Ho subito un intervento di prostatectomia radicale robotica a luglio 2025
Il referto rilasciato dall' ospedale dice:
Intervento di prostatectomia radicale extrafasciale dx e intrafasciale sx robotica con lad otturatoria bilaterale.
K prostatico Adenocarcinoma.
Gleason 4+3 e 4+4
Desideravo sapere se i nervi per l'erezione sono stati preservati oppure no.
Intervento di prostatectomia radicale extrafasciale dx e intrafasciale sx robotica con lad otturatoria bilaterale.
K prostatico Adenocarcinoma.
Gleason 4+3 e 4+4
Desideravo sapere se i nervi per l'erezione sono stati preservati oppure no.
Dalla descrizione, parrebbe che sia stata risparmiata l'innervazione pelvica a sinistra.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Quindi mi sembra di capire che nel tempo e con la terapia adeguata, caverject e Cialis, dovrei riuscire ad avere una erezione?
Questa è la buona intenzione per la qualche si salvaguardia l'innervazione. I risultati sono però molto variabili.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Buongiorno,
il referto riportato parla di un paziente sottoposto a prostatectomia radicale robotica. Viene indicato che oltre alla rimozione della prostata sono stati asportati i linfonodi otturatori. Penso sia un errore o incompletezza perche' se si fa una linfadenectomia bisogna asportare sia i linfonodi otturatori che iliaci esterni ed interni. non e' riportato lo stadio, cioe' l'estensione della neoplasia trovata all'esame istologico dopo chirurgia.
Se e' stata eseguita una linfadenectomia, vuol dire che il tumore era ad alto rischio e quindi sara' importante valutare il PSA totale regolarmente dopo intervento, che mantenga sempre valori inferiori a 0.2 ng/ml.
Generalmente nei tumori ad alto rischio i nervi erigendi o non vengono conservati o vengono conservati solo dal lato opposto alla localizzazione del tumore.
Questo perche' per mantenere i nervi dell'erezione , bisogna eseguire una asportazione della prostata intrafasciale, cioe' strettamente adesa alla capsula prostatica. Questo puo' aumentare il rischio di lasciare in sede una parte del tumore rispetto ad una dissezione della prostata piu' ampia, piu' lontana dalla capsula, extrafasciale.
Quindi, se ho un tumore ad alto rischio, che vuol dire ad alto rischio di estensione extracapsulare o di ripresa di malattia, piu' esternamente e lontano dai limiti della prostata agisco e meno rischio di avere dei margini di dissezione positivi per residuo tumorale avro'.
In questo caso probabilmente dal lato dove la risonanza mostrava la sede del tumore, la dissezione e' stata extrafasciale che vuol di lontano dalla prostata, portando via anche i nervi. Dall'altra parte invece la dissezione e' stata vicino alla prostata, intrafasciale, lasciando il nervi di quel lato.
La ripresa di una normale e valida erezione non e' mai sicura, anche lasciando intatti entrambi i fasci nervosi bilateralmente. Dipende da molti fattori non solo legati all'intervento, ma da eta' del paziente, comorbidita', capacita' di reazione alla nuova anatomia.
Viene consigliata una terapia riabilitativa che si basa principalmente ma non solo su farmaci come tadalafil e prostaglandine, da iniziare precocemente dopo circa 30 giorni dall'intervento.
Generalmente se dopo 12 mesi dopo intervento non si ha ripresa dell'erezione, difficilmente questa verra' ripresa ad intervalli maggiori .
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore della Prostata
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
il referto riportato parla di un paziente sottoposto a prostatectomia radicale robotica. Viene indicato che oltre alla rimozione della prostata sono stati asportati i linfonodi otturatori. Penso sia un errore o incompletezza perche' se si fa una linfadenectomia bisogna asportare sia i linfonodi otturatori che iliaci esterni ed interni. non e' riportato lo stadio, cioe' l'estensione della neoplasia trovata all'esame istologico dopo chirurgia.
Se e' stata eseguita una linfadenectomia, vuol dire che il tumore era ad alto rischio e quindi sara' importante valutare il PSA totale regolarmente dopo intervento, che mantenga sempre valori inferiori a 0.2 ng/ml.
Generalmente nei tumori ad alto rischio i nervi erigendi o non vengono conservati o vengono conservati solo dal lato opposto alla localizzazione del tumore.
Questo perche' per mantenere i nervi dell'erezione , bisogna eseguire una asportazione della prostata intrafasciale, cioe' strettamente adesa alla capsula prostatica. Questo puo' aumentare il rischio di lasciare in sede una parte del tumore rispetto ad una dissezione della prostata piu' ampia, piu' lontana dalla capsula, extrafasciale.
Quindi, se ho un tumore ad alto rischio, che vuol dire ad alto rischio di estensione extracapsulare o di ripresa di malattia, piu' esternamente e lontano dai limiti della prostata agisco e meno rischio di avere dei margini di dissezione positivi per residuo tumorale avro'.
In questo caso probabilmente dal lato dove la risonanza mostrava la sede del tumore, la dissezione e' stata extrafasciale che vuol di lontano dalla prostata, portando via anche i nervi. Dall'altra parte invece la dissezione e' stata vicino alla prostata, intrafasciale, lasciando il nervi di quel lato.
La ripresa di una normale e valida erezione non e' mai sicura, anche lasciando intatti entrambi i fasci nervosi bilateralmente. Dipende da molti fattori non solo legati all'intervento, ma da eta' del paziente, comorbidita', capacita' di reazione alla nuova anatomia.
Viene consigliata una terapia riabilitativa che si basa principalmente ma non solo su farmaci come tadalafil e prostaglandine, da iniziare precocemente dopo circa 30 giorni dall'intervento.
Generalmente se dopo 12 mesi dopo intervento non si ha ripresa dell'erezione, difficilmente questa verra' ripresa ad intervalli maggiori .
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore della Prostata
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 329 visite dal 22/10/2025.
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Approfondimento su Tumore alla prostata
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