Possibile stenosi o calcoli?

Buongiorno gentili dottori,
Mi scuso in anticipo per la lunghezza del testo.

Ho quasi 31 anni e scrivo qui perché da un periodo noto che, anche se non sempre, l'urina esce con un doppio getto.

Mi spiego meglio... spesso capita che quando vado ad urinare inizialmente l'urina esce bifida (lungo la linea del meato esce un getto da un apice e l'altro dall'apice opposto e dal centro nulla), poi aumentando il flusso i due getti si uniscono e l'urina esce lungo tutto il diametro del meato.

Altre volte anche se devo fare poca urina esce comunque lungo tutto il diametro e altre bifido.

Spero di essere riuscito a spiegarmi.

Ho fatto analisi delle urine in questi giorni e sembra essere tutto ok, le uniche cose sono che sono stati riscontrati:
-emazie 3 con valori di riferimento 0-10;
- leucociti 1 con valori di riferimento 0- 15;
-cellule epiteliali 1 val di riferimento 0-20;

Ho però ripreso in mano vecchie analisi in cui in una risalente al marzo 2021 erano segnalati nel sedimento:
- alcuni cristalli di ossalato di calcio monoidrato

Mentre in altre fatte ad ottobre e dicembre del 2022 erano presenti in entrambe:

- Emazie 9 con valori di riferimento 0-10 (quindi al limite)
- leucociti 2 con val di riferimento 0-15

Purtroppo non riesco a ritrovare esami risalenti al 2023.


In quelli del 2022 non erano più segnalati i cristalli ma una maggiore concentrazione di emazie, però è da segnalare il fatto che i referti sono di laboratori diversi quindi non so se nel secondo non hanno valutato il sedimento.


La mia paura leggendo in giro è che inconsapevolmente possa aver avuto dei calcoli in quel periodo che mi possono aver causato una stenosi.


Vi vorrei chiedere se ciò che vi ho raccontato può essere indice di stenosi?

Se si che esami mi consigliate di fare sia per vedere se ho stenosi o se c'è presenza di calcoli oltre ad una ovvia visita con l'urologo?


Attendo con ansia una vostra gentile risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Le alterazioni degli esami che ci riporta sono perlopiù insignificanti. Il passagio e l'espulsione spontanea di calcoli delle vie urinarie ha manifestazioni fastidiose e dolorose inequivocabili, pertanto ci sentiremmo di escludere questa possibilità. il flusso urinario sdoppiato (bifido) o variamente sfarfallato è perlopiù legato alla sua turbolenza, indotta da alterazioni del profilo del lume interno dell'uretra. Se si trattasse di un restringimento netto (stènosi) il flusso sarebbe non solo irregolare, ma decisamente ridotto, con minzione lenta, prolungata e necessità di - spingere - con la muscolatura addominale. Senz'altro la situazione merita di essere valutata direttamente da un nostro Collega, probabilmente con l'esecuzione di qualche indagine (flussometria minzionale, uretrografia od uretroscopia, eccetera).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio molto per la tempestiva risposta dottore.
Non ho capito una cosa, quando dice "il flusso urinario sdoppiato (bifido) o variamente sfarfallato è perlopiù legato alla sua turbolenza, indotta da alterazioni del profilo del lume interno dell'uretra", intende che può essere una caratteristica fisiologica e quindi nulla di patologico?

Inoltre le volevo chiedere riguardo gli esami la uroflussometria sarebbe sufficiente per vedere anomalie?
Glielo chiedo perché sono andato a vedere in cosa consiste l'uretrografia ed è un esame che mi fa un po paura sinceramente essendo invasivo in una zona delicata.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
In alcuni uomini il flusso può essere irregolare per cause anatomiche congenite e non patologiche.
La flussometria ha un risultato solo numerico, ovvero ci evidenzia se il flusso sia vermente ridotto e di quanto. La necessità di valutare ulteriormente o meno sarà a carico del nostro Collega che la valuterà direttamente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, ho fatto 2 visite urologica da due differenti urologi, e lunedi anche uroflussometria con residuo post minzionale.
I risultati della uroflussometria sono:
- numero flussi 2;
- volume svuotato 496
- q max ml/sec 21.07
- q medio ml/sec 8.49
- volume al q max 301
- tempo attesa (sec) 13.71
- tempo svuotamento 75.96
- tempo q tot 58.45
- tempo pausa 1.50
- tempo q max 43.91

Dopo un po ho fatto il residuo post minzionale ma sono arrivato lì con di nuovo il bisogno di urinare quindi mi ha fatto ecografia prima di urinare. Il test segnala:
- volume preminzionale 281 ml
- volume urinario emesso 275 ml
- residuo post-minzionale 6 ml.

Sabato andando ad urinare ho sentito un forte pizzico nel glande vicino al meato, nell'uretra. Questo pizzico è stato intenso ogni volta che urinavo per tutta la giornata, e anche domenica.
Nei giorni successivi si è un po affievolito.
A volte lo sento e altre no, principalmente lo sento quando il flusso è più forte. Sento come una scossa con un pungichio.
Il giorno dopo ho fatto la visita dal secondo urologo che ha escluso prostatite e mi ha detto che no dovrebbe essere stenosi e di fare esami colturali (che ho già fatto poco tempo fa tutti negativi). In più mi ha detto di fare una dieta per la prostata.
Il primo urologo che ho sentito per email (che mi ha visitato in passato) mi ha detto che probabilmente è un problema uretrale e che potrebbe esserci un piccolo restringimento dell'uretra che non va ad alterare il flusso è che dovrei fare uretrocistoscopia, ma visto il buon flusso rilevato dalla uroflussometria di evitare per il momento.

Sinceramente sono un po confuso sul da farsi. Questo pizzico quando il flusso è più forte potrebbe essere segno di stenosi?

Il pizzico lo sento a volte appena inizio ad urinare quando il getto esce forte, altre solo se forzo un po il flusso e quando sto per finire.

Inoltre il getto bifido è meno frequente, però nei momenti in cui si presenta non sento questo fastidio (forse perché c'è quando il getto è più debole alla fine o all'inizio della minzione).

Sto diventando matto, non so cosa fare.
Inoltre ho visto che l'uretrocistoscopia è un po pericolosa e può causare essa stessa stenosi.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Dottore mi scusi, alla luce degli aggiornamenti che le ho fornito secondo lei potrebbe trattarsi di stenosi?
Come detto un andrologo mi ha detto che potrebbe esserci un restringimento dell'uretra e per escludere servirebbe uretrocistoscopia mentre l'altro urologo ha detti che secondo lui non è stenosi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Probabilmente se lei continuerà a sentire pareri di altri specialisti continuerà a collezionare pareri sempre diversi, che aumentano invece di ridurre il suo disorientamento. Questo soprattutto in una situazione con manifestazioni modeste, perlopiù sfuggenti e certamente non gravi. Noi consigliamo sempre di individuare lo specialista con il quale si intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia, ma poi fermarsi lì, senza cercare affannosamente altre risposte laddove non si comprendono neanche tanto bene le domande (!). Questo corrisponde anche ad un impegno economico non indifferente.
Noi a distanza ed in base a quanto ci riporta possiamo solo esprimere le seguenti considerazioni.
- La flussometria eseguita non sarebbe attendibile pe ul volume vuotato troppo elevato (qausi 500 cc). La flussometria fisiologica dovrebbe avere un volume vuotao di 250-300 cc non più. Tuttavia, il risultato è soddisfacente (Qmax 21), quindi non è il caso di essere pignoli tanto da far ripetere. Inoltre il residuo post-minzionale rilevato è insignificante. Tutto questo ci pare che escluda definivamente ogni sospetto di restringimento significativo dell'uretra.
- I suoi sintomi ci paiono assai tipici per una irritazione/congestione della prostata, non necessariamente su base infettiva. Lei ci scrive che un nostro Collega esclude la prostatite, ma poi le consiglia - una dieta per la prostata - (?) Questo vuol dire che alla visita almeno qualche sospetto sussiste.
- Questi sintomi non sono affatto compatibili con la presenza di una stenosi, che (come le abbiamo già scritto) non sarebbeo irritativi (dolore, bruciore) ma solo ostruttivi (riduzione stabile del getto, sgocciolamento, ecc.).
Più di questo a distanza è impossibile dire.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it