La prostata presenta delle calcificazioni al suo interno

Sono un uomo di 48 anni e espongo il mio problema:
all'inizio del 2009 ho cominciato ad avvertire un fastidio ai testicoli e un senso di pesantezza, specialmente dopo il rapporto sessuale. Nessun tipo di dolore o bruciore durante l'eiaculazione.Navigando su internet ho capito che poteva trattarsi di prostatite. Ho effettuato una visita presso un urologo e di seguito la diagnosi: prostata di volume e consistenza normale. La prostata presenta delle calcificazioni al suo interno di scarso significato segno di pregressi traumi prostatici.Si tenga presente che ho svolto per parecchi anni ciclismo a livello quasi agonistico. Mi è stato prescritto dal medico Profluss una compressa al giorno per alcuni mesi.
All'inizio della scorsa estate quindi circa 4 mesi dopo ho notato un aumento del volume dello scroto sinistro. Ho effettuato nuovamente una visita dall'urologo e di seguito la diagnosi: idrocele sinistro di discrete dimensioni da valutare l'andamento nel tempo per un eventuale intervento. Vorrei sapere se effettivamente trattasi di prostatite e se l'assunzione di Profluss possa aver causato l'idrocele. Spero che sia sufficiente e di aver descritto nella maniera migliore il mio malessere. Vi ringrazio anticipatamente.
Carlo
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

nessuna diagnosi di prostatite è possibile fare da questa postazione senza aver fatto una valutazione clinica diretta.

Nessuna correlazione diretta tra il farmaco preso e la presenza di un idrocele.

Comunque, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questo problema, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Giovanni Beretta La ringrazio per la risposta. Mi tolga una curiosità. L'urologo durante l'ultima visita mi ha detto, particolare che non Le avevo accenato, che le calcificazioni della prostata sono l'esito di pregressi episodi di flogosi. Mi sono ricordato che mia moglie dopo aver eseguito il pap test gli è stato riscontrato una flogosi acuta. Devo dire che non è stata data molta importanza a questo anche perchè non ha accusato e non accusa nessun tipo di disturbo. Ora Le chiedo è possibile che tale flogosi possa avermi contagiato o viceversa causandomi i disturbi che Le ho accennato nella mia prima domanda e se si cosa posso fare????? La ringrazio nuovamente e La saluto cordialmente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

non si butti in complesse e non dimostrabili cause del suo attuale problema ma segua attentamente solo le indicazioni che le darà il suo urologo.

Un cordiale saluto.
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