Microfocolai di carcinoma

Mia sorella, di anni 62 è stata sottoposta a una mammografia di controllo e, dopo aver visto un nodulo è stata sottoposta ad ago aspirato.

Le è stato riscontrato un papilloma b3.

E' stato deciso l'intervento per asportarlo e l'esame istologico fatto durante l'intervento ha dato questa risposta:
Esame Macroscopico BA - un frammento biancastro di cm 1x0,5x0,2
Diagnosi Intraoperatoria: IPERPLASIA DUTTALE ATIPICA
Diagnosi definitiva: IPERPLASIA DUTTALE ATIPICA, ASSENZA DI CALCIFICAZIONI
SNOMED: T-04000 M-72170 M-67000

L'esame successivo su pezzo operatorio ha riportato le seguenti inofrmazioni:
Materiale inviato: Nodulo mammario destro
Esame Macroscopico: RF Frammento di tessuto mammario di cm 3,5x2x4 rivestito da losanga di cute di cm 3x0,6 con punto di repere chirurgcio su area nodulare grigiastra di cm 0,7x0,5x0,4 di diametro in prossimità del margien profondo e di un margine laterale. Presenza di parenchima marcato con carbone collaterale all'area grigiastra
Prelievi (1) area grigiastra + margine , (2) area grigiastra , (3-4) parenchima marcato + cute; (5-6) parenchima

DIAGNOSI
Microfocolai di iperplasia duttale e lobulare atipica e microfocolai di carcinoma lobulare in situ. Assenza di calcificazioni. Margini di resezione chirurgica interessati da entrambe le lesioni (1-2; 5-6). Parenchima collaterale con fenomeni cellulari riparativi epiteliali e mesenchimiali compatibili con precedente agobiopsia. cute in ambito normale.

SNOMED: T-04000 M-72170 M-67000 M-85202 C50

Vorrei avere un Vs. consulto per capire l'entità del problema e quali strategie medico-terapeutiche consigliate di adottare.

Grazie fin d'ora per la Vs. disponibilità.

[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Gentile utente,
intanto l'exeresi non è da considerare radicale e suppongo sia stata consigliata una ulteriore radicalizzazione.

Entrambe le lesioni non sono preoccupanti perchè non si parla di carcinoma infiltrante e sono da considerare bordeline.
Il termine di iperplasia lobulare o duttale atipica è una lesione simile al carcinoma in situ, ma il cui profilo morfologico (aspetto
microscopico) appare qualitativamente e quantitativamente insufficiente a sottoscrivere la diagnosi di carcinoma in situ.

Cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Utente
Utente
Buonasera dr Catania,

La ringrazio per la Sua risposta, sono veramente colpita dal Suo impegno a dare un aiuto a coloro che come me brancolano nel buio quando si parla di malattie.

Vorrei capire meglio: cosa significa
"intanto l'exeresi non è da considerare radicale e suppongo sia stata consigliata una ulteriore radicalizzazione".

O meglio non so cosa sia l'exeresi e di conseguenza non so capire cosa significa fare un'ulteriore radicalizzazione.

Il chirurgo al momento ci ha detto che non si deve fare niente, nè terapie nè altro, salvo una nuova mammografia tra 6 mesi e nel caso non ci siano variazioni, un'altra 6 mesi dopo.

Quello che mi dice lei non lo riesco a collocare in ciò che mi ha consigliato il chirurgo, quindi se può spiegarmi meglio, potrei proporre la cosa al chirurgo stesso o ad un senologo in zona.

Grazie




[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Se sui margini del tessuto asportato (ai confini) ci sono focolai di carcinoma in situ si tende ad allargare la resezione.

Ma questo in linea teorica.
Da quanto mi scrive evidentemente il chirurgo ritiene di avere effettuato una resezione radicale.

Impossibile fare una valutazione tramite Internet.
[#4]
Utente
Utente
Grazie di nuovo dr. Catania.

E' stato molto esaustivo e concordo pienamente con lei circa la difficoltà di valutare la cosa via internet,

La saluto cordialmente e le auguro ogni bene,
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