Reperto esame urologico, 29 anni

Buongiorno, sono un paziente di 29 anni.
Oggi ho fatto una visita urologica siccome da 4/5 settimane avverto bruciore/dolore al pene e dolori nella zona perianale/anale (come una sensazione di pressione o scossa-pizzicore continua) e qualche volta anche dolore al basso addome, accompagnati da minzione frequente e sensazione di vescica mai completamente vuota.
Ho avuto anche in poche occasioni come una sensazione di incontinenza improvvisa (come se la vescica si "lasciasse andare" e dovessi trattenere).
Di notte non mi alzo per andare ad orinare normalmente, no sangue nelle urine (che ad occhio sembrano normali).
Non ho una vita sessuale attiva da ormai 6/7 anni, solo pochi rari casi occasionali.

Già nel 2018 avevo effettuato una visita urologica, il reperto per quanto riguarda la prostata era il seguente: "prostata a dimensioni normali, modicamente congesta e dolente alla palpazione.
Si consiglia spermiocoltura e tampone uretrale.
"
In seguito la situazione era migliorata e negli ultimi anni a parte un paio di periodi in cui ho avuto un po' di infiammazione (risolta facendo dieta extra sana per alcuni giorni), non feci i due esami consigliati.

Ad aprile di quest'anno sono stato in pronto soccorso per un forte virus influenzale (vomito e diarrea non-stop per 3 giorni), hanno eseguito un ECO ADDOME COMPLETO, riporto parziale responso: "la vescica, modicamente repleta, ha pereti nette e contenuto liq omogeneo.
No anomale formazioni espansive nello scavo pelvico.
La prostata ha dimensioni nei limiti della normalità.
"
Oggi sono stato dall'urologo, questo il reperto: "EO: addome piano, trattabile, non dolorabile.
Pene e testicoli NN.
EE: prostata 1.5x, adenomatosi, limiti netti, dolorabile.
Si esegue tampone uretrale.
Indicato eseguire spermiocoltura, con ricerca per clamidya e micoplasmi).
Terapia: cirpoxin 500 1co X2/die 12 gg; fermenti lattici; topster supposte 1/die per 10 GG; Peaprostil 600 1 bustina x 2/die per 1 mese".

Prostata 1.5x a quanto ho capito leggendo in internet dovrebbe significare un ingrossamento della prostata.
È normale che a 29 anni io abbia una prostata 1.5x?
Sono preoccupato, ho solo 29 anni e a questo punto ho paure soprattutto relative all'impotenza sessuale.
Potreste spiegarmi meglio il reperto e darmi un parere anche sulla terapia indicata?
Premetto che il dottore mi ha detto di iniziarla già da domani, poi una volta ottenuti gli esiti degli esami (20 GG circa) mi ha detto che valutiamo un'eventuale modifica della terapia.
L'ingrossamento della prostata può essere dovuto ad un'eventuale infezione/prostatite in corso (magari dovuta proprio a carica batterica)?
È un problema che può rientrare?
Sono preoccupato.
Vi ringrazio, cordiali saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Ci chiediamo perché lei non abbia chiesto maggiori spiegazioni al Collega che la ha visitata, noi a distanza possiamo aggiungere ben poco. Oltre che per l’ingrossamento benigno dell’età matura (che non la riguarda) la prostata può aumentare lievemente di dimensioni anche solo per congestione od infiammazione. Noi non siamo mai favorevoli ad una terapia antibiotica empirica, ovvero effettuata prima di avere riscontri precisi di laboratorio.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Con il termine "adenomatosa" invece cosa si intende? Devo preoccuparmi?
Le chiedo un'altra cosa che non mi è chiara: l'urologo che mi ha visitato mi ha detto di iniziare già da oggi la terapia prescritta, e di fare la spermicoltura il prima possibile (andrò oggi dal medico a farmela prescrivere).
Se inizio già oggi la terapia non potrebbe andare ad alterare gli esiti della spermiocoltura?
La ringrazio
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
"Adenomatoso" è un aggettivo utilizzato in modo colloquiale degli urologi per definire la compattezza duro-elastica tipica dell'ingrossamento prostatico benigno (es. palla da tennis). Ovviamente in altre condizioni è un po' fuorviante e non dovrebbe essere utilizzato.
Tutti gli esami batteriologici, tranne in rari casi specifici, dovrebbero essere effettuati almeno una settimana dopo la fine della terapia antibiotica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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