Terapia per secondarismi
Salve, ho 38 anni e sono stata operata al seno sx a novembre 2010, dopo aver effettuato 6 cicli di terapia ne adiuvante, secondo lo schema “ epirubicina + docetaxel” (3 cicli) e poi “docetaxel +herceptin” (per ulteriori 3 cicli). La biopsia aveva dato il seguente esito: carcinoma duttale infiltrante ER +70%, PgR +90%, c_erb B2 = 3+ nel 70%, MIB1 = 25%.
L’esito dell’intervento di quadrantectomia è stato: focolai residui di carcinoma duttale infiltrante (max 0,22 cm). Margini indenni. Linfonodo sentinella + 3 di primo livello indenni. ER +95%, PgR +80%, c_erb B2 = 3+ ; Ki 67=80%
Dopo l’intervento la terapia adiuvante è stata con hercepitin (ogni 21 giorni, prevista per la durata di un anno) e con radioterapia (26 sedute).
A luglio 2011, ancora in fase di trattamento con herceptin, a seguito di controllo con ecografia, seguita da RM e Pet, è stato riscontrato un secondarismo al fegato di 2 cm.
Ad agosto, alla terapia con herceptin viene aggiunta la “vinorelbina”. Dopo quasi 2 mesi di trattamento, un nuovo esame ecografico “settembre 2011” riscontra che la lesione risulta di 2,5 cm.
Adesso si discute la possibilità di modificare lo schema di terapia.
Mi sembra piuttosto difficile tracciare la strada perseguibile nell’individuare il farmaco più proponibile date le mie precedenti terapie.
Mi è stato proposto il taxolo (da abbinare all’herceptin) ma, avendo già fatto il docetaxel in fase di terapia neadiuvante, rimane qualche dubbio.
Un chirurgo, invece, mi aveva proposto un intervento di resezione del fegato.
Vi prego di darmi degli utili suggerimenti a tal proposito. Sono tanto confusa e ho bisogno di sapere e di capire per poter affrontare serenamente la questione.
Ringraziando per l’attenzione, cordialmente Vi saluto
L’esito dell’intervento di quadrantectomia è stato: focolai residui di carcinoma duttale infiltrante (max 0,22 cm). Margini indenni. Linfonodo sentinella + 3 di primo livello indenni. ER +95%, PgR +80%, c_erb B2 = 3+ ; Ki 67=80%
Dopo l’intervento la terapia adiuvante è stata con hercepitin (ogni 21 giorni, prevista per la durata di un anno) e con radioterapia (26 sedute).
A luglio 2011, ancora in fase di trattamento con herceptin, a seguito di controllo con ecografia, seguita da RM e Pet, è stato riscontrato un secondarismo al fegato di 2 cm.
Ad agosto, alla terapia con herceptin viene aggiunta la “vinorelbina”. Dopo quasi 2 mesi di trattamento, un nuovo esame ecografico “settembre 2011” riscontra che la lesione risulta di 2,5 cm.
Adesso si discute la possibilità di modificare lo schema di terapia.
Mi sembra piuttosto difficile tracciare la strada perseguibile nell’individuare il farmaco più proponibile date le mie precedenti terapie.
Mi è stato proposto il taxolo (da abbinare all’herceptin) ma, avendo già fatto il docetaxel in fase di terapia neadiuvante, rimane qualche dubbio.
Un chirurgo, invece, mi aveva proposto un intervento di resezione del fegato.
Vi prego di darmi degli utili suggerimenti a tal proposito. Sono tanto confusa e ho bisogno di sapere e di capire per poter affrontare serenamente la questione.
Ringraziando per l’attenzione, cordialmente Vi saluto
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 26/09/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.