Mi è venuta un po' di ansia
Buongiorno, ho 40 anni ed ho eseguito la mia prima mammografia ...che doveva essere un semplice controllo per poter accedere ad un programma di fecondazione assistita... Lo stesso giorno ho eseguito l'eco mammaria che faccio ogni anno e il medico mi ha detto 'tutto ok, ci vediamo l'anno prossimo'.
Questo invece il referto della mammografia ritirato qualche gg dopo: 'corpi mammari a parziale componente adiposa con strutture fibroghiandolari residue. Addensament parenchimale a contorni sufficientemente definiti di morfologia sfumatamente ovalare in sede retroareolare alla giunzione dei settori superiori a sinistra corrispondente alle nodularità a tipologia adenomatosa segnalate ecograficamente, peraltro da monitorare nel tempo.
Inoltre a destra alla giunzione dei settori superiori si apprezza un piccolo nucleo di immagini microcalcifiche in prima di tipo distrofico, di cui non è possibile esprimere un giudizio definitivo, stante l'assenza di precedenti e meritevole di controllo mirato tra 4-6 mesi. In tale contesto non sono apprezzabili aree di distrorsione parenchimale di tipo evolutivo. Formazioni linfonodali aspecifiche al prolungamento ascellare bilateralmente".
Sono andata dal senologo il quale ha indicato 'clinicamente si riscontrano note di displasia a piccoli nodi senza che siano palpabili noduli sospetti in senso eteroformativo nè adenopatie ascellari. In considerazione del quadro mammografico si ritiene opportuno un controllo nel breve o medio termine o, in considerazione del programma di fecondazione assistiva, valutazione per esame microistologico delle stesse'
Mi è venuta un po' di ansia... mi aiutate per favore a capire?
Vi ringrazio anticipatamente
Questo invece il referto della mammografia ritirato qualche gg dopo: 'corpi mammari a parziale componente adiposa con strutture fibroghiandolari residue. Addensament parenchimale a contorni sufficientemente definiti di morfologia sfumatamente ovalare in sede retroareolare alla giunzione dei settori superiori a sinistra corrispondente alle nodularità a tipologia adenomatosa segnalate ecograficamente, peraltro da monitorare nel tempo.
Inoltre a destra alla giunzione dei settori superiori si apprezza un piccolo nucleo di immagini microcalcifiche in prima di tipo distrofico, di cui non è possibile esprimere un giudizio definitivo, stante l'assenza di precedenti e meritevole di controllo mirato tra 4-6 mesi. In tale contesto non sono apprezzabili aree di distrorsione parenchimale di tipo evolutivo. Formazioni linfonodali aspecifiche al prolungamento ascellare bilateralmente".
Sono andata dal senologo il quale ha indicato 'clinicamente si riscontrano note di displasia a piccoli nodi senza che siano palpabili noduli sospetti in senso eteroformativo nè adenopatie ascellari. In considerazione del quadro mammografico si ritiene opportuno un controllo nel breve o medio termine o, in considerazione del programma di fecondazione assistiva, valutazione per esame microistologico delle stesse'
Mi è venuta un po' di ansia... mi aiutate per favore a capire?
Vi ringrazio anticipatamente
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In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Quindi o si aspetta il monitoraggio con una mammografia monolaterale a 4-6 mesi o, in considerazione del programma di procreazione, si procede subito ad una microbiopsia con Mammotome e non ci si pensa più, anche se da quanto scrive è probabile si tratti di microcalcificazioni benigne già presenti da tempo (non si può esserne certi perchè si tratta del PRIMO riscontro mammografico)
Tanti saluti
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Quindi o si aspetta il monitoraggio con una mammografia monolaterale a 4-6 mesi o, in considerazione del programma di procreazione, si procede subito ad una microbiopsia con Mammotome e non ci si pensa più, anche se da quanto scrive è probabile si tratti di microcalcificazioni benigne già presenti da tempo (non si può esserne certi perchè si tratta del PRIMO riscontro mammografico)
Tanti saluti
[#2]
Utente
la ringrazio per la velocissima risposta! speravo rispondesse lei.... perché ho visto altre sue risposte e le ho trovate molto chiare ed esaustive ;)
spero sia esattamente come dice lei sulle benigne già presenti da tempo...
Ho forse tralasciato come info che sono diventata mamma 17 mesi fa (primipara molto attempata) ed ho allattato al seno solo per 3 mesi peraltro parzialmente. Non so se sono info utili in merito.
Approfitterei però per chiederle un paio di info su questo mammotone... purtroppo non sono riuscita a chiedere al senologo perché in quel momento ero davvero in ansia.... poi ho avuto la brutta idea di leggere in internet e l'ansia è aumentata!
Ma è così tremendo questo esame?
E' necessario rimanere a riposo dopo l'esame oppure si può tranquillamente andare in ufficio e riprendere le normali attività?
La ringrazio anticipatamente
spero sia esattamente come dice lei sulle benigne già presenti da tempo...
Ho forse tralasciato come info che sono diventata mamma 17 mesi fa (primipara molto attempata) ed ho allattato al seno solo per 3 mesi peraltro parzialmente. Non so se sono info utili in merito.
Approfitterei però per chiederle un paio di info su questo mammotone... purtroppo non sono riuscita a chiedere al senologo perché in quel momento ero davvero in ansia.... poi ho avuto la brutta idea di leggere in internet e l'ansia è aumentata!
Ma è così tremendo questo esame?
E' necessario rimanere a riposo dopo l'esame oppure si può tranquillamente andare in ufficio e riprendere le normali attività?
La ringrazio anticipatamente
[#3]
sTIA ASSOLUTAMENTE TRANQUILLA per il Mammotome
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
[#4]
Utente
Buongiorno Dott. Catania,
ho eseguito il mammotome e purtroppo l'esito non è stato bello...
Le riporto quanto indicato nel referto:
MATERIALE INVIATO
a) mammella destra, area con microcalcificazioni, biopsia
b) mammella destra, area senza microcalcificazioni, biopsia
REPERTO MACROSCOPICO
a) un fustolo di cm 2,7
b) plurimi fustoli, il maggiore di cm 2,2
DIAGNOSI
a) parenchima mammario marginalmente al quale è presente un focolaio di carcinoma duttale in situ (G2) mi microcalcificazioni
b) parenchima mammario sede di alcuni focolai di carcinoma duttale in situ (G2)
Mi suggeriscono intervento + ciclo radioterapia.
Ho mille domande e mille paure:
- è davvero come mi è stata descritta una situazione 'facile'? Tolgo tutto con intervento in day hospital e poi nel 90% dei casi non ci si pensa più?
- potrò davvero come mi è stato detto, pensare in seguito ad una gravidanza? Il mio ginecologo sconsiglia....
- è possibile che in sede di intervento si accorgano che non è un 'in sito' ma un 'infiltrante'?
La ringrazio e porgo cordiali saluti
ho eseguito il mammotome e purtroppo l'esito non è stato bello...
Le riporto quanto indicato nel referto:
MATERIALE INVIATO
a) mammella destra, area con microcalcificazioni, biopsia
b) mammella destra, area senza microcalcificazioni, biopsia
REPERTO MACROSCOPICO
a) un fustolo di cm 2,7
b) plurimi fustoli, il maggiore di cm 2,2
DIAGNOSI
a) parenchima mammario marginalmente al quale è presente un focolaio di carcinoma duttale in situ (G2) mi microcalcificazioni
b) parenchima mammario sede di alcuni focolai di carcinoma duttale in situ (G2)
Mi suggeriscono intervento + ciclo radioterapia.
Ho mille domande e mille paure:
- è davvero come mi è stata descritta una situazione 'facile'? Tolgo tutto con intervento in day hospital e poi nel 90% dei casi non ci si pensa più?
- potrò davvero come mi è stato detto, pensare in seguito ad una gravidanza? Il mio ginecologo sconsiglia....
- è possibile che in sede di intervento si accorgano che non è un 'in sito' ma un 'infiltrante'?
La ringrazio e porgo cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.2k visite dal 02/06/2013.
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