Il levoxacin secondo lui più efficace

buonasera, mio padre da circa 5 giorni accusa tutti i sintomi della prostatite : difficoltà nella minzione, bruciore durante la minzione, bisogno costante di urinare, un generale stato di malessere e qualche decimo di febbre; nei 3 giorni antecedenti ha avuto una febbre molto alta, circa 41°C e per 2 giorni assenza o quasi di minzione. Aveva già da 8 giorni cominciato una cura a base di BACTRIM prescritta da un Urologo che lo segue da quando ha scoperto di soffrire di IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA che da sempre cura con una compressa tutte le sere di TERAPROST 5. Rivolgendomi per l'elevata temperatura ad un altro medico che lo tiene in cura per un' ARTERITE DI HORTON, mi ha consigliato di sostituire il BACTRIM con il LEVOXACIN secondo lui più efficace e rapido per il problema di PROSTATITE. Dopo 3 giorni di cura con questo antibiotico ho dovuto sospenderlo a causa degli effetti collaterali negativi che gli procurava. Ieri ha cominciato a prendere l'ORAXIM 500 e stamattina sembrava avvertisse un lievissimo miglioramento, ma nel pomeriggio i sintomi si stanno ripresentando. Gradirei un parere e magari un aiuto per cercare una terapia appropriata e magari definitiva qualora questa non lo fosse.
N.B. : La febbricola potrebbe dipendere da uno stato di raffreddamento che attualmente ha ancora?
grazie

[#1]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Gentile Signora,
i sintomi che Lei descrive farebbero pensare piuttosto ad una cistite
(infiammazione della vescica) che ad una prostatite (per i sintomi
delle prostatiti può consultare il sito www.geocities.com/agiambersio
dove può trovare una piccola monografia sulle prostatiti scritta per i
pazienti in maniera semplice e chiara).
Purtroppo quando si comincia con un antibiotico e poi si passa
ad un'altra molecola ed infine ancora si cambia farmaco senza dare il tempo
che questi agisca non si fa una cosa corretta.
Il mio consiglio è di completare la terapia che ora sta effettuando e
se, nonostante ciò, la sintomatologia non dovesse regredire
sarebbe utile eseguire un esame dell'urina ed una urinocoltura con
eventuale antibiogramma. Con queste indagini la diagnosi e
la terapia saranno più corrette.
Cordiali saluti

Dr. A. GIAMBERSIO
www.ambulatoriodiandrologia.it

[#2]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
oltre a curare le oinfiammazioni di Suo padre occore conoscere la sausa delle stesse ( prostatite o ipertrofia prostatica o entrambi).
Se suo padre è in cura con alfalitici, è probabile che soffra di ipetr.prostatica ostruttiva ed è ben ricordare che la terapia con alfalitici non rimuove la i.p. ma serve solo a " diminuire " la sintomatologia ostruttiva.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#3]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
A mio parere cara signora occorrerebbe un'attenta rivalutazione urologica soprattutto in considerazione di queste problematiche di risposte ai farmaci antibiotici. Potrebbe facilmente trattarsi di una patologia infiammatoria della prostata che si va a sommare al problema ostruttivo di ipertrofia prostatica. La ritenzione cronica di urine o il non corretto svuotamento della vescica porta spesso in soggetti (soprattutto defedati, immunodepressi o affetti da altre patologia come diabete o problemi cardiocircolatori) la sovrapposizione batterica ed una più faciel insorgenza di infezioni delle vie urinarie (cistiti, prostatiti, ecc...).
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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