Mi sto informando e valutando il rezum per la prostata ma non voglio la eiaculazione retrogra

In realtà, la scelta se utilizzare la procedura REZUM, non sta certamente a lei, ma la deve fare il nostro Collega che la segue direttamente, poiché non è universalmente applicabile se si volgliono ottenere dei buoni risultati. In particolare, dipende dal volume dell'ingrossamento della ghiandola e dalla sua geometria, come la presenza o meno del lobo medio.
Per quanto riguarda l'eiaculazione retrograda, ne abbiamo già scritto centinaia di volte in questa sede. Il compromesso tra ottenere un buon risultato - idraulico - e mantenere l'eiaculazione intatta è molto difficile. Molto spesso quando ci si concentra sulla seconda esigenza, si rischia di non ottenere risultati soddisfacenti dal punto di vista urinario, oppure andare incontro a recidive precoci dei disturbi. Noi cerchiamo di spiegare questo ai nostri pazienti nel modo più realistico possibile, confermando che l'unica conseguenza dell'eiaculazione retrograda è la riduzione della fertilità, cosa che a 64 anni non sappiamo quanto le posa interessare. Il resto della sfera sessuale (sensibilità, erezione, eccetra) non viene modificato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Si certo spetta al mio urologo che me lo ha proposto.
Onestamente mi ha evidenziato il rischio dell'eiaculazione retrograda, in termini di percentuale mi ha detto che nell'80% circa si salva anche se in giro sul web altri urologi parlano addirittura di oltre il 90%...mah
Di rischi recidivi onestamente non me ne ha parlato tranne che, per esempio, anziché urinare 3/4 volte nelle circa 6/7 ore di sonno, potrei arrivare anche a 1 sola volta.
Vedremo...il mio è un problema psicologico...non accetto la eiaculazione retrograda.
Grazie mille comunque.

La frequenza dello stimolo dipende dalla vescica, il sintomo più direttamente legato all’ingrossamento è la minzione stentata, getto ridotto, in più tempi, sgocciolamento, eccetera. Questo si risolve quasi immediatamente con l’intervento. I sintomi legati alla vescica hanno invece una evoluzione migliorativa più lenta e graduale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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