Post operatorio fistola vescico-vaginale
buonasera dottori.
A seguito di un complicato intervento di isterectomia, laparotomia, a causa di adenomiosi ed endometriosi, mi è stata diagnosticata una fistola vescico-vaginale.
Operata con tecnica open dopo circa 2 mesi dall’isterectomia, e dopo aver tenuto un catetere vescicale per 5 settimane per vedere se si poteva chiudere da sola,, sono a chiedervi se, a poche ore dall’intervento, sia normale continuare a perdere pipì ma questa volta avendo il controllo delle minzioni:cioè in parte finisce nel catetere, in parte nel pannolone.
Il tutto è preceduto da brividi, impellente senso di urinare.
Prima dell’intervento avevo incontrollate perdite di urina anche stando sdraiata, ora invece ho il controllo.
Sto facendo impazzire anche gli urologi che però mi dicono che urina non dovrei più perdere, ma se la cistoscopia a fine intervento dimostra che la fistola è stata chiusa, può essere che semplicemente la mia vescica debba semplicemente riabilitarsi per tornare quella di una volta?
È’ una situazione a dir poco devastante Grazie a chi mi risponderà.
A seguito di un complicato intervento di isterectomia, laparotomia, a causa di adenomiosi ed endometriosi, mi è stata diagnosticata una fistola vescico-vaginale.
Operata con tecnica open dopo circa 2 mesi dall’isterectomia, e dopo aver tenuto un catetere vescicale per 5 settimane per vedere se si poteva chiudere da sola,, sono a chiedervi se, a poche ore dall’intervento, sia normale continuare a perdere pipì ma questa volta avendo il controllo delle minzioni:cioè in parte finisce nel catetere, in parte nel pannolone.
Il tutto è preceduto da brividi, impellente senso di urinare.
Prima dell’intervento avevo incontrollate perdite di urina anche stando sdraiata, ora invece ho il controllo.
Sto facendo impazzire anche gli urologi che però mi dicono che urina non dovrei più perdere, ma se la cistoscopia a fine intervento dimostra che la fistola è stata chiusa, può essere che semplicemente la mia vescica debba semplicemente riabilitarsi per tornare quella di una volta?
È’ una situazione a dir poco devastante Grazie a chi mi risponderà.
Si tratta evidentemente dei cosiddetti - spasmi - ovvero contrazioni volontarie della muscolatura vescicale, indotte dall'irritazione meccanica stessa prodotta dal catetere. Se le contrazioni sono energiche, una parte di urina può essere espulsa a fianco del catetere. E' una condizione tutto sommato abbastanza comune, il primo provvedimento è ovviamente quello di sincerarsi che il catetere scarichi bene e non sia ostruito, anche solo parzialmente. Ciò fatto, vi sono dei farmaci che possono ridurre la contrazione della vescica (parasimatico-litici od anti-muscarinici).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie mille dott.Piana,le sue parole sono di grande conforto per me,perché ho passato un periodo molto stressante.Il catetere è pervio e funzionante,è stato fatto in leggero lavaggio vescicale.purtroppo sono ancora ricoverata, mi era stata paventata l’idea di ridurre le contrazioni ma mi è stato detto che interferiscono con gli antidepressivi che sto assumendo da quando si è manifestata questa che per me è una tragedia.Una volta giunta a casa cosa mi posso far prescrivere dal curante?Io come farmaco da banco ho solo il buscopan Altrimenti se fa consulti a pagamento ci possiamo sentire poi una volta dimessa .Grazie di cuore.
Legga - contrazioni INVOLONTARIE della vescica. Ci scusi per l'errore.
Noi a distanza non possiamo ovviamente prescrivere terapie con riferimento al caso specifico.
Noi a distanza non possiamo ovviamente prescrivere terapie con riferimento al caso specifico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 966 visite dal 15/01/2025.
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