Fortemente bisogno di un consulto per potenziale e importante problema prostatico
Ho compiuto d 50 anni e negli ultimi anni ho riscontrato problemi prostatici legati ad una IPB e Infiammazioni Batteriche e non (ultima i primi di agosto 2025) e che hanno focalizzato l'attenzione in questi anni sulla area prostatica aumentando i controlli del psa e del free.
Descrivo i valori del psa e del free:
febbraio 2019 psa 3. 00 free 0, 62 rapporto 20%
Aprile 2021 psa 1, 89
Febbraio 2022 forte prostatite curata con levoxacin
maggio 2022 psa 2, 79 free 0, 81 rapporto 29%
Settembre 2023 psa 21, 38
eseguito urino cultura positiva, visita urologa con palpazione e transrettale negativa (tutto Ok), preso topster e ciproxin
Ottobre 2023 PSa 2, 76 free 0, 91 rapporto 32, 9%
Novembre 2024 psa 4, 70 free 1, 31 rapporto 27, 8%
Febbraio 2025 psa 3, 36 free 0, 92 rapporto 27%
2 agosto 2025 psa 10
eseguito urinocultura negativa ma leucociti 314
8 agosto urologo segnala il lobo dx meritevole di risonanza multiparametrica con mezzo di contrasto
23 agosto psa 4, 61 free 0, 89 rapporto 19, 3%
25 Agosto il referto della risonanza evidenzia una lesione di 1 cm pirasd 4.
Regolari il profilo pseudo capsulare, i fasci vascolo nervosi e le vescichette seminali.
Non evidenza di significative linfoadenopatie.
28 agosto Visita urologica con palpazione senza rilevare alcun anomalia, con prenotazione biopsia
Alla luce dei dati trasmessi sono preoccupato, molto preoccupato per il referto legato alla risonanza che evidenzia una percentuale alta di un tumore prostatico. Ci possono essere situazioni di falsi positivi?
Tutto ciò senza particolari fastidi.
Chi riesce a darmi una spiegazione laddove possa esistere e soprattutto capire che correlazione c'è tra il psa, il suo free e una neoplasia e in particolare capire perchè i valori anomali di psa riscontrati in due momenti temporali diversi sono scesi drasticamente con antibiotico/antiinfiammatorio.
Inoltre in ultimo i leucociti così alti che valore possono avere nel panorama descritto e in particolare sulla risonanza?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Alla luce di ciò mi può cortesemente fornire elementi che possono permettere, ad un profano in materia come il sottoscritto, di capire meglio perchè ritiene che la situazione non sia così preoccupante e fornirmi delucidazioni su quale indice viene, invece, posta maggior attenzione rispetto al Psa, free e rapporto tra i due
In attesa di una sua risposta la ringrazio di cuore .
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Le pongo un ulteriore quesito legato al trattamento di radioterapia focale, cosa ne pensa di questo trattamento per preservare l'erezione peniera e contenere al massimo la continenza urinaria.
A margine, la invitiamo a non cercare affannosamente in rete informazioni e notizie di cui non può comprendere il significato ed il valore. Lasci la medicina ai suoi professionisti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
parliamo di un paziente di anni 50 che esegue regolari controlli urologi prostatici ed ha una storia di infezioni ricorrenti a livello prostatico.
L'aumento del PSA totale progressivo e' sempre un elemento di sospetto per neoplasia della prostata, ma in presenza di infezioni ricorrenti sicuramente puo' perdere di valore. La determinazione del PSA libero o del rapporto PSA libero/totale ha perso valore e generalemente non viene piu' valutata. Non aiuta in maniera significativa a capire se l'aumento del PSA e' legato a neoplasia o ad infiammazione e patologia benigna.
Quindi, avendo un imaging valido quale la RM multiparametrica della prostata, in caso di aumento progressivo del PSA totale , si deve eseguire una rm multiparametrica in uncentro ad elevata esperienza, poiche' l'esame e' molto operatore dipendente.
Il riscontro alla RM multiparametrica di un area PIRADS 4 di 10 mm, e' fortemente sospetto per neoplasia della prostata. Anche in questo caso, bisogna specificare che la storia di infezioni ricorrenti puo' aumentare la percentuale di falsi psitiv, cioe' di aree contrassegnate come sospette alla RM che poi alla biopsia risultano non neoplastiche.
Comunque, bisogna procedere a caratterizzazione bioptica con una biopsia bene eseguita in un centro ad alta esperienza, mirata sul target e peritarget con tecnica di fusione d'immagine.
Nel caso specifico esiste una buona probabilita' che la biopsia non rilevera' una neoplasia.
Nel caso di una neoplasia, dai valori del PSA e dalla descrizione della rm, sembrerebbe comunque una diagnosi precoce, con tumore localizzato in sede prostatica. Bisognera' valutare il grado di aggressivita' del tumore all'esame istologico ( Gleason score) per decidere l'indicazione terapeutica.
tuttavia, considerando l'eta', le due alternative da considerare varieranno fra sorveglianza attiva e chirurgia robotica. La radioterapia esterna e' un ottimo trattamento con gli avanzamenti tecnologici ottenuti, ma generalmente viene offerto come prima scelta ad eta' piu' avanzate ed aspettative di vita minori, rispetto ad una persona di 50 anni. Bisogna considerare che, eseguita una radioterapia, in caso di persistenza di malattia, un re-trattamento radioterapico molto spesso non e' possibile ed un intervento chirurgico viene raramente indicato considerando l'aumento degli effetti collaterali dopo radioterapia.
Trattamenti focali al momento non hanno dimostrato la stessa capacita' di cura o controllo della malattia rispetto a interventi radicali o radioterapie estese a tutta la prostata.
Logicamente un paziente di 50 anni con diagnosi di neoplasia prostatica localizzata, pone grande peso ai possibili effetti collaterali delle terapie sulla funzione sessuale e continenza. Bisogna pero' ricordare che il fine principale deve essere quello di curare definitivamente la neoplasia e non incorrere in recidive o progressione che porterebbero il paziente ha una lunga storia di terapie e procedure con impatto maggiore sulla funzione sessuale.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it/
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
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