Referto risonanza multiparametrica
Buongiorno
A seguito di rm bacino per indagare manifestazioni extra intestinali malattia di crohn, il referto evidenzia areole ipointense la maggiore di 14 mm in porzione periferica sinistra.
Visita urologica con evidenzia di ghiandola ingrossata con porzione craniale irregolare verso destra.
Successiva rm multiparametrica:
Prostata volume 48 cc
Parenchima transizionale adenomatoso diffusamente disomogeneo con plurime nodularità con caratteristiche di segnale e vascolari intermedie PI Rads 3.
Parenchima periferico disomogeneo caratterizzato da varie immagini nodulari anche queste con caratteristiche di segnale e dinamiche intermedie PI Rads 3.
La complessità del quadro consiglia sorveglianza attiva, salvo diversa indicazione clinica.
Normale segnale ipointenso capsula che appare continua.
Normali le vescichette seminali.
Vescica a pareti ispessite ed irregolari senza difetti di riempimento o masse aggettanti nel lume.
Non masse pelviche non linfoadenopatia intra o retroperitoneali.
no versamento fluido nel peritoneo.
In attesa di vedere l'urologo ho fatto un passaggio con il mio medico.
Lui consiglierebbe una biopsia fusion.
Psa 0, 42.
58 anni.
Paziente con malattia di crohn attiva, in fase di definizione malattia reumatica correlata a IBD.
Cardiopatia ischemica 2 stent in compenso.
Cosa ne pensate?
Grazie mille.
A seguito di rm bacino per indagare manifestazioni extra intestinali malattia di crohn, il referto evidenzia areole ipointense la maggiore di 14 mm in porzione periferica sinistra.
Visita urologica con evidenzia di ghiandola ingrossata con porzione craniale irregolare verso destra.
Successiva rm multiparametrica:
Prostata volume 48 cc
Parenchima transizionale adenomatoso diffusamente disomogeneo con plurime nodularità con caratteristiche di segnale e vascolari intermedie PI Rads 3.
Parenchima periferico disomogeneo caratterizzato da varie immagini nodulari anche queste con caratteristiche di segnale e dinamiche intermedie PI Rads 3.
La complessità del quadro consiglia sorveglianza attiva, salvo diversa indicazione clinica.
Normale segnale ipointenso capsula che appare continua.
Normali le vescichette seminali.
Vescica a pareti ispessite ed irregolari senza difetti di riempimento o masse aggettanti nel lume.
Non masse pelviche non linfoadenopatia intra o retroperitoneali.
no versamento fluido nel peritoneo.
In attesa di vedere l'urologo ho fatto un passaggio con il mio medico.
Lui consiglierebbe una biopsia fusion.
Psa 0, 42.
58 anni.
Paziente con malattia di crohn attiva, in fase di definizione malattia reumatica correlata a IBD.
Cardiopatia ischemica 2 stent in compenso.
Cosa ne pensate?
Grazie mille.
In effetti il PSA molto basso (0,42 ng/ml) non è coerente con l'incertezza segnalata alla risonanza magnetica multiparametrica. E' molto difficile che si tratti di una situazione evolutiva, ma purtroppo quando si inizia a coltivare qualche dubbio, è meglio venirne fuori. Concordiamo pertanto con le indicazioni ad eseguire le biopsie - di fusione -.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie mille per la risposta tempestiva.
L'urologo mi aveva anticipato che in rari casi anche in presenza di tumore il psa può risultare basso e il paziente asintomatico.
L'urologo mi aveva anticipato che in rari casi anche in presenza di tumore il psa può risultare basso e il paziente asintomatico.
Diciamo in casi tanto rari da rasentare l'inverosimile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Buongiorno,
parliamo di un paziente di eta' 59 anni con alcune aree di alterazione osso bacino alla rm, un PSA molto basso inferiore a 1.0 ng/ml ed una RM multiparametrica con aree PIRADS 3.
E' una situazione in cui le procedure diagnostiche sono invertite come direzione, ma che non infrequentemente si presenta nella pratica clinica.
In altre parole, normalmente dopo i 50 anni si parte dal PSA totale e dalla visita urologica. Se la visita e' normale non sospetta alla esplorazione rettale ed il PSA non raggiunge 2.5 ng/ml, non si eseguono altri accertamenti di secondo livello come la RM multiparametrica della prostata.
In questo caso invece si e' partito da un sospetto osseo, considerando che le ripetizioni ossee sono la sede piu' frequente di un tumore in fase avanzata. Tuttavia, quando il tumore della prostata e' gia' in fase metastatica, il PSA totale e' molto elevato, generalmente superiore a 10 ng/ml e la RM multiparametrica dovrebbe vedere un area estesa sospetta per neoplasia PIRADS 4. Quindi trovo improbabile che l'area ossea descritta alla RM sia legata alla patologia prostatica.
La descrizione di un area PIRADS 3 alla RM multiparametrica indica una zona non meglio definita fra infiammatoria e tumorale a bassa aggressivita'. In questi casi e' importante:
- fare rivalutare le imamgini della RM in un centro ad alto volume ed alta esperienza. Centri a minore esperienza utilizzano molto il riscontro del PIRADS 3 come zona non definita. Un centro ad alta esperienza potrebbe trasformare quella zona PIRADS 3 in PIRADS 2 da non sottoporre a biopsia o PIRADS 4 da sottoporre a biopsia. inoltre, nel caso si decidesse di procedere con biopsia, aiuterebbero ad eseguire una biopsia mirata nell area target con maggiore precisione
- in caso venisse confermata un area PIRADS 3, generalmente si monitorizza nel tempo con una nuova RM a 4 mesi dalla precedente. Si puo' procedere comunque a biopsia prevalentemente se l'area a diametro maggiore di 10 mm e pericapsulare, o il PSA totale aumenta progressivamente.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia robotica
Coordinatore gruppo Multidisciplinare tumore prostata
Universita' Sapienzahttps://alessandrosciarra.it/
parliamo di un paziente di eta' 59 anni con alcune aree di alterazione osso bacino alla rm, un PSA molto basso inferiore a 1.0 ng/ml ed una RM multiparametrica con aree PIRADS 3.
E' una situazione in cui le procedure diagnostiche sono invertite come direzione, ma che non infrequentemente si presenta nella pratica clinica.
In altre parole, normalmente dopo i 50 anni si parte dal PSA totale e dalla visita urologica. Se la visita e' normale non sospetta alla esplorazione rettale ed il PSA non raggiunge 2.5 ng/ml, non si eseguono altri accertamenti di secondo livello come la RM multiparametrica della prostata.
In questo caso invece si e' partito da un sospetto osseo, considerando che le ripetizioni ossee sono la sede piu' frequente di un tumore in fase avanzata. Tuttavia, quando il tumore della prostata e' gia' in fase metastatica, il PSA totale e' molto elevato, generalmente superiore a 10 ng/ml e la RM multiparametrica dovrebbe vedere un area estesa sospetta per neoplasia PIRADS 4. Quindi trovo improbabile che l'area ossea descritta alla RM sia legata alla patologia prostatica.
La descrizione di un area PIRADS 3 alla RM multiparametrica indica una zona non meglio definita fra infiammatoria e tumorale a bassa aggressivita'. In questi casi e' importante:
- fare rivalutare le imamgini della RM in un centro ad alto volume ed alta esperienza. Centri a minore esperienza utilizzano molto il riscontro del PIRADS 3 come zona non definita. Un centro ad alta esperienza potrebbe trasformare quella zona PIRADS 3 in PIRADS 2 da non sottoporre a biopsia o PIRADS 4 da sottoporre a biopsia. inoltre, nel caso si decidesse di procedere con biopsia, aiuterebbero ad eseguire una biopsia mirata nell area target con maggiore precisione
- in caso venisse confermata un area PIRADS 3, generalmente si monitorizza nel tempo con una nuova RM a 4 mesi dalla precedente. Si puo' procedere comunque a biopsia prevalentemente se l'area a diametro maggiore di 10 mm e pericapsulare, o il PSA totale aumenta progressivamente.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia robotica
Coordinatore gruppo Multidisciplinare tumore prostata
Universita' Sapienzahttps://alessandrosciarra.it/
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 412 visite dal 29/08/2025.
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