Microcalcificazioni al seno

Buongiorno, ho 39 anni. Premetto che mi sottopongo a ecografia al seno annualmente essendomi stata riscontrata una mastopatia fibrocistica. L'anno scorso mi è stato consigliato di effettuare anche una mammografia. Riporto i referti dell'anno scorso e di quest'anno di entrambi gli esami:
Ecografia 1-10-12:
Seni con armonica rappresentazione delle componenti tegumentarie. Tessuto adiposo sottocutaneo ben rappresentato, solcato dai legamenti di Cooper. Corpi mammari di tipo prevalentemente iperecogeno, per la prevalenza di tessuto fibroso connettivale di sostegno e ghiandolare intercalato da microaereole anecogene ai limiti della risoluzione U.S. Tale quadro è attribuibile ad una condizione di mastopatia fibrocistica. Controllo mammografico.
Mammografia 24-10-12:
Primo controllo mammografico. Prevalenza delle componenti fibrose con parenchima addensato e mal esplorabile con tecnica mammografica. Bilateralmente si apprezzano microcalcificazioni con prevalente interessamento dei quadranti superiori di sx, in prima ipotesi di natura displasica. Controllo rx tra un anno e completamento ecografico.
Ecografia 19-10-13:
Seni morfologicamente regolari con integrità delle componenti adipose e tegumentarie. Quadro di mastopatia fibrocistica. Al QSE destro/ prolungamento ascellare nodularità di 7,8 mm X 2,8 mm a tipo di placca di fibroadenosi.
Controlli eco-mammografici seriati nel tempo (sei-dodici mesi).
Mammografia 4-11-2013:
Elevata densità del parenchima con microcalcificazioni nel QSE sx. Il quadro mammografico risulta sostanzialmente stazionario al 2012. Ecografia eseguita in data 19-10-2013.
Sia il medico che ha effettuato l'ecografia sia la radiologa mi ha detto di non preoccuparmi che non c'era niente di preoccupante. In particolare la radiologa l'anno scorso mi aveva detto che le microcalcificazioni erano benigne, di stare tranquilla, di rifare il controllo dopo un anno. Quest'anno mi ha detto che le microcalcificazioni sono invariate e quindi benigne, che devo stare tranquilla. Di rifare l'ecografia tra un anno e poi avremmo valutato se posticipare anche di qualche mese la mammografia (trattandosi di radiazioni) e considerando che i controlli vanno fatti periodicamente nel corso degli anni.
Mi ha anche detto che ho un seno denso e che in futuro magari si potrebbe pensare a una risonanza che legge meglio i seni densi, ma per ora di stare tranquilla perché il quadro era invariato e anche l'ecografia andava bene. Che potevo mostrare i referti al ginecologo e di non preoccuparmi. Ora io non ho un ginecologo di fiducia in quanto non avendo avuti figli mi sono recata dal ginecologo solo saltuariamente e mi chiedevo se comunque è il caso di consultare qualcuno, considerando anche che sul referto non è stato ribadito che le microcalcificazioni sono displasiche (anche se si parla di quadro stazionario al 2012 e se la dottoressa mi ha detto a voce di non preoccuparmi, perché sono benigne). Sono decisamente ipocondriaca e vorrei un parere, grazie !
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Non ho ben compreso il suo problema oltre alla ipocondria (lo scrive Lei !) ^__^

Se Le dicono che le microcalcificazioni sono benigne perché preoccuparsi ?

In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html

Oppure con una Risonanza magnetica con mezzo di contrasto, ma solo se persistono dubbi

http://www.senosalvo.com/approfondimenti/quando_perche_fare_RMM.htm

Tanti saluti
[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio molto per la sua cortese e rapida risposta. E' solo che anche se la radiologa mi ha detto che non dovevo preoccuparmi perché le microcalcificazioni erano rimaste invariate, che erano benigne, non avendo trovato ribadito nel referto che le stesse erano displasiche (nella prima mammografia si diceva "in prima ipotesi di natura displasica", controllo dopo un anno), mi sono venuti dei dubbi....mi scusi per il mio atteggiamento petulante, ma secondo lei la frase "il quadro mammografico risulta sostanzialmente stazionario al 2012" equivale a confermare l'ipotesi sulla displasia ? Ho letto il link relativo alla risonanza magnetica che mi ha indicato. Essa si effettua quindi, oltre che in altre casistiche legate al carcinoma indicate nell'articolo, quando persistono dubbi dopo il mammotone. Ma allora secondo lei perché la radiologa mi ha detto che avendo un seno denso in futuro si sarebbe potuto pensare a una risonanza ? Pensavo che la risonanza potesse essere utilizzata anche per leggere meglio i seni densi, senza l'uso di radiazioni. Non è così ?
Mi scusi, mi permetto di farle un'ultima domanda: nel caso in cui le microcalcificazioni nel tempo rimangano benigne, è un problema sottoporsi a una mammografia all'anno (radiazioni a cui mi accennava anche la radiologa) ?
La ringrazio moltissimo per la disponibilità.


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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Mi sembra che ci sia una esagerazione nei rischi paventati dalla radiologa
[#4]
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la cortese risposta. Parlando di esagerazione nei rischi paventati, si riferisce al discorso sulle radiazioni ?
Per quello che riguarda il referto scritto invece posso stare tranquilla, visto che non sono state richieste altre indagini ?
Grazie ancora
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
1) SI
2) SI
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Utente
Utente
Grazie ancora per le risposte. Cordiali saluti
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