Cambio olio frittura nei ristoranti... molto preoccupato

Buongiorno,

vi scrivo perché sono molto preoccupato a riguardo di un fatto che mi è accaduto recentemente...

In un periodo di grande stress, per circa 10 - 15 giorni consecutivi, ho ordinato uno o due fritti in una nota pizzeria della mia città.
So già che è sbagliato, e non lo farò più, sono già andato da una nutrizionista e ho cominciato da qualche settimana una dieta salutare ed equilibrata.

Il problema però è un altro.
Un giorno sono tornato a casa con un suppli, e mia madre mi ha fatto notare quanto fosse "scuro", facendomi capire che probabilmente riutilizzavano l'olio troppe volte.
Il giorno dopo, recandomi di nuovo nella stessa pizzeria, chiedo delle spiegazioni a riguardo e la risposta è stata: << noi cambiamo l'olio ogni due settimane >>...........

Non vi dico la mia faccia quando ho sentito che riutilizzavano l'olio per due settimane di seguito...



La mie domande sono:

1) Cosa rischio? A distanza di settimane posso rimediare in qualche modo?

2) E' normale che nei ristoranti italiani si riutilizzi l'olio da frittura per due settimane consecutive?? La legge permette questo? Se non lo permette, a chi segnalare l'accaduto?


Un grazie di cuore a tutti i Dottori di Medicitalia, il vostro servizio è eccezionale.

Cordiali Saluti,

Andrea
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Sua madre aveva ragione a proposito della colorazione scura dell'alimento fritto conseguente al riutilizzo dello stesso olio!


Rispondo alle Sue domande:

1) I danni derivanti dalla degradazione dell'olio e dalla formazione di sostanze potenzialmente pericolose per l'organismo aumentano, in percentuale, consumando frequentemente cibi sottoposti a questo trattamento.

Nel Suo caso, riferito ad episodi molto limitati nel tempo, non vedrei motivo di preoccupazione.

2) Purtroppo non esiste ancora una vera e propria Legge che regoli questa metodica di cottura (frittura) nei servizi di ristorazione pubblica, ma alcune procedure che tentano di limitare i danni derivanti dall'utilizzo di oli degradati o inadatti all’alimentazione con la Circolare del Ministero della Sanità n.1 del 11.1.1991, che Le consiglio di leggere.

Tra le raccomandazioni elencate troverà anche il valore massimo dei composti polari negli oli in 25 g/100 g, che gli Organi competenti e preposti al controllo (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione delle Aziende USL o i N.A.S.) possono verificare a campione o su segnalazione del singolo cittadino.


Prego.

Cordialmente.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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