Dolore pelvico/pubico cronico: cause e gestione
Buongiorno.
Sono un ragazzo di 33 anni, e da un paio di mesi ho iniziato ad avere bruciori, dolori e fastidi nella zona pubica e pelvica.
Tutto è iniziato un annetto fa, mi ricordo che ho cominciato a notare che andavo a fare pipì un po' troppo spesso, soprattutto in situazioni di stress (esempio ho paura di volare, in aeroporto andavo al bagno tantissime volte) ma Senza alcun tipo di dolore.
due mesi e mezzo fa dopo un febbre 38. 5, ho cominciato ad avvertire un forte bruciore zona vescica, come se dovessi fare urgentemente pipì, ma alla fine non facevo quasi nulla.
Ero arrivato al punto di minzionare poco quasi a gocce, e il bruciore non mi permetteva di riposare o di dormire.
Non ho mai avuto bruciore durante la minzione o l'eiaculazione, solo questo bruciore fisso zona pubica.
Ho effettuato tutte le visite possibili, tac addome, eco addome inferiore, urinocoltura, tampone uretrale, analisi del sangue con PSA e VES, colonscopia (secondo suggerimento di un urologo) cistoscopia che non ha evidenziato nulla di particolare, tranne una substenosi che non ha destato particolare preoccupazione agli urologi che mi hanno visitato, in quanto sul referto hanno scritto che il tubo non ha avuto difficoltà a passare.
Ho fatto 3 visite urologiche e tutti e 3 mi hanno rassicurato che tutti i valori erano nella norma, prostata compresa che era di dimensioni normali.
Ora Sto seguendo una terapia con cernilen flogo e omnic per 3 mesi.
Vi premetto che sono una persona molto ansiosa, sono sempre stato bene e non ho mai affrontato una cosa cosí lunga che da mesi mi sta dando molta preoccupazione e mi sta causando molta ansia.
ad oggi dopo due mesi i fastidi non sono più forti come le prime settimane, urino bene, tranne quando sono in forte ansia che ho difficoltà, ma è una cosa che ho sempre avuto, difatti a volte ho difficoltá ad urinare in bagni pubblici troppo affollati, al punto che mi blocco e cerco un altro bagno.
Comunque ora avverto il fastidio in modo altalenante, mi rendo conto che se ci penso troppo lo sento aumentare, se sono distratto quasi non me ne accorgo.
Sono stato in Egitto settimana scorsa, e ho fatto tour di 4/5 ore Senza aver bisogno di urinare.
Mentre se sono a casa o a lavoro sento più stimolo.
Il fastidio a giorni cambia, a volte lo avverto come un senso di pesantezza, altre volte come una sensibilità accentuata nella zona pubica che mi dà sensazione di dover urinare, altre volte come un dolore sordo di sottofondo molto debole, e quasi sempre lo avverto piu frequentemente sulla destra tra l'attaccatura del pene (pube) e coscia.
Alla fine di tutto 2 urologi mi hanno detto che potrebbe essere stata una leggera congestione prostatica, mentre un altro mi ha addirittura detto che non ho niente di particolare, ma solo molta ansia.
Sono un ragazzo di 33 anni, e da un paio di mesi ho iniziato ad avere bruciori, dolori e fastidi nella zona pubica e pelvica.
Tutto è iniziato un annetto fa, mi ricordo che ho cominciato a notare che andavo a fare pipì un po' troppo spesso, soprattutto in situazioni di stress (esempio ho paura di volare, in aeroporto andavo al bagno tantissime volte) ma Senza alcun tipo di dolore.
due mesi e mezzo fa dopo un febbre 38. 5, ho cominciato ad avvertire un forte bruciore zona vescica, come se dovessi fare urgentemente pipì, ma alla fine non facevo quasi nulla.
Ero arrivato al punto di minzionare poco quasi a gocce, e il bruciore non mi permetteva di riposare o di dormire.
Non ho mai avuto bruciore durante la minzione o l'eiaculazione, solo questo bruciore fisso zona pubica.
Ho effettuato tutte le visite possibili, tac addome, eco addome inferiore, urinocoltura, tampone uretrale, analisi del sangue con PSA e VES, colonscopia (secondo suggerimento di un urologo) cistoscopia che non ha evidenziato nulla di particolare, tranne una substenosi che non ha destato particolare preoccupazione agli urologi che mi hanno visitato, in quanto sul referto hanno scritto che il tubo non ha avuto difficoltà a passare.
Ho fatto 3 visite urologiche e tutti e 3 mi hanno rassicurato che tutti i valori erano nella norma, prostata compresa che era di dimensioni normali.
Ora Sto seguendo una terapia con cernilen flogo e omnic per 3 mesi.
Vi premetto che sono una persona molto ansiosa, sono sempre stato bene e non ho mai affrontato una cosa cosí lunga che da mesi mi sta dando molta preoccupazione e mi sta causando molta ansia.
ad oggi dopo due mesi i fastidi non sono più forti come le prime settimane, urino bene, tranne quando sono in forte ansia che ho difficoltà, ma è una cosa che ho sempre avuto, difatti a volte ho difficoltá ad urinare in bagni pubblici troppo affollati, al punto che mi blocco e cerco un altro bagno.
Comunque ora avverto il fastidio in modo altalenante, mi rendo conto che se ci penso troppo lo sento aumentare, se sono distratto quasi non me ne accorgo.
Sono stato in Egitto settimana scorsa, e ho fatto tour di 4/5 ore Senza aver bisogno di urinare.
Mentre se sono a casa o a lavoro sento più stimolo.
Il fastidio a giorni cambia, a volte lo avverto come un senso di pesantezza, altre volte come una sensibilità accentuata nella zona pubica che mi dà sensazione di dover urinare, altre volte come un dolore sordo di sottofondo molto debole, e quasi sempre lo avverto piu frequentemente sulla destra tra l'attaccatura del pene (pube) e coscia.
Alla fine di tutto 2 urologi mi hanno detto che potrebbe essere stata una leggera congestione prostatica, mentre un altro mi ha addirittura detto che non ho niente di particolare, ma solo molta ansia.
La diagnosi di congestione prostatica è in effetti la più verosimile in base ai sintomi che ci riferisce e la sua età. La situazione pare molto condizionata da fattori emotivi, cosa che non stupisce. Senz'altro consiglieremmo l'esecuzione di una flussometria minzionale, per considerare l'ipotesi che vi sia anche una componente di restringimento/scarsa elasticità congenita del collo vescicale. Per questa situazione non vi sono terapie specifiche di sicura efficacia, noi urologi in genere ci barcameniamo con terapie sempre diverse e talora fantasiose a base di anti-infiammatori ed integratori alimentari. Unica certezza è che, in assenza di febbre od evidenti complicazioni, non si debbano utilizzare antibiotici. Dal nostro punto di vista, brevi cicli di veri anti-infiammatori (es. FANS, nimesulide) sono da riservare solo alle fasi più fastidiose. Per il resto, sono essenziali le attenzioni da risevare allo stile di vita, che neli suoi elementi principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e attività sessuale) deve essere indirizzato ad una ragionevole regolarità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Buongiorno dottore e la ringrazio della risposta. Eseguerirò l'uroflussometria per togliermi ogni dubbio, tempo solo che il fattore psicologico che mi accompagna da tutta la vita, e cioè la difficoltá di urinare in luoghi pubblici o sapendo di essere osservato possa influenzare l'esito . Le comunico comunque che ho effettuato eco addome a vescica piena e dopo mi hanno fatto andare in bagno per svuotarla, e non hanno trovato anomalie a livello di ritenzione urinaria, solo residuo fisiologico. Questo potrebbe escludere comunque problemi di ostruzioni dalla stenosi?. Grazie in anticipo per la risposta.
Sì, potrebbe essere sufficiente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 67 visite dal 15/12/2025.
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