Opinione su bruciore/fastidio uretrale post infezione urinaria

Buongiorno, vi scrivo per un'opinione relativamente a un sintomo che mi residua dopo un'infezione urinaria.

Premessa: ho 42 anni.
A inizio giugno mi reco in PS perchè, improvvisamente, dal mattino, riscontro grossa difficoltà a urinare, con grandissimo bruciore e, infine, sangue nelle urine e dolore quasi insopportabile.
Viene riscontrata dagli esami del sangue/urine un'infezione urinaria e in PS mi viene somministrato 1gr cefriaxone + 1fl ketoprofone in flebo.
Vengo mandato a casa con cefixima 400 mg al giorno per 5 giorni.
Il dolore e il bruciore insopportabili sostanzialmente passano già dopo un giorno di cura.
Tre giorni dopo è pronta l'urinocoltura da cui emerge escherichia coli, sensibile a una serie di antibiotici.
Il curante decide sia opportuno sostituire antibiotico con ciproxin 500 2 volte/dì per i successivi 10 giorni.
Per mia serenità, essendo la prima volta in vita mia che affronto simile infezione, fisso visita con urologo (che si svolge a 9 giorni dall'insorgenza dei problemi) che all'esame della prostata non evidenzia problematicità "prostata di 30 cc parenchimatosa".
Il medico mi dice di continuare con l'antibiotico come da prescrizione del curante e assumere per i successivi 3 mesi deprox hp 1 volta al dì e fare tre cicli di kuraflor per 12 giorni/mese.
Rifare urinocoltura a 45 giorni (quindi, nei fatti, a metà luglio) e per scrupolo dosare PSA.

Dall'evento bevo, non senza fatica, circa 2 litri al giorno d'acqua, ho interrotto caffè e anche le saltuarie birre e cerco di evitare cibi speziati.

A distanza di un mese dall'insorgenza non riscontro più alcun problema nell'urinare, nè come bruciore o impellenza (salvo ovviamente la necessità di recarmi al bagno vista la quantità d'acqua che bevo), nè come fastidi o altro.
L'urina è trasparente, non odora (per intenderci è molto "più bella" di molte volte prima dell'inizio dei problemi).

Quello che talvolta residua (alcuni giorni nulla, alcuni giorni qualche minuto, altri giorni qualche ora) - e vengo dunque alla domanda - è una sensazione tra il bruciore e il prurito (perfettamente sopportabile ma sicuramente fastidiosa) all'imbocco del canale uretrale sulla punta del pene.
Per quel che vale, alla vista non mi pare di vedere rossori o gonfiori esterni.
Non sono in grado di spiegare se la sensazione di disagio proviene dall'interno del canale o proprio all'imbocco, ma così è.
Non è legata all'urina, nel senso che non mi succede quando faccio pipì, talvolta qualche minuto dopo aver finito talvolta così senza che stia facendo niente.
Ho una partner stabile e non ho avuto rapporti occasionali e, come già detto, in precedenza mai avevo sofferto di dette problematiche.
Secondo voi procedo come da terapia e con gli esami già prescritti o è opportuno - anche in vista delle vacanze estive - procedere con altri accertamenti?
Grazie molte.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Questi fastidi di intensità variabile, riferiti genericamente al glande ed all'ultimo tratto dell'uretra sono assolutamente tipici di una congestione-irritazione della prostata e sono irradiati lungo l'uretra verso l'esterno. Nella zona in cui il fastidio viene percepito non si rilevano mai alterazioni significative. Nel suo caso si tratta di una manifestazione apparentemente lieve, certamente legata alle conseguenze della recente prostatite. Non daremmo particolare peso alla cosa, non pensiamo che siano necessari accertamenti specifici aggiuntivi. Ricordi comunque che quasi tutti i disturbi prostatici del giovane risentono molto dello stile di vita, i cui elementi più importanti (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale) dovrebbero essere indirizzati ad una ragionevole regolarità. Ci pare comunque che lei stia già facendo molto in questo senso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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La ringrazio molto per l'esaustiva risposta fornita.
Cordiali saluti e buon lavoro!
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