Domanda su interpretazione psa e rapporto libero/totale

Buongiorno Dottore,
le scrivo per avere un suo parere riguardo a mio padre, 61 anni, normopeso, in buona salute generale.

Ultimi esami:
PSA totale: 3, 76 ng/mL
PSA libero: 0, 53 ng/mL
Rapporto libero/totale: 14%
Assenza di familiarità per patologie prostatiche
Esame urine ed esami del sangue: nella norma.

Alla luce dei valori, ritiene utile già una eco o altri accertamenti?
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Il valore da considerare è principalmente il PSA totale. gli indici derivati hanno un’utilità secondaria. Su un solo risultato non si possono tirare delle conclusioni, a meno che sia grossolanamente alterato. Più importante è valutare l’andamento a controlli successivi, quello che può sollevare attenzione è una progressiva risalita nel tempo. Consiglieremmo quindi di ripetere tra 6/8 mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Contatta lo specialista e prenota una visita
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
l'utilizzo del PSA per una valutazione sul rischio di tumore prostatico si basa ormai unicamente sul valore del PSA totale e non sul libero o sul rapporto. Questi derivati del PSA totale non aggiungono nulla di significativo al PSA totale. Il PSA totale va' eseguito regolarmente almeno una volta all'anno a partire dall'eta' di 50 anni ( se non familiarita') e proseguito fino alla soglia degli 80 anni.
In questo modo si puo' apprezzare l'andamento nel tempo del PSA totale. Un PSA totale stabile o con una crescita lenta associata ad un aumento delle dimensioni della prostata per iperplasia benigna, viene considerato a basso rischio per sospetto neoplastico. Un PSA invece che sale progressivamente nel tempo deve essere sempre controllato attraverso un imaging in grado di evidenziare con efficacia un eventuale nodulo neoplastico in fasi precoci.
Quindi se il suo valore del PSA totale a 3.7 ng/ml e' il risultato di un aumento progressivo negli ultimi 5 anni da valori inferiori a 3.0 ng/ml, e' utile eseguire una RM multiparametrica della prostata. L'ecografia NON e' un imaging utile per la diagnosi precoce della neoplasia prostatica. La RM multiparametrica, se eseguita inc entri ad alto volume ed esperienza, puo' efficacemente evidenziare noduli anche inferiori a 10 mm , contrassegnati da un punteggio PIRADS 4 o 5.
L'ecografia sovrapubica della prostata e' invece utile in assenza di sospetti neoplastici sulla base del PSA e visita, per valutare le dimensioni dell'adenoma prostatico e l'interferenza con la base della vescica.
L'ecografia transrettale non viene piu' utilizzata ( se non come guida alla biopsia prostatica quando indicata alla RM multiparametrica.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https//:alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto

Consulti simili su tumore alla prostata

Consulti su ipertrofia prostatica benigna

Altri consulti in urologia