Aggravarsi prima di terapia prostata: è possibile?
Buongiorno, prendo farmaci per la prostata dal 2021, ultimo valore Psa 4, 45.
Dopo una RM mi è stata consigliata una agobiopsia fusion.
Questi i risultati:
Adenocarcinoma ancillare della prostata (A.
I).
A.
Apice sinistro: Infiltrati1/2 frammenti (10%), Gleason score 7 (3+4).
I.
Nodulo paramediano: Infiltrati 3/3 frammenti (20%, 80%, 10%), Gleason score 7 (4+3).
La neoplasia interessa 4 di 20 frammenti, massimo score 7 sec.
Gleason (Prognostic grade group 2 sec.
ISUP/WHO 2016).
Mi è stato chiesto di fare una PET/TC con PSMA, che mi hanno fissato tra circa 2 mesi e, solo dopo i risultati di questa, mi proporranno le terapie necessarie.
Vorrei sapere se la mia situazione nel frattempo potrebbe aggravarsi, considerando gli ulteriori tempi di attesa per una prostectomia e/o altre terapie.
Grazie
Dopo una RM mi è stata consigliata una agobiopsia fusion.
Questi i risultati:
Adenocarcinoma ancillare della prostata (A.
I).
A.
Apice sinistro: Infiltrati1/2 frammenti (10%), Gleason score 7 (3+4).
I.
Nodulo paramediano: Infiltrati 3/3 frammenti (20%, 80%, 10%), Gleason score 7 (4+3).
La neoplasia interessa 4 di 20 frammenti, massimo score 7 sec.
Gleason (Prognostic grade group 2 sec.
ISUP/WHO 2016).
Mi è stato chiesto di fare una PET/TC con PSMA, che mi hanno fissato tra circa 2 mesi e, solo dopo i risultati di questa, mi proporranno le terapie necessarie.
Vorrei sapere se la mia situazione nel frattempo potrebbe aggravarsi, considerando gli ulteriori tempi di attesa per una prostectomia e/o altre terapie.
Grazie
La sua situazione non è destinata a modificarsi in modo significativo nel corso di soli due mesi. L’esito della PET costituirà un ulteriore elemento di giudizio per esprimere delle indicazioni terapeutiche. Alla sua età in genere si propende per soluzioni non chirurgiche (es. radioterapia) considerando le condizioni generali, la presenza di altre patologie, eccetera.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Buongiorno,
parliamo di una diagnosi di adenocarcinoma prostatico potenzialmente in fase iniziale considerando il grado di aggressivita', valore del PSA totale inferiore a 10 ng/ml . La risonanza magnetica multiparametrica e' in grado di verificare con efficacia se il tumore e' radiologicamente intraprostatico e se le strutture circostanti , grasso periprostatico, vescicole seminali e linfonodi regionali sono indenni.
La PET TC con PSMA e' invece un esame di stadiazione sistemica, in altre parole non aggiunge nulla nella caratterizzazione del tumore nella prostata e dintorni, ma valuta se il tumore e' invece diffuso per via ematica o linfatica ad organi lontani, prevalentemente le ossa ed i linfonodi.
Una valutazione a distanza di solito e' richiesta per tumori a maggior rischio del presente, dove invece puo' essere sufficiente la valutazione gia' eseguita alla risonanza, perche' le probabilita' di trovare qualcosa a livello osseo o linfonodi extraregionali e' molto bassa.
Inoltre la PET TC con PSMA viene utilizzata piu' in altre situazioni, o in tumori ad alto rischio piu' aggressivi , o dopo terapia e non prima. Se comunque si vuole fare fare una valutazione sulla possibile diffusione ossea e a distanza prima della terapia, in un tumore a rischio intermedio come questo, si puo' ricorrere al vecchio imaging: scintigrafia ossea e TC total body.
Quindi , a mio parere, l'attesa prolungata per avere una PET ( attese lunghe proprio perche' ultimamente stanno aumentando le richieste anche in casi senza una vera indicazione) puo' essere risolta o procedendo direttametne alla terapia o sostituendo con scintigrafia ossea e TC total body molti piu' rapide come attesa.
L'indicazione terapeutica considerata l'eta' del paziente, sara' maggiormente una radioterapia esterna associata a 6 mesi di blocco androgenico da iniziare prima della radioterapia e proseguire durante e dopo, rispetto ad una possibile ma meno indicata prostatectomia radicale robotica.
Nei tumori a rischio significativo di progressione , ancora localizzati o comunque senza metastasi a distanza, le due indicazioni prostatectomia radicale e radioterapia si contendono sempre la scelta ed il parametro eta' e' un parametro importante per propendere piu' verso una o l'altra scelta.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
parliamo di una diagnosi di adenocarcinoma prostatico potenzialmente in fase iniziale considerando il grado di aggressivita', valore del PSA totale inferiore a 10 ng/ml . La risonanza magnetica multiparametrica e' in grado di verificare con efficacia se il tumore e' radiologicamente intraprostatico e se le strutture circostanti , grasso periprostatico, vescicole seminali e linfonodi regionali sono indenni.
La PET TC con PSMA e' invece un esame di stadiazione sistemica, in altre parole non aggiunge nulla nella caratterizzazione del tumore nella prostata e dintorni, ma valuta se il tumore e' invece diffuso per via ematica o linfatica ad organi lontani, prevalentemente le ossa ed i linfonodi.
Una valutazione a distanza di solito e' richiesta per tumori a maggior rischio del presente, dove invece puo' essere sufficiente la valutazione gia' eseguita alla risonanza, perche' le probabilita' di trovare qualcosa a livello osseo o linfonodi extraregionali e' molto bassa.
Inoltre la PET TC con PSMA viene utilizzata piu' in altre situazioni, o in tumori ad alto rischio piu' aggressivi , o dopo terapia e non prima. Se comunque si vuole fare fare una valutazione sulla possibile diffusione ossea e a distanza prima della terapia, in un tumore a rischio intermedio come questo, si puo' ricorrere al vecchio imaging: scintigrafia ossea e TC total body.
Quindi , a mio parere, l'attesa prolungata per avere una PET ( attese lunghe proprio perche' ultimamente stanno aumentando le richieste anche in casi senza una vera indicazione) puo' essere risolta o procedendo direttametne alla terapia o sostituendo con scintigrafia ossea e TC total body molti piu' rapide come attesa.
L'indicazione terapeutica considerata l'eta' del paziente, sara' maggiormente una radioterapia esterna associata a 6 mesi di blocco androgenico da iniziare prima della radioterapia e proseguire durante e dopo, rispetto ad una possibile ma meno indicata prostatectomia radicale robotica.
Nei tumori a rischio significativo di progressione , ancora localizzati o comunque senza metastasi a distanza, le due indicazioni prostatectomia radicale e radioterapia si contendono sempre la scelta ed il parametro eta' e' un parametro importante per propendere piu' verso una o l'altra scelta.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Utente
Ringrazio molto della pronta risposta. Nella fretta ho sbagliato l'anno in cui ho cominciato a prendere farmaci x la prostata:era il 2001.
Non ho grosse patologie(cefalea cronica, stitichezza con emorroidi ed emoglobina glicata al limite) Non potrei fare la prostatectomia radicale? (sempre se non ci sono metastasi)
Grazie
Non ho grosse patologie(cefalea cronica, stitichezza con emorroidi ed emoglobina glicata al limite) Non potrei fare la prostatectomia radicale? (sempre se non ci sono metastasi)
Grazie
Utente
Grazie della dettagliata risposta. Nella domanda ho indicato erroneamente l'anno di inizio farmaci : era il '93, dopo un intervento di emorroidectomia Da allora ho sempre avuto prostatiti curate con antibiotici e altri farmaci. Al di là dei miei problemi di stitichezza, stenosi anale, cefalea cronica e emoglobina glicata ai limiti, non ho altre patologie. Non potrei fare una prostatectomia radicale, se dalla PET non risultassero metastasi?
Grazie ancora del tempo che dedicate a noi pazienti
Grazie ancora del tempo che dedicate a noi pazienti
Le indicazioni terapeutiche devono essere decise dal Collega che la segue direttamente e che conosce la sua situazione in ogni dettaglio. Le nostre a distanza sono solo considerazioni di carattere generale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 311 visite dal 09/11/2025.
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Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.
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