Dieta per ileostomia
Buonasera. Ho effettuato due interventi chirurgici nell'ultimo anno: colectomia totale con ileostomia terminale a gennaio e proctectomia, j pouch ileo anale con ileostomia laterale a settembre. A gennaio è prevista la chiusura della stomia.
Dopo il primo intervento ho seguito le indicazioni dietetiche per un mese, poi ho inserito piano piano i cibi per poi arrivare a mangiare TUTTO (compresi legumi non passati, formaggi, alimenti grassi e speziati) senza avere alcun problema e con feci sempre morbide.
Dopo il secondo intervento la situazione è cambiata: le feci sono molto più liquide e abbondanti, nonostante mi attenga alla dieta in maniera scrupolosa. Immagino dipenda dal fatto che ho temporaneamente meno superficie assorbente (dalla stomia all'ano). Ma la domanda è un'altra. Di solito si consigliano pasta e riso per condensare le feci; ma a me sembrano avere l'effetto opposto: evaquo più liquido e abbondante con tracce di pasta o riso indigerito. Eliminandole, alcune volte ho feci liquide (ma non così abbondanti), altre volte morbide. Ho provato anche a mangiare una pizza al piatto col parmigiano (vietato dalla mia dietista) e le feci erano morbide e pastose. Ma allora come devo comportarmi? Abolire la pasta fino alla canalizzazione?
Aggiungo che ho perso peso solo le prime settimane; poi si è stabilizzato. Gli elettroliti sono nella norma così come azotemia, glicemia e proteine. Assumo integrazione vitaminica del complesso B.
Grazie mille!
Dopo il primo intervento ho seguito le indicazioni dietetiche per un mese, poi ho inserito piano piano i cibi per poi arrivare a mangiare TUTTO (compresi legumi non passati, formaggi, alimenti grassi e speziati) senza avere alcun problema e con feci sempre morbide.
Dopo il secondo intervento la situazione è cambiata: le feci sono molto più liquide e abbondanti, nonostante mi attenga alla dieta in maniera scrupolosa. Immagino dipenda dal fatto che ho temporaneamente meno superficie assorbente (dalla stomia all'ano). Ma la domanda è un'altra. Di solito si consigliano pasta e riso per condensare le feci; ma a me sembrano avere l'effetto opposto: evaquo più liquido e abbondante con tracce di pasta o riso indigerito. Eliminandole, alcune volte ho feci liquide (ma non così abbondanti), altre volte morbide. Ho provato anche a mangiare una pizza al piatto col parmigiano (vietato dalla mia dietista) e le feci erano morbide e pastose. Ma allora come devo comportarmi? Abolire la pasta fino alla canalizzazione?
Aggiungo che ho perso peso solo le prime settimane; poi si è stabilizzato. Gli elettroliti sono nella norma così come azotemia, glicemia e proteine. Assumo integrazione vitaminica del complesso B.
Grazie mille!
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Dietologo
Buongiorno
premetto che comunque queste indicazioni sono molto generiche, non conoscendo con precisione il quadro clinico e la funzione intestinale residua. In teoria l'assunzione di pasta e riso non dovrebbe interferire con la motilità dell'intestino ma ovviamente ogni situazione ed ogni organismo sono diversi. Sull'abolirle completamente non sono d'accordo, magari può limitarle un po' dando invece la precedenza ed altre fonti di carboidrati che ha appurato non peggiorarle l'alvo (le patate?), almeno finchè la diarrea non si riduce un po', in attesa della ricanalizzazione. Le suggerisco comunque di rivolgersi alla sua dietista per concordare con lei sostituzioni che mantengano invariato il valore nutrizionale della sua dieta. Potrebbe essere indicato anche un ciclo di fermenti lattici e prebiotici ed eventualmente, in base all'entità dell'output stomale, prendere in considerazione anche qualche farmaco sintomatico per addensare le feci, ma è opportuno che questo eventuale approccio terapeutico venga concordato con il dietologo/chirurgo che la segue come follow-up.
Spero di essere stata utile
Saluti
premetto che comunque queste indicazioni sono molto generiche, non conoscendo con precisione il quadro clinico e la funzione intestinale residua. In teoria l'assunzione di pasta e riso non dovrebbe interferire con la motilità dell'intestino ma ovviamente ogni situazione ed ogni organismo sono diversi. Sull'abolirle completamente non sono d'accordo, magari può limitarle un po' dando invece la precedenza ed altre fonti di carboidrati che ha appurato non peggiorarle l'alvo (le patate?), almeno finchè la diarrea non si riduce un po', in attesa della ricanalizzazione. Le suggerisco comunque di rivolgersi alla sua dietista per concordare con lei sostituzioni che mantengano invariato il valore nutrizionale della sua dieta. Potrebbe essere indicato anche un ciclo di fermenti lattici e prebiotici ed eventualmente, in base all'entità dell'output stomale, prendere in considerazione anche qualche farmaco sintomatico per addensare le feci, ma è opportuno che questo eventuale approccio terapeutico venga concordato con il dietologo/chirurgo che la segue come follow-up.
Spero di essere stata utile
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 18.5k visite dal 14/11/2017.
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