"Pallina" a livello pubico post prostatectomia radicale + linfoadenectomia
Buongiorno,
mio padre 65 anni (cardiopatico in terapia con Cotareg + Plavix) è stato operato di prostatectomia radicale + linfoadenectomia ad inizio luglio. Purtroppo, dopo poche ore dalla rimozione del catetere post chirurgia, ha avvertito degli spasmi addominali fortissimi che ci hanno costretti a recarci al PS dove gli hanno riposizionato un nuovo catetere.
La situazione è stata complicata perché si è verificata una forte sepsi che lo ha costretto ad un nuovo ricovero dove è stato sottoposto a terapia antibiotica maggiore per 7 giorni.
Il suddetto secondo catetere l'ha portato per oltre 40 giorni, per problemi di cicatrizzazione dell'anastomosi.
Superato questo periodo, ci è voluto un po' di tempo purché recuperasse le forze, ma tutto sommato ha ripreso una vita normale.
Gli unici sintomi mai scomparsi sono: dolore ai testicoli alla palpazione, gonfiore e tensione pubica, prevalentemente nella zona sinistra, ma anche a destra; occasionali dolori agli arti inferiori, più frequenti alla gamba sinistra.
Durante un controllo urologico effettuato ad ottobre, il medico ha riscontrato il gonfiore, ritenendolo compatibile con il normale decorso post-operatorio; l'ecografia addome completo eseguita qualche giorno prima non evidenziava alterazioni.
Ormai sono passati 5 mesi dall'operazione e negli ultimi giorni, lamentando più dolore in zona pubica, ci siamo accorti che alla palpazione, sul lato sinistro si percepisce una formazione dura, simile ad una "noce".
Nel frattempo abbiamo prenotato un'ecografia inguinale che svolgerà nei prossimi giorni, ma vorremmo chiedervi gentilmente un parere. Secondo voi di cosa potrebbe trattarsi?
Premetto che ad oggi il PSA è indosabile e la diagnosi è Gleason 4+3 margini chirurgici negativi.
Vi ringrazio, come al solito, della disponibilità
mio padre 65 anni (cardiopatico in terapia con Cotareg + Plavix) è stato operato di prostatectomia radicale + linfoadenectomia ad inizio luglio. Purtroppo, dopo poche ore dalla rimozione del catetere post chirurgia, ha avvertito degli spasmi addominali fortissimi che ci hanno costretti a recarci al PS dove gli hanno riposizionato un nuovo catetere.
La situazione è stata complicata perché si è verificata una forte sepsi che lo ha costretto ad un nuovo ricovero dove è stato sottoposto a terapia antibiotica maggiore per 7 giorni.
Il suddetto secondo catetere l'ha portato per oltre 40 giorni, per problemi di cicatrizzazione dell'anastomosi.
Superato questo periodo, ci è voluto un po' di tempo purché recuperasse le forze, ma tutto sommato ha ripreso una vita normale.
Gli unici sintomi mai scomparsi sono: dolore ai testicoli alla palpazione, gonfiore e tensione pubica, prevalentemente nella zona sinistra, ma anche a destra; occasionali dolori agli arti inferiori, più frequenti alla gamba sinistra.
Durante un controllo urologico effettuato ad ottobre, il medico ha riscontrato il gonfiore, ritenendolo compatibile con il normale decorso post-operatorio; l'ecografia addome completo eseguita qualche giorno prima non evidenziava alterazioni.
Ormai sono passati 5 mesi dall'operazione e negli ultimi giorni, lamentando più dolore in zona pubica, ci siamo accorti che alla palpazione, sul lato sinistro si percepisce una formazione dura, simile ad una "noce".
Nel frattempo abbiamo prenotato un'ecografia inguinale che svolgerà nei prossimi giorni, ma vorremmo chiedervi gentilmente un parere. Secondo voi di cosa potrebbe trattarsi?
Premetto che ad oggi il PSA è indosabile e la diagnosi è Gleason 4+3 margini chirurgici negativi.
Vi ringrazio, come al solito, della disponibilità
Inutile in questo momento limitarsi solo a delle ipotesi, attendiamo l'esito dell'ecografia, ma tutto sommato è difficile pensare che si tratti di qualcosa di preoccupante.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Buonasera Dottore,
la ringrazio per la celere risposta.
Ciò che ci dava preoccupazione è che in effetti questo rigonfiamento duro inizialmente non c'era, ma più il tempo passa più diventa fastidioso.
Leggevo di linfoceli che possono dare problemi al sistema circolatorio, ernie inguinali etc, quindi mi chiedevo quale fosse - data la sintomatologia - la situazione più probabile.
Attendiamo l'ecografia, provvederò a pubblicarne qui il referto appena lo riceverò. Grazie mille.
la ringrazio per la celere risposta.
Ciò che ci dava preoccupazione è che in effetti questo rigonfiamento duro inizialmente non c'era, ma più il tempo passa più diventa fastidioso.
Leggevo di linfoceli che possono dare problemi al sistema circolatorio, ernie inguinali etc, quindi mi chiedevo quale fosse - data la sintomatologia - la situazione più probabile.
Attendiamo l'ecografia, provvederò a pubblicarne qui il referto appena lo riceverò. Grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9 visite dal 16/12/2025.
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