Microliatisi e/o infezione e/o cause ostruttive?

Gentili Dottori,
gradirei un vostro parere in merito ad una problematica che non riesce a risolversi e che ormai si è instaurata da quasi un mese e mezzo
Il 19/01/07, ho incominciato ad accusare una maggiore frequenza nell’urinare, sgocciolamento post-minzionale ed un fastidio alla punta del pene, una sorta di bruciorino associato ad una sensazione di tensione perineale.
Gradualmente, col passare dei giorni, alcuni sintomi si sono intensificati e altri se ne sono aggiunti:

- Sensazione di vescica piena e/o incompleto svuotamento (sintomo altalenante)
- Bruciore vescicale (sintomo altalenante)
- Bruciore uretrale permanente lungo tutto l’asta e non solo durante la minzione
- Bruciore durante l’ejaculazione che mi induce in seguito ad urinare frequentemente con volumi molto ridotti di urina.

Non è presente arrossamento del meato-uretrale ne ho riscontrato perdite di secrezioni di alcun genere dal pene.
Supponendo che si trattasse di una possibile infezione delle vie urinarie ho eseguito un esame delle urine con urinocoltura + ATB che ha dato esito negativo, l’unica cosa da segnalare è un modesto aumento riferito agli eritrociti (ERITROCITI = 25 - intervalo di rif. NEG: < 10/µL).

In seguito a questo risultato mi sono recato in data 24/01/07 dallo specialista urologo che mi segue raccontandogli quanto esposto e dopo una visita generale completa di esplorazione rettale in cui è stata riscontrata una prostata nella norma non congesta ne infiammata, sulla ricetta medica segna:

Pollachiuria, disuria con algie perineali, cristalluria, prostata nella norma.

mi viene prescritto un antiinfiammatorio il dicloreum compresse 150mg, una volta al dì per 5 giorni, e successivamente per 10 giorni a giorni alterni ed al termine ritornare a controllo per eseguire un ecoflussometria.
Nell’attesa i sintomi persistono ed eseguo nuovamente un urinocoltura + ATB che da sempre esito negativo.
Ritorno a controllo dall’urologo in data 09/02/07 ed eseguo l’ecoflussometria con il seguente risultato:

Reni:
Nei limiti morfovolumetrici e strutturali, a conservato indice cortico-midollare. Si evidenzia microlitiasi bilaterale.

Vescica:
Di buona capacità, a parete regolari e senza lesioni aggettanti endolume

Prostata:
Ecostruttura regolare, dimensioni normali Peso 7 g. Volume 11 cc

Flussometria

Max Flow rate 24,0 ml/s
Average Flow Rate 11,4 ml/s
Voided Volume 879 ml
Delay Time 0 s
Voiding Time 78 s
Flow Time 77 s
Time to Max Flow 9 s

Reperto flussometrico di lieve ostruzione Cervico - Uretrale
Morfologia del flusso: lievemente alterata
Compenso idrodinamico: buono
Residuo Post-Minzionale: 70' cc.

L’urologo sostiene che tutti i miei disturbi siano imputabili al passaggio dei cristalli che meccanicamente sfregano l’uretra ed il collo vescicale e che procurano l’infiammazione mimando dei sintomi simil-cistitici. Mi prescrive comunque il Levoxacin 500mg. una compressa al dì per 10 giorni + Tauxib 90mg. per poi ritornare a controllo alla fine della terapia per ripetere la flussometria.
Ho protratto la terapia prescrittami per 14 giorni anziché 10 ma in generale posso affermare di non aver ottenuto grossi benefici, ho eseguito anche un RX diretta renale indicatami sempre dall’urologo con esito negativo.
In data 20/02/07 ritorno dallo specialista ed eseguo SOLO la flussometria con il seguente risultato:

Reperto flussometrico ai limiti della norma.

Max Flow rate 21,0 ml/s
Average Flow Rate 11,3 ml/s
Voided Volume 590 ml
Delay Time 0 s
Voiding Time 54 s
Flow Time 52 s
Time to Max Flow 4 s
Residual Volume N.A. ml

In questa ennesima visita non mi viene detto null’altro se non il fatto di bere molto (cosa che io già faccio giornalmente 2 Litri o più) e di portare pazienza perchè fin quando non avrò espulso tutti i cristalli i disturbi permarranno.
Francamente resto un po’ perplesso ed infastidito per il lungo disagio che ne scaturisce da questa situazione, ad oggi i sintomi sovra esposti persistono anche se si sono affievoliti e comunque alcuni di essi restano altalenanti (es. bruciore vescicale), permane invece un bruciorino uretrale costante che ora è fondamentalmente localizzato alla punta del pene, e poi in certi momenti della giornata il più delle volte la mattinata, mi capita di effettuare una minzione e dopo una mezz’ora ritornare in bagno per liberarmi di un altro modesto flusso (sarà un mezzo bicchiere) ripetendo questo andirvieni dal bagno per 2-4 volte di seguito ad intervalli di mezz’ora circa l’uno dall’altro espellendo un volume sempre minore.
Mi chiedevo a questo punto se non è il caso, mettendo da parte un attimo la microlitiasi, di non indirizzarsi verso esami più specifici per verificare che non ci siano cause infettive o ostruttive (es. sclerosi del collo vescicale) che possano dar luogo o contribuire ai miei disturbi.
Vorrei eseguire, attendendo almeno 15 giorni dagli antibiotici, nuovamente un urinocoltura e spermiocoltura con ATB ed un tampone uretrale, e mi domandavo a tal proposito se è bene ricercare altri microrganismi e se si quali per estinguere ogni dubbio.
Inoltre non sono certo del risultato ecoflussometrico in quanto il mio medico di fiducia specialista in ecografia sostiene che bere troppo in questo tipo d’esame per verificare il residuo post-minzionale può dar luogo ad un falso positivo e sarebbe il caso invece di bere una quantità d’acqua più modesta per non dilatare eccessivamente la vescica che non riuscirebbe a svuotarsi completamente in presenza di un grosso volume d’acqua.

Ringraziandovi per l’attenzione rivoltami porgo i miei più cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro uetnte io penso che la microlitiasi non centri niente, con la sua sintomatologia, visto che è un repareto ecografico molto comune io penso invece che lei abbia una comune prostatite e come tale va curata , per cui vanno bene gli antiinfiammatori nella fase acuta, però bisogna eliminare le cause di questa prostatite che sono molto spesso nelle abitudini alimentari scorrette ( ecceso di frittura, cibi piccanti,birra etc..) in una vita sedentaria sbagliate abitudini sessuali ed un intestino irregolare

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
dopo
Utente
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Gentile Dr. Quarto,
la ringrazio per la celere risposta, in effetti mi sento un pò disorientanto a causa di tutti questi disturbi che permangano da così tanto tempo e faccio fatica ad accettare che siano riconducibili unicamente alla microlitiasi.
Posso affermare di certo che sto seguendo già da un pezzo un regime alimentare equilibrato e controllato, ho escluso totalmente gli alcolici e i cibi piccanti e/o speziati che in generale possono essere causa di fenomeni irritativi e fortunatamente ho un intestino regolare che raramente mi porta dei disordini, resta l'attività sedentaria per via del mio lavoro d'ufficio.
Mi chiedo comunque se in caso di prostatite l'esame rettale e l'ecografia siano sufficienti ad evidenziare uno stato flogistico della ghiandola, in quanto nel mio caso pare sia stato esclusa questa ipotesi data la negatività delle suddette indagini.
Ho anche eseguito l'altro ieri il PSA che ha un valore pari a 0,831 ng/mL con intervallo di riferimento compreso tra 0 - 4 ng/mL.
Comunque se può essere di ulteriore aiuto ho fatto una scansione delle due flussometrie che ho eseguito ed è possibile visualizzarle online attraverso i seguenti indirizzi:

flussometria del 09/02/07

http://home.tele2.it/lebowski/uro/uroflow_09-02-07.jpg


flussometria del 20/02/07

http://home.tele2.it/lebowski/uro/uroflow_20-02-07.jpg


In ogni caso quali indagini potrei eseguire per estinguere ogni dubbio in merito?

Grazie ancora dell'attenzione

Cordialità.
[#3]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore la microlitiasi o renella è un dato di fatto perchè evidenziata alla ecografia per cui va tenuta sotto controllo ed il modo più efficace e meno fastidioso per il paziente è una adeguata assunzione di acqua quotidiana. Quanto ai sintomi che lei descrive, questi lascerebbero pensare proprio ad una infiammazione prostatica o vescicolare. Concordo col collega che bisognerebbe adeguare un po' il regime dietetico e le abitudini igieniche e sessuali. Tuttavia non è solo questo. Occorre una attenta valutazione ed una adeguata terapia: se infatti si tratta di una prostatite non si può pensare di risolverla con il dicloreum o con un qualunque antiinfiammatorio. Questa di certo non è la via corretta per risolvere il problema. Sarebbe invece opportuno che lei si sottoponesse ad un ciclo piuttosto lungo di antibioticoterapia con fluorchinoloni associando ad essi un buon decongestionante prostatico e rivalutando poi il tutto dopo un mesetto. Occorre dunque che lei venga opportunamente inquadrato dal punto di vista urologico.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Masala,
ringrazio vivamente anche lei per il suo contributo, quello che non capisco però è se tutti gli esami fin ora eseguiti non bastano ad evidenziare una prostatite (ipotesi che il mio urologo invece ha scartato) e se il Levoxacin 500mg che ho preso per 14 giorni (1 cp al dì) non è sufficiente per questo tipo di patologia.
Avrebbe dovuto usare forse il Ciproxin 500mg due volte al dì? sarebbe stato meglio?
Rimane sempre il fatto che non ci sono esami che confermano la presenza di un'infezione o di una flogosi della ghiandola...sono sinceramente disorientato! :(
Se volesse chiarirmi meglio quest'aspetto le sarei davvero grato.

Ancora grazie dell'attenzione e cordiali saluti.
[#5]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
gentile utente,
spesso la prostatite non ha cause batteriche , e la diagnosi è solo di tipo clinica, come le ha suggerito il collega sono opportuni dei decongestionanti a base di serenoa repens , ed anche integratori con i fermenti lattici ed il lievito di birra, non usi il motorino o la ciclette e cammini molto a piedi
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Utente
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Gentile Dott. Quarto
grazie del chiarimento, ho parlato col mio medico di fiducia e mi ha dato una spermiocoltura + ATB con ricerca specifica di Clamydia, Micoplasma e Ureaplasma nel caso anche questo esame fosse negativo ha intenzione di adottare probabilmente una alfalitico come decongesitonante.

Grazie ancora dell'attenzione

Cordialità.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
ottima soluzione

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Utente
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Gentili Dottori,
ho avuto il risultato della spermiocoltura che riporto di seguito:

RICERCA DI CLAMYDIA TRACHOMATIS su liquido seminale
Risultato: ASSENTE

Ricerca di Mycoplasma Hominis su liquido seminale
Risultato: ASSENTE

Ricerca di Ureaplasma Urealyticum su liquido seminale
Risultato: ASSENTE

Esame microscopico Negativo(*)
Assenza di Ife/blastospore, Trichomonas vaginalis, Diplococchi gram neg. intracellulari,

Esame colturale Negativo(*)
Assenza di Streptococchi beta emolitici, Stafilococchi, Miceti, Enterobacteriaceae, Pseudomanas species, Neisseria gonorroeae

A questo punto visto che i disturbi permangono (pizzicore/bruciore uretrale e punta del pene, tensione perineale, ripetuta minzione dopo aver urinato, sgocciolamento, senso di insoddisfazione) mi chiedo quali indagini restano da fare per scongiurare patologie più gravi di natura ostruttiva (ho timore di un sclerosi del collo vescicale)

Grazie ancora dell'attenzione.
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