Uroflussometria grave: Turp necessaria o rischio eccessivo?

Egregi, scusate la domanda, ma da 3 anni lotto con UROFLUSSOMETRIA gravemente patologic e dopo avere fatto un sacco di esami estremamente costosi (in quanto li ho fatti con un primario) e poco piacevoli, ha detto il medico che ho una lieve IPB del terzo lobo, ma che non necessita intervento, ma che comunque non migliora con farmaco BENUR 4mg (che non capisco cosa lo prendo a fare?) , (gli altri non li voglio prendere per effetti della eiaculazione retrograda).
Ora su suggerimento di altre persone mi hanno detto di rivolgermi ad una primaria di un ospedale di altra sede, la quale, mi ha detto che il medico precedente mi ha solo fatto perdere tempo, e che con tale uriflussometria, serviva agire immediatamente con Turp perchè ho uretra deformata per lobipristatici ipertrofici e terzo lobo, nonostante la prostata sia di piccole dimensione, Ha detto che assolutamente è obbligatorio intervenire perchè rischio di danneggiare irrrvebrsabilmente la vescica e con peggiori conseguenze.
Mi ha quindi proposto TURP o TUIP dopo consulenza ematologica perchè ho problemi coagulativi (deficit fattore xi).

Ora leggendo ovunque, trove cose orribili e che mi fanno rabbrividire sugli esisti di questo intervento (mancanza di erezione, impotenza, mancanza di sperma, ma soprattutto rischi di emorragia e sanguinamenti a distanza anche di mesi, terribili bruciori, incontinenza, infezioni urinarie, e, spesso molti dicono che tornando indietro non lo rifarebbero e che questo intervento poco invasivo gli ha sconvolto la vita) ,.
Ho solo 47 anni, da sempre sfortunato in tutto nella salute come diabete e distrofia musculare, mi consigliate veramente di fare questo intervento, io abito da solo, i miei anziani e non di aiuto , ho letto che molti dopo mesi si hanno blocchi urinari che necessitano di correre all ospedale per catetterizzazioni, insomma non ho letto di nessuno che non abbia avuto alcun problema dopo questo intervento.
In base alla vostra esperienza ci sono casi dove tutto va bene?
e il flusso migliorerebbe con tale Turp?
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
bisogna stare attenti a non fare confusione e non leggere senza controllo notizie non verificate su internet.
Gli interventi disostruttivi sulla prostata, quindi senza rimozione della prostata in toto per neoplasia, ma solo con rimozione della parte ipertrofica della prostata che ostruisce lo svuotamento vescicale, non provocano alterazioni del meccanismo dell'erezione perche' sono interventi endoscopici, si sviluppano dall'interno dell'uretra, mentre i nervi e meccanismi che regolano l'erezione passano esternamente alla prostata ed uretra.
Questi interventi invece frequentemente portano alla perdita o significativa riduzione dell'eiaculazione, con problemi sulla fertilita'.
Esistono poi interventi ancora meno invasivi sempre per ridurre l'effetto ostruttivo della prostata sullo svuotamento vescicale, che non rimuovendo tessuto prostatico come da esempio il Rezum, che possono mantenere anche l'eiaculazione.
Generalmente tutti questi interventi sono miniinvasivi, con rapida degenza e rapido recupero.
Come sempre pero', prima di sottoporsi ad un intervento bisogna essere sicuri che l'indicazione sia corretta.
In questi casi dubbi e' sempre indicato approfondire con un altro esame chiamato esame urodinamico con cistomanometria, che forse ha gia' eseguito o che altrimenti sarebbe fortemente eseguisse.
L'esame urodinamico con cistomanometria, a differenza della semplice uroflussometria, permette di distinguere dei bassi indici uroflussometrici dovuti ad una ostruzione allo svuotametno vescicale da iperplasia prostatica da bassi indici secondari ad una scarsa capacita' di spinta da parte della parete vescicale.
In questo secondo caso, se l'esame urodinamico mettera' in luce una ipocontrattilita' del muscolo vescicale, l'intervento chirurgico sulla prostata potrebbe non essere indicato e non in grado di migliorare la situazione. Al contrario, se l'esame urodinamico confermera' l'ostruzione allo svuotamento vescicale, l'intervento chirrgico puo' essere confermato come utilita'.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia urologia
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
Questi interventi hanno indicazione quando, nonostante la terapia medica con alfalitici ( esempio il farmaco che sta' prendendo), persiste una ostruzione allo svuotamento vescicale che fa' lavorare sotto sforzo il muscolo vescicale portando ad un danno progressivo funzionale che in casi estremi puo' esitare anche alla necessita' di un catetere a permanenza.
Quindi, se dimostrata una ostruzione resistente alla terapia medica, prima di rifiutare un intervento disostruttivo per i possibili effetti collaterali ( perdita eiaculazione), bisogna ben ragionare sui rischi di non risolvere l'ostruzione ( danno vescicale e catetere vescicale).
La presenza di una ostruzione puo' essere sospettata da una uroflussometria con indici ridotti ed un residuo postminzionale importante ( superiore a 50 cc o anche superiore a 100 cc).
Esistono pero' anche delle patologie neurologiche sulla vescica che ugualmente possono produrre una riduzione degli indici uroflussometrici ed aumento del residuo postminzionale senza ostruzione.
La sua eta' generalmente non e' ancora associata a grandi aumenti ostruttivi della prostata e la sua sotria di distrofia muscolare puo' fare pensare ad un deficit muscolare anche vescicale causa dei bassi valori uroflussometrici.

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Gentissimo grazie, l'esame da lei consigliato URODINAMICO lo ho già fatto ( non so se con cistomanometria) con tale esito : uretra deformata per lobiprostatici ipertrofici e terzo lobo, uroflussometria patologia ( q max tra i 5 e 10 ml a sec).
Vescisa ipersensibile con antiicpazione tutti i punti di sensibilità. In fase di svuotamento persiste minimo ostacolo al deflusso che non necessita momentariamente trattamento distruttivo, con muscolo detrusore che esercita corretta spinte contrattile. Il residuo post minzionale è cmq 0
La dottoressa ha detto che invece tale flussometria obbliga un intervento, proprio forse x la giovane età.
Come mai due primari hanno così diverse opinioni?

Comunque il mio terrore è leggere le centinaia di consulti su questa pagina derivanti da tutti i problemi post Turp, ( infezioni, danni permanenti alla vescica e soprattutto emorragie anche a distanza di mesi, io sono spaventato avendo deficit coagulativo del fattore xi).
E possibile che questi interventi come suggeriti da lei come Rezum non vengono effettuati in ospedale?

Grazie Ancora
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