Infezione genitale, presunta prostatite.

Buongiorno Dottore,

Vi scrivo perchè da un mese a questa parte e successivamente ad un rapporto sessuale occasionale (non protetto) ho cominciato ad accusare dei fastidi all'uretra e al glande. Inizialmente arrossamenti attorno al glande e leggero bruciore all'uretra. Dopo aver consultato il medico ho seguito una cura antibiotica con Tavanic e successivamente Ciproxin, ma il problema persisteva.
Tra l'altro ho avuto dei rapporti con un'altra ragazza (ahimè prima di scoprire il mio problema!) che ha cominciato ad accusare lo stesso tipo di bruciore e fastidio.
Ho eseguito urinocultura ed esami del sangue ma tutti i valori sono completamente nella norma. Questo è sufficiente a scongiurare qualsiasi tipo di infezione batterica?
Inoltre ho appena effettuato una visita specialistica urologica e mi è stata riscontrata una sospetta prostatite cronica (dopo ecografia) e il frenulo corto, quest'ultimo pare cicatrizzatosi a seguito di rapporti sessuali. Per il suddetto problema sto ora provando con un'apposita pomata che dovrebbe restituire elasticità ai tessuti. In alternativa lo specialista dal quale mi sono rivolto mi ha paventato la possibilità di un'intervento chirurgico specifico per risolvere il proplema (frenuloplastioca).
Le mia domande alla luce di quanto detto è questa:

Posso escludere qualsiasi forma di infezione batterica in seguito agli esami da me effettuati (urina e sangue)?

E' possibile pensare si tratti unicamente di una prostatite cronica se come detto credo di aver trasmesso lo stesso tipo di "problema" ad una terza persona?

In ultimo, crede sia una soluzione idonea quella della frenuloplastica? Non ha delle controindicazioni?

Cosa mi consiglierebbe di fare?

Grazie per l'attenzione.

Cordiali Saluti.

Che tipo di controlli si sente di consigliarmi?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
faccio copia incolla visti i quesiti.

Posso escludere qualsiasi forma di infezione batterica in seguito agli esami da me effettuati (urina e sangue)? NO; LE PROSTITITI TIPICAMENTE HANNO RISCONTRI LABORATORISTICI NEGATIVI

E' possibile pensare si tratti unicamente di una prostatite cronica se come detto credo di aver trasmesso lo stesso tipo di "problema" ad una terza persona?
POSSIBILE

In ultimo, crede sia una soluzione idonea quella della frenuloplastica? Non ha delle controindicazioni?
ESATTO, FRENULOPLASTICA

Cosa mi consiglierebbe di fare? SEGUIRE IL COLLEGA CHE L' HA IN CURA MI PARE ASSENNATO:

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la gentile collaborazione.

La terrò aggiornata sugli sviluppi.

Cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Sono qua.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

concordo anch'io con le corrette indicazioni datele dal collega Cavallini che mi ha preceduto.

Poi le ricordo che in queste "problematiche urologiche”, oltre alle terapie già tracciate, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale come :

vita sessuale regolare , non lunghi periodi di astinenza, limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc .
Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche. Altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 – 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto.
Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica.
Spegnere la sigaretta, se si fuma, perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica.
Tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#5]
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Utente
Utente
D'accordo con Lei Dr. Beretta, sicuramente tutte le buone norme comportamentali da Lei elencate coaudiuvano una più veloce guarigione.
Detto questo e considerato comunque che il sottoscritto ha sempre rispettato le suddette regole comportamentali, credo che il mio problema sia direttamente collegato al rapporto sessuale non protetto in questione. Forse è una sensazione che potrà essere smentita dalle ulteriori analisi alle quali mi dovrò sottoporre (Spermicoltura, effettuata oggi, e tampone uretrale, prossima settimana), ma credo con assoluta certezza che alla base del mio problema vi debba per forza essere un batterio da me contratto con questa donna.
Ho sempre avuto una dieta normale ,un'attività sessuale normale, pratico sport e non ho mai avvertito sintomi 'strani' legati all'apparato uro-genitale.

Non credete forse sia opportuno concentrare la ricerca su quello che potrebbe essere l'ipotetico batterio da me contratto prima di considerare un'intervento chirurgico quale la frenuloplastica comunque invasivo?

Quali ulteriori esami mi consigliate?

Grazie ancora per la Vostra cortese disponibilità.

Cordiali Saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

faccia le indagini colturali già programmate e poi eventualmente ci aggiorni.

Sulle indicazioni terapeutiche già ottenute in diretta difficile intervenire non avendo noi avuto la possibilità di valutare i suoi problemi nel mondo "reale" ma solo in quello "virtuale".

Un cordiale saluto.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,ù
la frenulo plastica c' entra poco con infezione ed invasività: robetta. Comunque segua da vicino quanto detto dal collega.
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Utente
Utente
Effuettuati esami colturali, ecco gli esiti:

Spermicoltura: completamente negativo.

Tampone uretrale: Candida: negativo
Trichonomas: negativo
Clamidia trachomatis: negativo
Gonococco: negativo

Mycoplasmi: POSITIVO
Microrganismo: UREAPLASMA UREALYTICUM

CARICA BATTERICA >=100.000 UCC MYC/ml

Ora andrò dall'urologo che mi ha in cura per farmi prescrivere la cura più idonea.

I quesiti che volevo porVi sono i seguenti:

Che comportamenti devo adottare con la mia partner visto che essa stessa sta accusando dei fastidiosi bruciori?

Non è opportuno che anch'essa si sottoponga alla mia cura antibiotica? Possiamo avere rapporti sessuali nel periodo della cura se protetti?

L'eventuale utilizzo del preservativo escluderebbe la possibilità di ulteriori infezioni a "ping-pong" tra me e la mia pèartner?

Grazie per la Vostra preziosa collaborazione,

Cordiali Saluti.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

io, prima di far fare la terapia anche alla sua compagna, preferirei avere una diretta valutazione colturale, se possibile.

Nel frattempo naturalmente deve avere rapporti protetti .

Questo basta ad evitare la trasmissiome a "ping-pong" del suo problema.

Un cordiale saluto.
[#10]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
D' accordo.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

Vi scrivo ancora in relazione al mio problema legato all'Ureaplasma.
Ho seguito due cure con antibiotici, la prima con azitromicina e la seconda con Bassado, ma il problema mi sembra persistere.
L'urologo dal quale sono in cura mi ha rassicurato sul fatto che gli antibiotici che mi ha somministrato hanno debellato con ogni certezza il batterio in questione.

La domanda che Vi pongo è la seguente: Com'è possibile che i sintomi, bruciore e prurito, accompagnati ad arrossamento persistano? Si può considerare un normale processo di guarigione? Cosa mi consigliate di fare?

Cordiali Saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

questi problemi infiammatori delle vie uro-seminali possono avere dei sintomi difficili da risolvere, anche a valutazioni colturali negative, e questi sintomi devono sempre essere valutati in diretta con il proprio urologo monitorizzando anche le possibili ed eventuali recidive.

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

Vi scrivo per aggiornarvi sugli sviluppi del mio problema.

Sono recentemente andato dall'urologo che mi ha in cura per sottopormi ad una normale visita di controllo visto anche il persistere di fastidiosi sintomi all'uretra e al glande (principalmente bruciore e prurito)che mi fanno pensare ancora alla presenza dell'Ureaplasma.
In seguito alla visita è stato accertato in seguito ad ecografia un lieve peggioramente della prostatite.
Non può essere questo un effetto diretamente rimandabile all'Ureaplasma?
Mi sono stati prescritti per un periodo di ben 2 mesi (!) neo-Furadantin 100 mg capsule e Ipertrofan.
Il primo è un antimicorobico delle vie urinarie, il secondo un urologico-prostatico.
La mia perplessità a riguardo mi porta al seguente quesito che mi permetto di porre:

per questa via non stiamo curando gli effetti dell'infezione batterica da Ureaplasma (sempre ammesso che il batterio sia ancora presente) trascurandone le cause (il batterio stesso)?

e conseguentemente:

visto l'eventuale inadeguatezza degli antibiotici precedentemente somministratimi (Ciproxin, Azitromicina e Bassado) non sarebbe opportuno intervenire con qualcosa di più mirato? Ho ad esempio sentito parlare di antibiotici locali? esiste a Vostro parere qualcosa che possa essere realmente efficace nella cura dell'Ureaplasma?

Grazie della Vostra attenzione,

Cordiali Saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

non ho capito ma è stata fatta una nuova valutazione colturale, prima di impostare le attuali indicazioni terapeutiche che sta seguendo?

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

Nessuna ulteriore valutazione colturale, la terapia indicatami è indirizzata alla prostatite che dall'ecografia risulta in peggioramento. Quasi si desse per scontato di aver debellato l'Ureaplasma.

Da qui scaturisce la mia perplessità: non è possibile che abbia ancora in corpo questo fastidioso batterio dal momento in cui esso stesso ha comunque una percentuale di resistenza agli antibiotici, anche rispetto al Bassado (del quale tra l'altro ho seguito una terapia di 10 giorni e non di 15 come qualcuno consiglia)?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

a questo punto il mio consiglio è quello di riconsultare il suo medico curante, quello di fiducia; con lui ridiscutere per bene il suo problema e poi prendere la decisione finale di rivalutare il suo particolare e attuale problema clinico.

Un cordiale saluto.
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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