Vuoto dentro, dipendenza da cibo

Buongiorno,
sono una ragazza di 19 anni e sono alta 186 cm per 90 kg. Chiedo un consulto perché non so più che fare.
Sono sempre triste e nostalgica, trovo nel cibo la felicità della vita. Ho problemi con il peso e peggioro di giorno in giorno, mangio senza fermarmi, come se avessi un attacco di nervosismo.
Di solito ho solo il mal di vivere ma quando sto a dieta divento profondamente depressa.
I miei genitori sono separati da quando sono picccola e a mio papà non interessa niente di me, è schizofrenico è l’unica cosa che fa quando siamo insieme è urlarmi contro per delle cose inesistenti.
Quando ero piccola mi picchiava ma a nessuno è mai importato qualcosa. Ho questi ricordi di me per terra e lui che mi tira calci.
Mia mamma non ha mai fatto denuncia perché la situazione è molto complicata: tutta la famiglia di mio padre è laureata in giurisprudenza e, essendo avvocati riescono sempre a rigirare tutto come vogliono ( dicendo solo bugie).
Quando ero piccola mi sfogavo picchiando mia mamma ma poi ho capito che era sbagliato. Adesso ho una rabbia impressa che ogni tanto esce con gli animali ma che riesco a controllare.
Quando mangio sto abbastanza bene e riesco a nascondere tutti i miei sentimenti ma sto diventando obesa.
Sono molto sensibile e ho sempre indossato una maschera per far sembrare agli altri che la mia vita è perfetta.
Ho pensato di uccidermi molte volte, ma amo troppo mia mamma, ha perso tutto per me. Quindi non l’ho mai fatto perché vivo per lei.
L’anno scorso ho iniziato a studiare filosofia e ho subito sentito un certo feeling con la prof. A fine anno ha deciso di fare degli sportelli filosofici ma, essendo irresponsabile, mi ha dato buca 6 volte. Quando finalmente ci siamo incontrate ha subito chiesto di vedere mia mamma per dirle che ogni incontro costava 75 euro. ( In realtà lei non è una psicologa ma solo una professoressa del liceo di filosofia)
In quel momento avevo bisogno di lei, ne ero come innamorata ( giusto secondo Freud, quindi non me ne preoccupavo). Abbiamo fatto tre incontri ma non mi ha insegnato niente perché cercava sempre di prolungare per riuscire a fare più incontri perché quello che le interessava erano i soldi.
L’estate si è inventata delle scuse per non vedermi nonostante me l’aveva promesso. Grazie a questo ho capito il suo gioco. Ci sono rimasta male e ho deciso di andare a fare l’anno all’estero mentre decidevo cosa fare con la mia scuola( non mi è mai piaciuta ma mio papà aveva detto che se me ne fossi andata non sarebbe più stato mio padre).
Oltre ad essere andata via a causa dello shock, ho anche un brutto ricordo e non riesco più a guardare le persone in faccia quando siamo in una situazione simile a quell degli incontri perché mi viene da piangere.
Adesso sono via ma a breve tornerò perché ho capito di aver sbagliato, ma andrò in un’ altra scuola perché mio padre mi manipola solo.
Sono molto impulsiva, ho sempre fretta e prendo sempre decisioni sbagliate.
Potreste aiutarmi perfavore?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

può precisare se è maggiorenne o minorenne?
Dai dati inseriti risulta infatti 17enne e, visto che parla di scuola, mi domando quale sia la sua età.
Questo servizio è infatti riservato per motivi legali a chi ha almeno 18 anni e prima di risponderle devo appurare come stiano le cose.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sì, ha ragione, sono minorenne. Questo vorrebbe dire che non posso ricevere un consiglio?
Allora cosa devo fare? Andare dal medico di base che mi dirà di andare da un dietologo che a sua volta mi darà una dieta che non riuscirò a seguire dato che è un problema psicologico?
Scriverò l’anno prossimo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il fatto che tu sia minorenne significa solo che non puoi accedere a prestazioni e consulenze professionali (che non sono "consigli") senza il consenso dei tuoi genitori (o di tua madre, se esercita la potestà genitoriale in via esclusiva).
Non significa che tu non possa parlare con chi ti possa aiutare, cosa che fra l'altro anche se fossi maggiorenne non sarebbe pensabile da qui, online, senza conoscerti.
Puoi rivolgerti tranquillamente al Consultorio familiare, dove troverai uno psicologo o una psicologa che potranno occuparsi del tuo caso e aiutarti:
http://www.trentinofamiglia.it/Primo-piano/Archivio-2009/Settembre/Consultori-per-giovani-e-consultori-territoriali

Per quanto riguarda la tua professoressa, se effettua sedute psicologiche non essendo una psicologa potete segnalarla all'Ordine degli Psicologi (che si occuperà dell'abuso della Professione di psicologo) e attivarvi per farvi restituire i soldi che le avete pagato per prestazioni che non ha i titoli per erogare.
Anche la scuola, se è al corrente di quello che fa, potrebbe essere chiamata in causa.

Cerca di non rimanere male per l'accaduto, perchè non è colpa tua.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Inoltre non so se il mio problema è abbastanza grave per andare da uno psicologo. Forse ce la posso fare da sola. Ho già fallito molte volta ma cerco sempre di riprovarci. Non vorrei mai disturbare delle persone che lavorano per cose inutili.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non si va dallo psicologo solo per cose gravi, è anzi bene non aspettare che la situazione sia grave per chiedere aiuto.
In ogni caso lascia che sia chi ti incontrerà di persona a valutare se hai bisogno o meno di essere seguita.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
In realtà il suo problema va inquadrato anche dal punto di vista internistico e psichiatrico e ciò richiede l’intervento delle figure genitoriali che esercitano la patria potestà per acconsentire all’accesso alle cure presso specialisti dedicati.

Sarebbe preferibile che ne parli con sua madre.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/