Aumentare massa in presenza di colon irritabile.

Salve sono un giovane di 27 anni (1.68x54), come da titolo, soffro da molti anni di colon irritabile. Fino a 25 anni era di prevalenza diarroica, mentre negli ultimi 2 anni integrando la dieta con fibre è di prevalenva stitica. Come noto l'intestino irritabile porta a dover evitare determinati cibi (es. latticini), a ricorrere a integratori probiotici e una alimentazione ricca di fibre. Attualmente sono dimagrito di almeno 4 kg per alimentazione errata, stress emotivo e a causa dell'influenza. Sono sempre stato magro e anche in famiglia ci sono altri soggetti di costituzione magra. Dagli esami effettuati di recente (alcuni anche per escludere celiachia) posso affermare di essere in buono stato di salute e il medico di base attribuisce il calo di peso all'intestino irritabile, che mi causa molto gas intestinale e mi porta a sazietà precoce, eruttazoni frequenti e nausea. Nei momenti più gravi sto utilizzando LEVOPRAID e prendo per 10 giorni al mese COLIFAGINA.
Per cercare di tornare in forma faccio ginnastica con i pesi, ma con scarsi risultati, condizionati molto anche dal disturbo di sazietà precoce di cui soffro spesso ultimamente. E che mi costringe a ricorrere a integratori vitaminici e energetici.
Quello che vorrei chiedervi è se potrebbe essere utile essere seguito da uno specialista che mi possa stilare una dieta adeguata e indicarmi l'attività fisica più adeguata per aumentare la massa magra fino a livelli accettabili.
O devo accettare la situazione come mi ha fatto intendere il mio medico?
Vi ringrazio per l'attenzione e per il tempo che dedicate a questo utile servizio.
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Dr. Mauro Lombardo Dietologo 440 7
gentile utente,
in letteratura non esistono particolari correlazioni tra perdita di peso e colon irritabile.
Esiste però un discreta correlazione tra la sana alimentazione personalizzata e una diminuzione della sintomatologia a carico del colon.
Deve considerare comunque che l'aspetto più importante è la diminuzione dello stress e dei fattori concomitanti.
Cerchi di trovare da solo (ad esempio tramite l'ausilio di un diario in cui scrive gli alimenti che mangia e la sintomatologia) cosa le fa bene o male. Non esistono regole generali per trattare questa patologia dal punto di vista nutrizionale. Un dietista o un dietologo potrebbero aiutarla per offrirle una guida e delle regole di sana alimentazione.
Saluti

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Dott. Mauro Lombardo
Medico Chirurgo
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
www.maurolombardo.it

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