Nicturia
Buongiorno, ho 50 anni e ho un problema di nicturia; mi sveglio almeno due volte (ma anche tre o quattro) con l'urgenza di urinare con conseguenze significative sulla qualità del sonno e della vita.
Prostata 40 ML, PSA normale, ho fatto varie visite e cistoscopie con pareri discordanti.
Un urologo ha diagnosticato la stenosi del collo vescicale, un altro collo deformato per lobi procidenti della prostata.
Ho anche fatto un intervento di incisione sul collo vescicale, molto minimale (ho conservato l'eiaculazione).
Dopo l'intervento ho un QMAX di 23 e un residuo di 60 ml, pare dovuto al fatto che avevo bevuto troppo.
Possibile che non si riesca ad avere una diagnosi del mio problema?
Sto valutando di fare un ulteriore intervento di riduzione della prostata, però vorrei avere un vostro parere per indirizzare la diagnosi del mio problema.
Prostata 40 ML, PSA normale, ho fatto varie visite e cistoscopie con pareri discordanti.
Un urologo ha diagnosticato la stenosi del collo vescicale, un altro collo deformato per lobi procidenti della prostata.
Ho anche fatto un intervento di incisione sul collo vescicale, molto minimale (ho conservato l'eiaculazione).
Dopo l'intervento ho un QMAX di 23 e un residuo di 60 ml, pare dovuto al fatto che avevo bevuto troppo.
Possibile che non si riesca ad avere una diagnosi del mio problema?
Sto valutando di fare un ulteriore intervento di riduzione della prostata, però vorrei avere un vostro parere per indirizzare la diagnosi del mio problema.
Con un flusso massimo di 23 ml/sec (ampiamente nei limiti della norma) è difficile pensare che, almeno oggi, i suoi sintomi siano causati da una ostruzione. Ovviamente è più facile pensare ad una instabilità vescicale, che può essere definita solo da un’indagine urodinamica, accertamento che lei non ci riferisce essere stato effettuato. Questo è comunque indispensabile prima di porre indicazioni ad un ulteriore intervento.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Questa è l'ultima flussimetria.
Flusso massimo 23.2
Flusso medio 12.2
volume svuotato 288 ML
residuo 60 ML
Cosa è una "indagine urodinamica"? E' prescrivibile con il SSN?
Flusso massimo 23.2
Flusso medio 12.2
volume svuotato 288 ML
residuo 60 ML
Cosa è una "indagine urodinamica"? E' prescrivibile con il SSN?
Buongiorno,
i sintomi di aumento della frequenza minzionale notturna ed urgenza minzionale sono tipici sintomi a partenza vescicale. La vescica diventa instabile nel suo lavoro e soprattutto in fase notturna dove cade l'attenzione per altre attivita', genera questi sintomi. La vescica e' un organo regolato dal sistema nervoso autonomo, non controllabile volontariamente da noi stessi.
Quindi la diagnosi e' fatta nel suo caso.
Perche' la vescica diventa instabile e crea questi sintomi ?
In assenza di patologie neurologiche o utilizzo di farmaci neurologici o pichiatrici che possono interferire, ad una eta' di 50 anni, la causa maggiore e' l'ipertrofia prostatica.
L'ingrandimento della prostata produce tre danni nei confronti della vescica:
- crea una ostruzione cronica allo svuotamento vescicale che fa lavorare ogni giorno la vescica sotto sforzo, danneggiando funzionalmente il muscolo vescicale dopo mesi ed anni
- aumentando di dimensione spinge sulla base vescicale creando uno stimolo maggiore
- favorisce processi infiammatori acuti e cronici che aumentano la sensibilita' della vescica
Quindi, molto spesso, risolvendo infiammazione, ostruzione ed aumento dimensionale della prostata, i sintomi migliorano.
Il sintomo che e' piu' difficile da migliorare e' proprio la frequenza notturna ed urgenza perche' viene "registrato" come una abitudine da parte della vescica e se cronicizzato e presente da molto tempo, anche dopo intervento alla prostata, rimane
L'intervento di riduzione della prostata per via endoscopica, classico TURP o laser ( e non sola incisione) ha una indicazione se e' presente una ostruzione documentata allo svuotamento vescicale.
E' necessario quindi eseguire non una semplice uroflussometria ma un esame urodinamico invasivo con cistomanometria. In questo modo puo' essere possibile sapere obiettivamente se e' presente una ostruzione e se la instabilita' vescicale e' secondaria all'ostruzione.
in questo caso esiste una indicazione ad un intervento TURP o laser di riduzione della prostata ( e non solo incisione) che potrebbe, eliminando l'ostruzione, migliorare la frequenza notturna od urgenza. Se pero' troppo cronicizzata, il sintomo potrebbe rimanere.
Se invece all'esame urodinamico non risulta un effetto ostruttivo da parte della prostata, l'intervento non produrra' alcun vantaggio e si potra' indicare una terapia medica sulla instabilita' vescicale con farmaci anticolinergici o altri per ridurre stimolo e frequenza.
Anche in questo caso, se l'abitudine da parte della vescica e' cronicizzata, non e' semplice ottenere risultati validi.
Prof Alessandro Sciarra
Professore di Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
i sintomi di aumento della frequenza minzionale notturna ed urgenza minzionale sono tipici sintomi a partenza vescicale. La vescica diventa instabile nel suo lavoro e soprattutto in fase notturna dove cade l'attenzione per altre attivita', genera questi sintomi. La vescica e' un organo regolato dal sistema nervoso autonomo, non controllabile volontariamente da noi stessi.
Quindi la diagnosi e' fatta nel suo caso.
Perche' la vescica diventa instabile e crea questi sintomi ?
In assenza di patologie neurologiche o utilizzo di farmaci neurologici o pichiatrici che possono interferire, ad una eta' di 50 anni, la causa maggiore e' l'ipertrofia prostatica.
L'ingrandimento della prostata produce tre danni nei confronti della vescica:
- crea una ostruzione cronica allo svuotamento vescicale che fa lavorare ogni giorno la vescica sotto sforzo, danneggiando funzionalmente il muscolo vescicale dopo mesi ed anni
- aumentando di dimensione spinge sulla base vescicale creando uno stimolo maggiore
- favorisce processi infiammatori acuti e cronici che aumentano la sensibilita' della vescica
Quindi, molto spesso, risolvendo infiammazione, ostruzione ed aumento dimensionale della prostata, i sintomi migliorano.
Il sintomo che e' piu' difficile da migliorare e' proprio la frequenza notturna ed urgenza perche' viene "registrato" come una abitudine da parte della vescica e se cronicizzato e presente da molto tempo, anche dopo intervento alla prostata, rimane
L'intervento di riduzione della prostata per via endoscopica, classico TURP o laser ( e non sola incisione) ha una indicazione se e' presente una ostruzione documentata allo svuotamento vescicale.
E' necessario quindi eseguire non una semplice uroflussometria ma un esame urodinamico invasivo con cistomanometria. In questo modo puo' essere possibile sapere obiettivamente se e' presente una ostruzione e se la instabilita' vescicale e' secondaria all'ostruzione.
in questo caso esiste una indicazione ad un intervento TURP o laser di riduzione della prostata ( e non solo incisione) che potrebbe, eliminando l'ostruzione, migliorare la frequenza notturna od urgenza. Se pero' troppo cronicizzata, il sintomo potrebbe rimanere.
Se invece all'esame urodinamico non risulta un effetto ostruttivo da parte della prostata, l'intervento non produrra' alcun vantaggio e si potra' indicare una terapia medica sulla instabilita' vescicale con farmaci anticolinergici o altri per ridurre stimolo e frequenza.
Anche in questo caso, se l'abitudine da parte della vescica e' cronicizzata, non e' semplice ottenere risultati validi.
Prof Alessandro Sciarra
Professore di Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 753 visite dal 13/11/2025.
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Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.
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