggiorni pure.


Auguroni!
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