RVU di II Grado con displasia renale dx. Dolore intenso colico lombare destro e difficoltà a urinare
Sono un ragazzo di 21 anni, seguito per RVU dx con displasia renale; segnalata da un episodio di pielonefrite a 3 mesi di vita, con successiva profilassi antibiotica, sospesa a 3 anni di vita circa.
Negli anni di controllo e di benessere fino a qualche anno fa, la mia diagnosi è reflusso vescico-ureterale (RVU) di II grado a destra con displasia renale destra.
Nel tempo ho effettuato diversi accertamenti (ecografie, cistografie, visite specialistiche) e ho seguito con costanza una terapia comportamentale basata su minzioni ogni 2 ore anche senza stimolo e gestione dell’idratazione.
Nonostante ciò, i sintomi persistono e peggiorano la mia qualità di vita.
Il problema principale è questo: anche molto prima delle due ore previste dalla terapia comportamentale e senza alcun avviso precedente, avverto improvvisamente un bisogno urgente di urinare.
Quando provo, compare un forte dolore colico al fianco destro (sede della displasia e del RVU), che si accentua durante lo sforzo minzionale.
A causa del dolore riesco a urinare solo piccolissime quantità; il completo svuotamento avviene a più riprese, in un arco di 1-2 ore in cui il dolore va via e si attenua solo dopo un parziale svuotamento.
Se ritardo ad urinare, il dolore aumenta fino a costringermi a piegarmi su un fianco per trovare sollievo.
Questo disturbo è più frequente quando sono fuori casa e limita fortemente la mia vita sociale e lavorativa.
Ho sempre rispettato le indicazioni terapeutiche ricevute, ma senza miglioramenti concreti.
Vorrei quindi capire se la persistenza di questi sintomi, in presenza di RVU di II grado e displasia renale, possa indicare complicanze o la necessità di ulteriori accertamenti diagnostici e soprattutto se esistano nuove opzioni terapeutiche o strategie di gestione più efficaci rispetto alla terapia comportamentale che seguo da anni.
Negli anni di controllo e di benessere fino a qualche anno fa, la mia diagnosi è reflusso vescico-ureterale (RVU) di II grado a destra con displasia renale destra.
Nel tempo ho effettuato diversi accertamenti (ecografie, cistografie, visite specialistiche) e ho seguito con costanza una terapia comportamentale basata su minzioni ogni 2 ore anche senza stimolo e gestione dell’idratazione.
Nonostante ciò, i sintomi persistono e peggiorano la mia qualità di vita.
Il problema principale è questo: anche molto prima delle due ore previste dalla terapia comportamentale e senza alcun avviso precedente, avverto improvvisamente un bisogno urgente di urinare.
Quando provo, compare un forte dolore colico al fianco destro (sede della displasia e del RVU), che si accentua durante lo sforzo minzionale.
A causa del dolore riesco a urinare solo piccolissime quantità; il completo svuotamento avviene a più riprese, in un arco di 1-2 ore in cui il dolore va via e si attenua solo dopo un parziale svuotamento.
Se ritardo ad urinare, il dolore aumenta fino a costringermi a piegarmi su un fianco per trovare sollievo.
Questo disturbo è più frequente quando sono fuori casa e limita fortemente la mia vita sociale e lavorativa.
Ho sempre rispettato le indicazioni terapeutiche ricevute, ma senza miglioramenti concreti.
Vorrei quindi capire se la persistenza di questi sintomi, in presenza di RVU di II grado e displasia renale, possa indicare complicanze o la necessità di ulteriori accertamenti diagnostici e soprattutto se esistano nuove opzioni terapeutiche o strategie di gestione più efficaci rispetto alla terapia comportamentale che seguo da anni.
Ci sfugge il motivo per il quale non siano mai state date indicazione alla correzione operativa del reflusso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Carissimo dottore, la risposta per la correzione del reflusso è sempre stata che essendo di 2 Grado non è consigliata l'operazione.
Se il reflusso le porta disturbi, forse le indicazioni sarebbero da ridiscutere. Ovviamente a distanza non possiamo esprimere un giudizio preciso, è indispensabile la valutazione diretta delle indagini più recente (es. cistografia minzionale, eccetera).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 208 visite dal 31/08/2025.
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