Carcinoma duttale infiltrante n.a.s.

Egregi dottori,
vi scrivo per avere maggiori informazioni sulle possibilità di ottenere una completa guarigione da parte di mia moglie in base ai risultati istologici e alla terapia adiuvante seguita dopo l'intervento.

Mia moglie è stata operata lo scorso 26 gennaio per un carcinoma duttale infiltrante N.A.S. e rioperata il 16 febbraio per effettuare lo svuotamento ascellare dopo che il linfonodo sentinella è risultato metastatico all'esame istologico(metastasi parziale misurazione microscopica mm 2,6). A partire dal 1 Aprile ha effettuato 6 cicli di chemioterapia uno ogni 28 giorni (FEC 100 q 21 per 3 cicli e Taxotere 100 q 21 per altri 3 cicli) e al termine ha effettuato 28 cicli di radioterapia che sono terminati il 12 settembre (25 cicli da 200cGy tecnica campi tangenziali e gli ultimi 3 cicli da 300cGy tecnica campo diretto).

I risultati dell'esame istologico sono i seguenti:
GRADO ISTOLOGICO: moderatamente differenziato grado II / scarsamente differenziato grado III
SEDE QUADRANTE: Supero centrale
INVASIONE VASCOLARE PERINEOPLASTICA : Presente
REAZIONE DESMOPLASTICA: Presente
INFILTRATO LINFOPLASMACELLULARE PERITUMORALE: Presente
INFILTRATO LINFOPLASMACELLULARE INTRATUMORALE: Presente scarsa
CANCERIZZAZIONE LOBULARE RETROGRADA: Presente
FOCOLAI MULTIPLI DI CARCINOMA INVASIVO: Assenti
CARCINOMA IN SITU ASSOCIATO ALLA NEOPLASIA: Presente; tipo cribrosopapillare anche con necrosi centrale; grado II; % 25
DIMENSIONI: 18mm dimensione totale misurata microscopicamente comprensiva della componente in situ
CUTE: Assente invasione di carcinoma
MARGINE DI RESEZIONE: Indenni, distanza mm:
- a cm 1.2 dal margine filo medio
- a cm 1 dal piano profondo
- a cm 1.5 dalla cute
- a cm 3.5 dal margine filo lungo
- a cm 1.5 dal margine filo corto
PARENCHIMA CIRCOSTANTE LA NEOPLASIA O IN ALTRI QUADRANTI: Malattia fibrocistica variante proliferativa: adenosi complessa, fibrosi, ectasie duttali cistiche, metaplasia apocrina, papilloma intraduttale; iperplasia duttale atipica (DIN1b); carcinoma intraduttale di basso (DIN1c) e medio grado (DIN2)
STADING: pT1c
FRAZIONE PROLIFERANTE (Ki67 clone SP6): 30%
RECETTORI PER ESTROGENI (ER clone 1D5): 95%
RECETTORI PER PROGESTERONE (PgR clone 1A6): 95%
ANTI-HER-2/NEU (4B5): score 0 confermato successivamente da esami mediante tecnica FISH
Per quanto riguarda il linfonodo sentinella, inizialmente con la tecnica del congelatore in sala operatoria era risultato negativo, mentre l'istologico aveva dato purtroppo esito diverso. Dopo lo svuotamento ascellare tutti i linfonodi esaminati (20) sono risultati negativi.
La scintigrafia ossea eseguita dopo gli interventi e prima dell'inizio della chemio è risultata negativa, così come la TAC con contrasto (torace+addome) eseguita al termine della chemio.
La preoccupazione che il futuro possa riservarci altre brutte sorprese è data dalla frequentazione recente dei reparti oncologici.
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che potrete fornirmi.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Ma sta scherzando ? (^__^)

>>sulle possibilità di ottenere una completa guarigione >>

Più che buone le possibilità perchè anche se il linfonodo sentinella risulta interessato (ma se< a 3 a miglior prognosi) buona parte degli altri fattori prognostici (es. recettori ormonali) sono favorevoli e ciò suggerisce un cauto ottimismo.

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dr Catania,
innanzitutto la ringrazio per la rapida risposta; le mie preoccupazioni, nascono purtroppo dalla storia di questo tumore. Per ragioni di spazio nel post precedente ho ommesso alcune informazioni che vorrei integrare ora.

Intanto mia moglie ha 45 anni e aveva prima dell'intervento, il ciclo mestruale regolare (adesso segue la terapia ormonale con iniezioni ogni 3 mesi per due anni e pastiglie ogni giorno per 5 anni). Nel 2009 ha fatto la prima mammografia, dopo aver più volte insistito sia con il medico curante che con il suo ginecologo, perchè fino ad allora le prescrivevano solo l'ecografia mammaria sostenendo che era sufficiente come esame. In quella mammografia nella posizione dove poi hanno tolto il tumore, il radiologo ha diagnosticato un fibroadenoma; sia il medico curante che il ginecologo interpellati nuovamente hanno prescritto un'ecografia mammaria durante la quale il medico addetto all'eco non vedeva nulla; solo dopo l'insistenza di mia moglie, continuando a cercare nella posizione dove avrebbe dovuto esserci qualcosa, ha visto quello che ha ritenuto anche lui essere un fibroadenoma. Nuovamente consultati i due medici, entrambe sostenevano che non era niente e che poteva stare tranquilla e che doveva ripetere gli esami a distanza di un anno. Di mesi invece ne sono passati 18 e comunque le hanno prescritto solamente un'eco per evitare di assumere 'radiazioni inutili'. Fortunatamente questa volta il medico addetto all'eco era una senologa che si è insospettita per la presenza di quella massa e le ha consigliato di effettuare una visita senologica. La senologa appena vista la mammografia di 18 mesi prima e palpato il seno ha effettuato immediatamente un tru-cut, il cui esito è stato quello di carcinoma infiltrante.

Quindi come dicevo all'inizio le mie preoccupazioni sono consegueze di questi avvenimenti, ossia l'aver trascurato per così tanto tempo quello che probabilmente era già un tumore. La possibilità che in 18 mesi il tumore abbia rilasciato metastasi per via linfatica o ematica che si potrebbero manifestare tra anni è l'eventualità che più mi spaventa, mentre sono amareggiato perchè a dispetto delle campagne di prevenzione che ci propinano su tutti i media ogni giorno, poi nella realtà più medici hanno trattato qualcosa di sospetto con una leggerezza sconcertante.

La ringrazio nuovamente per la pazienza e le parole di conforto.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
>>La possibilità che in 18 mesi il tumore abbia rilasciato metastasi per via linfatica o ematica che si potrebbero manifestare tra anni è l'eventualità che più mi spaventa>>

...tutto è possibilile ma dalla storia che racconta si evince come più probabile un comportamento biologico poco aggressivo se nonostante i 18 mesi del ritardo diagnostico il tumore ha interessato solo il linfonodo sentinella.
[#4]
Utente
Utente
Egregio Dr Catania,
la ringrazio nuovamente per la celerità con cui mi ha risposto e per le parole tranquillizzanti.

Grazie
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