Spermiocoltura negativa con sintomi persistenti: Mictalase influenza il risultato?

Gentili dottori, a fine settembre inizio ad avere bruciore e calore sulla punta, disuria, eseguo una spermiocoltura per poi risultare positivo ad E.
Coli, sulla base dello spermiogramma il medico mi consiglia 10 giorni dí Ciproxin 500 mg ogni 12 ore e Colipral compresse per l’equilibrio intestinale.

Successivamente eseguo l’esame colturale con esito positivo ad E.
Coli, l’urologo mi consiglia l’Agumentin antibiotico per 10 giorni ogni 12 ore e prostaflog compresse.
I sintomini non svaniscono ma sono attenuati, eseguo dopo 7 giorni dall’antibiotico spermiocoltura che risulta negativa, anche l’ecografia della prostata nella norma.

Un secondo Urologo dato i sintomi, bruciore e calore sulla punta difficoltà nel trattenere l’urina mi mette in dubbio la negatività del test colturale.
Allora mi prescrive Mictalase supposte per 30 giorni e Peaprostil Nex ogni 12 ore per un mese, poi da continuare una volta al giorno per 3 mesi.
Rimaniamo che ci aggiorniamo dopo 20 giorni per effettuare una nuova spermiocoltura sempre con antibiogramma in caso di positività.
Le supposte Mictalase possono influenzare la spermiocoltura?
Grazie per la vostra attenzione e risposta.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
I suoi disturbi attuali sono compatibili con una comune congestione/infiammazione della prostata, la componente infettiva non è indispensabile. La vera prostatite acuta batterica si manifesta praticamente con febbre elevata, non ci pare questo il suo caso. In effetti l'ultima terapia consigliata è genericamente indirizzata all'infiammazione, anche se purtroppo nella prostata tutti i farmaci entrano perlopiù poco e male. In ogni caso le supposte cortisoniche non influenzano in alcun modo la crescita batterica.
Come sempre ricordiamo in questa sede, nelle prostatiti sono indispensabili e di primaria importanza, più che farmaci ed integratori alimentari, le attenzioni dirette allo stile di vita. Gli elementi più significativi, come alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale devono essere indirizzati ad una ragionevole regolarità, In particolare, nel suo caso è da considerare la funzione intestinale, poiché una infezione uro-genitale da Coli non è cosa comune in un maschio di 41 anni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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