Cistocele

ho 44 anni a giugno ho eseguito un intervento di colecisti e a fine estate dopo una polminite presa in fase iniziale ecco presentarsi una cistite. Poichè i problemi persistevano ho consultato un urologo che mi ha diagnosticato un cistocele di II-III grado. Sapevo di avere le vescica abbassata dalle visite annuali che faccio dal ginecologo ( da dopo il parto avvenuto 18 anni c'è vescica abbassata), ma il fatto non mi ha mai creato problemi. Dalle numerose eco non è emerso niente di grave, la vescica non presenta patologie, non c'è ristagno non c'è incontinenza. La cistite curata con ciproxin e cistalgan per debellare il microrganismo esherichia coli è passata, ma permane un bruciore a fasi alterne, più o meno intenso che ultimamente pare interessare più l'apparato genitale. Ho eseguito recentemente visita ginecologica, pap test, tutto negativo; ultimamente ho avuto alcune perdite ematiche nel periodo ovulatorio, ma a ciò il ginecologo non ha dato importanza, dice che secondo lui l'unica cosa da fare è una cistoscopia che però sino ad ora l'urologo non mi ha ratto fare perchè secondo lui non era il caso.Il problema sono questi bruciori fastidiosi durante la giornata, di notte il fastidio è lieve, riescoa a dormire, non averto la necessità di alzarmi per andare in bagno. Ora il medico di base mi ha prescritto alcuni esami per esludere la presenza di helicobacter nelle feci nel sanbue +urinocoltura+ PCR +fibrogeno+ves. Onestamente non so pìù che fare e chi consultare. Ringrazio per la risposta.
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Gentile signora, un cistocele di grado lieve generalmente da scarsi disturbi , invece, dopo una cistite acuta, in alcuni casi, possono perdurare dei disturbi come quelli da lei descritti in quanto i recettori, delle fibre nervose presenti nella parete vescicale ,interessati anch'essi dal processo flogistico, vengono alterati e la vescica rimane per cosi dire "ipersensibile anche ai normali stimoli".
Indagherei sul grado del cistocele e su un eventuale residuo post minzionale ed eseguirei una uroflussemtria al fine di valutare l'atto della minzione. Da questa sede e senza una valutazione diretta di più non si può dire.

Cordiali saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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