Macrolane: possibili effetti collaterali

Gentile dottore,
in merito all'utilizzo del Macrolane per incrementare i volumi del seno, vorrei sapere se iniezioni di tale prodotto ripetute annualmente (come previsto dalla sua riassorbibilità) possano in qualche modo interferire con la diagnosi di tumore mammario ( nonchè predisporre ad un rischio maggiore per lo stesso ) e con la funzionalità della ghiandola in un futuro eventuale allattamento.
La ringrazio anticipatamente,
Distinti Saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Non interpreti la mia risposta come giudizio favorevole all'utilizzo del Macrolane perchè le sto rispondendo esclusivamente sulla sua richiesta specifica.

Poichè l'iniezione del gel macrolane prevede il posizionamento al di sotto della ghiandola mammaria teoricamente risulta improbabile che possa influenzare l'allattamento, ma poichè quasi inesistenti sono gli studi in tal senso non si può escludere a priori che invece accada.

Inoltre tutto dipende anche dall'intervallo di tempo che intercorre tra il posizionamento del gel e l'allattamento perchè Macrolane si degrada con il tempo e quindi le probabilità di una interferenza si riducono ulteriormente.

La sua domanda è insolita, nel senso della frequenza, perchè solitamente le donne chiedono di fare questo "intervento" dopo lo svuotamento del seno che segue spesso l'allattamento.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentile dott. Catania,
La ringrazio innanzitutto per la celerità della risposta. Sono interessata a Macrolane soltanto per incrementare, se pur di una sola taglia, il volume di un seno piccolo ma non svuotato, ma data la mia giovane età non posso escludere un futuro ( per quanto non prossimo! ) allattamento. So che sarebbe più indicata la tradizionale mastoplastica additiva ma ne temo fortemente non soltanto l'invasività chirurgica ma anche le conseguenze psicologiche della presenza di un corpo estraneo quali le protesi.
Avevo già intuito da precedenti risposte ad altri utenti la sua opinione non favorevole all'uso del prodotto: vorrei sapere se questa deriva dalla mancanza di studi a lungo termine ( e a tal proposito quanto si deve attendere in media perchè un dispositivo/procedura medica non sia più ritenuta sperimentale) o da sue precise conoscenze sulla lesività del materiale e/o della procedura iniettiva.
Infine, in merito alla diagnosi tumorale,il posizionamento sottoghiandolare non interferisce con le tecniche di imaging?
La ringrazio nuovamente per la disponibilità,
Distinti Saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Io non sono nè favorele nè sfavorevole (nonostante abbia osservato diversi casi di nodularità riconducibili a tale tecnica) perchè è troppo presto, dai dati disponibili, azzardare conclusioni.
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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentile dott. Catania,
in effetti la cosa più razionale da fare sarebbe attendere dati più certi sulla sicurezza di questa tecnica. Purtroppo molto spesso a chi soffre di un forte complesso piace illudersi dell'esistenza di una soluzione ideale a risolverlo.
La ringrazio nuovamente per la disponibilità, il tempo e le conoscenze messe a disposizione,
Distinti Saluti.