La prostatectomia

Buona sera, sono una figlia preoccupata per il proprio padre 74 an. appena compiuti, nessuna patologia tranne mitto ipovalido, eseguita ecografia dove c'è solo una prostata leggermente ingrossata, al controllo del PSA invece viene riscontrato un valore di 55,220, biopsia prostatica ad aprile, esito: adenocarcinoma in 3 prelievi su 12 sul lobo destro, GLEASON 4,poi specificato dal patologo come (2+2) quindi molto differenziato,scintigrafia ossea:lo studio scintigrafico nn documenta aree di abnorme accumulo del radiofarmaco riferibili a lesioni ossee focali di tipo ripetitivo. Incremento della fissazione del radioelemento si segnala nell'arco anteriore della VII costa di destra (trauma?) poi cnfermato da mio padre. Iperfissazione si osserva in + metameri del rachide dorso-lombare e nei maggiori distretti articolari da riferire verosimilmente a manifestazioni di natura artropatica. Si consiglia controllo scintigrafico a distanza. (quindi negativa giusto?)Dopo tutto questo essendo mio padre in buona salute senza alkuna patologia (pressione alta, diabete ecc ecc) si è deciso cn l'urologo x una prostatectomia radicale, in data odierna è stata eseguita anke una tac pelvi addome con mezzo di contrasto della quale nn sappiamo ankora l'esito, ma un medico sostiene ke mio padre invece dovrebbe eseguire una pet tac con colina che credo sia un altra cosa giusto? dicendomi ke nonostante il gleason basso (2+2) ke nonostante i soli 3 prelievi su 12 positivi potrebbero esserci metastasi a distanza e dicendo pure ke ormai Generalmente non si trovano piu' tumori con Gleason 2+2, allora mi kiedo è errata la biopsia? un medico mi tranquillizza dicendomi ke ci sono molte probabilità ke la malattia sia localizzata nonostante il psa , essendoci a favore il gleason (2+2)e i solo 3 prelievi positivi su 12 dicendomi ke magari il psa alto potrebbe essere dovuto ad una forte infiammazione, tra l'altro mio padre ha anke avuto problemi di stipsi che credo si riferiscano anke ad infiammazzione della prostata giusto? Ultimo dato ke voglio darvi x avere da voi un parere, ringraziandovi anticipatamente è ke ad un mese dalla biopsia prostatica abbiamo ripetuto il psa e il valore era sceso a 46 allora mi kiedo anke questo potrebbe essere una pisccola speranza che magari parte del psa alto sia dovuto ad infiammazione? (55) e (46) c'è un pò di differenza no? scusate le tanta domande ma sono veramente cnfusa, nn so se essere ottimista o pessimista pensare ke la malattia sia ankora localizzata o no? ultima paura, è così rischioso che abbiamo deciso x la prostatectomia? ma penso ke ilmedico se pensasse ke mio padre nn potrebbe affrontare l'intervento ce lo avrebbe sconsigliato giusto? ringraziandovi ankora una volta spero in una vostra risposta il prima possibile. grazie Sara
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
cara lettrice,

con queste caratteristiche si dovrebbe considerare l'ipotesi di una prostatectomia radicale tenuto conto dell'età di suo padre e delle condizioni generali.
A 74 anni, anche l'ipotesi di una terapia radiante non dovrebbe essere scartata.
A Catania può trovare le competenze adeguate in merito
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile Dr.Pozza la ringrazio per la celerità della sua risposta, e essendo specializzato anke in chirurgia mi ha tranquillizzata sul fatto ke mio padre nonostante l'età (74 an) ma essendo in un buono stato di salute può affrontare un intervento chirurgico quale la prostatectomia radicale. So che poteva fare la terapia radiante ma abbiamo optato x l'intervento nn avendo alkuna patologia nonostante l'età e x mascherare un pò la verità a mio padre e fargli vivere la malattia in modo + sereno nn dicendogli ke si tratta di un cancro, e cn la terapia radiante invece si sarebbe insospettito e avrebbe pensato ke se si trattava di un cancro allora era tutto finito. Ci siamo già rivolti in una struttura a Catania ma credo lei imamgini che quando ci si trova in questa condizioni si ha talmente paura che ci si kiede sempre: abbiamo fatto la scelta giusta? Anke x questo si kiedono consigli. Grazie ankora x il servizio ke offrite, importante x chi si trova in condizioni come la mia.


P.S.un domanda ankora se posso, ho letto che quando si fanno i prelievi x l'autotrasfusione il tempo che deve intercorrere x l'intervento è di 18/20 giorni, ma da quello ke ho capito l'intervento di mio padre sarà fatto dopo 14 giorni, va bene cmq? ringraziandola ancora, le auguro buon lavoro.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Rimane il fatto che la terapia radiante è una terapia non invasiva e con minori rischi rispetto all'intervento(anestesiologici e perioperatori) e per questa fase di malattia totalmente sovrapponibile come risultati.
C'è inoltre il rischio che l'intervento di prostatectomia non sia radicale e che possa essere utile dopo anche una radioterapia adiuvante o di salvataggio.
Inoltre è da valutare anche il ruolo di una terapia ormonale(esclusiva o di preparazione alla RT, viste le dimensioni della ghiandola e il PSA iniziale >di 50).
Penso comunque che il paziente debba essere conscio di quello che ha: la diagnosi deve essere chiara, soprattutto quando firma il consenso, sopratutto se si deve sottoporre ad un intervento chirurgico o ad una terapia che può salvargli la vita e che ha comunque dei costi in termini di rischi ed effetti collaterali.
Per vivere la malattia in modo più sereno basta dire la verità senza essere troppo crudi nei termini: è un tumore ma si può curare e guarire con serenità. Essere iperprotettivi può essere solo una forma per non affrontare un discorso serio, spesso difficile, ma a 74 anni non è un bambino e vorrà scegliere lui sulla sua vita. Questa è comunque solo la mia opinione.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Salve Dott. Alongi intanto la ringrazio x la risposta, a me hanno sempre detto ke prostatectomia e terapia radiante si combaciano e nn creda sia stato facile x me decidere anke xkè sto gestendo tutto questo da sola e cmq anke riguardo l'intervento nn l'ho certo deciso da sola ma insieme ad un medico naturalmente il quale mi ha anke detto ke facendo l'intervento avremmo avuto dopo anke altre possibilità se fosse stato necessario, la tarapia radiante come appunto dice lei se ho preso questa decisione difficile x me glielo assicuro è stato xkè veramente mio padre nn ha alcuna patologia e se il medico mi avesse detto guardi ke suo padre cn l'intervento rischia avrei cmq optato x la terapia radiante, e nonostante abbia deciso x l'intervento ho cmq paura glielo assicuro purtroppo è difficile trovarsi in certe situazioni e lei sicuramente lo sa. Riguardo la terapia ormonale il medico nn ci ha detto niente al momento ma sta solo facendo tutti gli esami del caso x vedere se mio padre può affrontare l'intervento, quando parla di dimensioni della ghiandola credo lei dica ke nn avendo una prostata molto ingrossata il psa è + probabile ke sia legato alla malattia ho capito bene? e quindi x questo dovrebbe fare una terapia ormonale ma io nn so xkè il medico nn gli stia facendo fare alkuna terapia ormonale prima del intervento e purtroppo alkune volte è anke difficile parlare con i medici x questo apprezzo persone ke come lei fanno questo servizio, spero solo ke il nn avergli fatto fare una terapia ormonale nn pregiudiki qualkosa ke potrebbe aiutare mio padre nella malattia cmq la ringrazio anke x questo cnsiglio anke se ormai l'intervento se va tutto bene sarà fatto tra qualke settimana.Riguardo l'essere conscio della malattia io capisco quello ke dice lei ma vedo già ke anke così mio padre è preoccupato e gli ho sempre sentito dire ke secondo lui se si ha un tumore nn si può sperare molto e conoscendolo si deprimerebbe e nn credo questo gli farebbe bene x affrontare la malattia almeno questo è quello ke penso io conoscendo mio padre, e le assicuro ke x me nn è facile avrei preferito dire quelle parole ke ha scritto lei, e tutto questo mi carica di molte responsabilità che nn vorrei avere sto già male x aver scoperto ke cmq mio padre ha un cancro e nn so ankora come sarà il decorso della malattia, cmq la ringrazio ankora x il suo parere, cnsiderando soprattutto ke alkune volte prlare cn i medici è un impresa, almeno voi ci date l'opportunità di espprvi i nostri dubbi e ci rispondete e io ringrazio lei e tutte le persone come lei ke fanno questo x gli ammalati.
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