Uretrite persistente: indagini, terapia e dubbi post-trattamento
Buongiorno e grazie per l'assistenza,
Circa quattro mesi fa ho avuto un rapporto vaginale e orale non protetto con una donna a rischio e dal giorno dopo ho sviluppato una forte uretrite e rossore (senza perdite) e una sensazione di urgenza prima della minzione.
Come da indicazioni dell'urologo ho effettuato dopo 7 giorni spermiocoltura con ricerca di gonorrea, clamidia, mycoplasma, ureaplasma, germi comuni e degli esami completi presso lo Spallanzani di Roma che, oltre a quanto indicato sopra, ricercercavano anche HIV, trichomonas, epatiti e sifilide.
Sono risultato sempre negativo ed ho ripetuto dopo una settimana la spermiocoltura completa ed un test igg igm per herpes simplex e un tampone per hepes e papilloma virus con medesimo risultato negativo.
Dopo essermi idratato per bene i sintomi sono decisamente migliorati ma ho continuato ad avere fastidi e bruciori più lievi ed ho sviluppato anche una sensazione di pesantezza e dolore ai testicoli e successivamente una balanopostite che il mio urologo ha curato con delle creme senza mai ipotizzare cause infettive.
Persistendo i sintomi, ho consultato un altro urologo ed un infettivologo che dopo la visita hanno ipotizzato una infiammazione ma non vedevano segni di infezioni.
Il quarto urologo consultato ha individuato una prostatite ma anche lui a vista non vedeva segni di infezione e per la mia uretrite ha ipotizzato una forma psicosomatica.
Fortunatamente sono riuscito a convincerlo ad approfondire e mi ha prescritto tamponi uretrali per clamidia, mycoplasma, ureaplasma, miceti, germi comuni, gardnerella.
Sono risultato positivo a mycoplasma homimis ed enterococcus faecalis ed in base all'antibiogramma l'urologo ha prescritto minocin 100 per 7 giorni una volta al giorno (per mycoplasma hominis) e ciproxin per 12 giorni due volte al giorno per (per e. Faecalis).
Ho seguito la terapia con precisione ma a due settimane dalla fine ho i medesimi sintomi a livello uretrale
che diventano forti a seguito di masturbazione. Rimane anche l'urgenza prima della minzione mentre i sintomi di pesantezza e dolore ai testicoli sono passati.
Vorrei fare qualche domanda in merito alla mia situazione:
1) Come è possibile che sia gli esami dello Spallanzani sulle urine che le spermiocolture non abbiano individuato mycoplasma homimis?
Che significato possiamo dare all'individuazione solo con tampone uretrale?
2) La terapia antibiotica è corretta?
Non è troppo leggero il trattamento per mycoplasma homimis in presenza di prostatite?
3) I sintomi che ho attualmente sono per una infiammazione post infettiva?
O potrebbero esserci altre co-infezioni oltre a quelle trovate?
Trovo resistenza a farmi prescrivere nuovi esami dall'urologo che spinge per la tesi dell'infiammaziome post infettiva ma per come sono andate le cose sono abbastanza sfiduciato e ho paura che si semplifichi nuovamente.
Potreste indicarmi altri test da effettuare/ripetere per avere una copertura il più completa possibile?
Circa quattro mesi fa ho avuto un rapporto vaginale e orale non protetto con una donna a rischio e dal giorno dopo ho sviluppato una forte uretrite e rossore (senza perdite) e una sensazione di urgenza prima della minzione.
Come da indicazioni dell'urologo ho effettuato dopo 7 giorni spermiocoltura con ricerca di gonorrea, clamidia, mycoplasma, ureaplasma, germi comuni e degli esami completi presso lo Spallanzani di Roma che, oltre a quanto indicato sopra, ricercercavano anche HIV, trichomonas, epatiti e sifilide.
Sono risultato sempre negativo ed ho ripetuto dopo una settimana la spermiocoltura completa ed un test igg igm per herpes simplex e un tampone per hepes e papilloma virus con medesimo risultato negativo.
Dopo essermi idratato per bene i sintomi sono decisamente migliorati ma ho continuato ad avere fastidi e bruciori più lievi ed ho sviluppato anche una sensazione di pesantezza e dolore ai testicoli e successivamente una balanopostite che il mio urologo ha curato con delle creme senza mai ipotizzare cause infettive.
Persistendo i sintomi, ho consultato un altro urologo ed un infettivologo che dopo la visita hanno ipotizzato una infiammazione ma non vedevano segni di infezioni.
Il quarto urologo consultato ha individuato una prostatite ma anche lui a vista non vedeva segni di infezione e per la mia uretrite ha ipotizzato una forma psicosomatica.
Fortunatamente sono riuscito a convincerlo ad approfondire e mi ha prescritto tamponi uretrali per clamidia, mycoplasma, ureaplasma, miceti, germi comuni, gardnerella.
Sono risultato positivo a mycoplasma homimis ed enterococcus faecalis ed in base all'antibiogramma l'urologo ha prescritto minocin 100 per 7 giorni una volta al giorno (per mycoplasma hominis) e ciproxin per 12 giorni due volte al giorno per (per e. Faecalis).
Ho seguito la terapia con precisione ma a due settimane dalla fine ho i medesimi sintomi a livello uretrale
che diventano forti a seguito di masturbazione. Rimane anche l'urgenza prima della minzione mentre i sintomi di pesantezza e dolore ai testicoli sono passati.
Vorrei fare qualche domanda in merito alla mia situazione:
1) Come è possibile che sia gli esami dello Spallanzani sulle urine che le spermiocolture non abbiano individuato mycoplasma homimis?
Che significato possiamo dare all'individuazione solo con tampone uretrale?
2) La terapia antibiotica è corretta?
Non è troppo leggero il trattamento per mycoplasma homimis in presenza di prostatite?
3) I sintomi che ho attualmente sono per una infiammazione post infettiva?
O potrebbero esserci altre co-infezioni oltre a quelle trovate?
Trovo resistenza a farmi prescrivere nuovi esami dall'urologo che spinge per la tesi dell'infiammaziome post infettiva ma per come sono andate le cose sono abbastanza sfiduciato e ho paura che si semplifichi nuovamente.
Potreste indicarmi altri test da effettuare/ripetere per avere una copertura il più completa possibile?
I risultati del tampone uretrale sono sempre da considerare con molto buon senso, poiché è molto comune ottenere delle false positività per contaminazione da parte di batteri peropiù di orifine intestinale, che colonizzano superficialmente pelle e mucose dell'area genitale, compreso l'ultimo tratto dell'uretra. Per questo motivo, noi consigliamo il tampone solo quando vi è una abbondante secrezione uretrale attiva, tale da poter essere raccolta. Invece del tampone effettuato - a secco - in caso di franco sospetto noi consigliamo la più precisa ricerca batteriologica con metodica PCR sulle urine del primo getto. Nel suo caso, certamente deve essere considerato un falso positivo la positività per Enterococco, certamente non da trattare con antibiotico. In assenza di secrezione, anche la positività per micoplasma non merita ceerto una terapia troppo aggressiva e tantomeno ripetuta. I suoi sintomi sono quasi sicuramente legati alla persistenza di una condizione infiammatoria, nel quadro di una comunissima prostatite non batterica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie Dottore,
Mi è tutto chiaro per quanto riguarda E. Faecalis e mi torna anche con il risultato dell'antibiogramma che lo individuata in quantità moderata.
Per quanto riguarda Mycoplasma Hominis, è possibile che abbia colonizzato solo l'uretra e per questo non sia stato rilevato nella spermiocoltura?
Se non ho capito male, la causa di tutti i miei sintomi è mycoplasma hominis ed ora, a seguito di cura antibiotica, si tratta di prostatite non batterica per infiammazione?
Grazie.
Mi è tutto chiaro per quanto riguarda E. Faecalis e mi torna anche con il risultato dell'antibiogramma che lo individuata in quantità moderata.
Per quanto riguarda Mycoplasma Hominis, è possibile che abbia colonizzato solo l'uretra e per questo non sia stato rilevato nella spermiocoltura?
Se non ho capito male, la causa di tutti i miei sintomi è mycoplasma hominis ed ora, a seguito di cura antibiotica, si tratta di prostatite non batterica per infiammazione?
Grazie.
Una uretrite conclamata da Micoplasma si manifesta in modo inequivocabile, con la tipica abbondate secrezione attiva bianco-trasparente e filante. Quando questo non accade, anche se il batterio viene rilevato alla coltura (veroismilmente in carica molto bassa) molto probabilmente non è la causa, o almeno non la principale, dei suoi disturbi
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Buongiorno Dottore,
Da 24 ore sono tornati i sintomi di pesantezza e dolore ai testicoli ed è aumentata l'urgenza di urinare.
Possibile che io non sia guarito da e. Faecalis e che si tratti di una prostatite batterica cronica?
In base al mio racconto, lei perché parla di falso positivo per e. Faecalis?
Il ritorno di questi sintomi, a due settimane dalla fine della terapia con ciproxin, a quali cause la fanno pensare?
Da 24 ore sono tornati i sintomi di pesantezza e dolore ai testicoli ed è aumentata l'urgenza di urinare.
Possibile che io non sia guarito da e. Faecalis e che si tratti di una prostatite batterica cronica?
In base al mio racconto, lei perché parla di falso positivo per e. Faecalis?
Il ritorno di questi sintomi, a due settimane dalla fine della terapia con ciproxin, a quali cause la fanno pensare?
Riguardo l'Enteropbacter forse non ha letto bene la nostra proma risposta. Il quadro è quello tipico di una congestione/infiammazione della prostata, difficilmente di origine infettiva.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 247 visite dal 01/11/2025.
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