Prostatectomia radicale (valore psa)

Buongiorno,
ho 60 anni e sono stato sottoposto a intervento di prostatectomia radicale il 04 06 2010 (valore PSA pre-intervento 11,8 con LIT 6%; GS 7).
L'esame istologico effettuato ha evidenziato un adenocarcinoma GC 8 (4+4) pT 3a R- NO); i linfonodi asportati sono risultati sani.
Ha effettuato un primo controllo del PSA il 16 luglio: risultato 0,25.
Ha effettuato un secondo controllo del PSA a fine agosto con esito 0,32.
Ora il chirurgo che l'ha operato gli ha detto di ripetere il PSA a novembre, sebbene al consulto precedente (fine luglio) avesse detto che in caso di aumento del PSA (come purtroppo avvenuto: da 0,25 a 0,32 nel giro di poco più di un mese), sarebbe stato opportuno pensare ad una terapia (radio e/o terapia ormonale).
Mi domando quindi perché abbia ora deciso di aspettare ancora novembre e vorrei sapere se è utile attendere ulteriori due mesi (se non mi sono informata male, 0,20 è generalmente ritenuto un valore d'allarme)

Grazie, cordiali saluti
[#1]
Dr. Gianluca Mortellaro Radioterapista 73 4
Gentile utente,
il valore del PSA post-intervento dovrebbe effettivamente essere vicino allo 0 ma spesso questo non accade e quindi è necessario monitorare, a distanza di un breve intervallo di tempo, il trend di questo valore. Se il suo valore dovesse essere ulteriormente in salita, si potrebbe pensare ad un trattamento adiuvante cioè post-operatorio previa esecuzione di qualche esame di stadiazione che non so se lui ha già effettuato.
Salve

Dr. Gianluca Mortellaro
Dirigente Medico I livello
U.O. Radioterapia
ARNAS CIVICO Palermo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dott. Mortellaro,

sarebbe così cortese da chiarirmi di quali esami di stadiazione parla?
Inoltre, ritiene che l'ulteriore attesa fino a novembre possa avere un senso, per un tumore come il mio (GS 8 4+ 4)?
La ringrazio nuovamente, cordiali saluti

[#3]
Dr. Gianluca Mortellaro Radioterapista 73 4
Salve,
mi riferisco ad una scintigrafia osse e una Tc addome che probabilmente avrà effettuato prima dell'intervento chirurgico. La ripetizione del PSA a Novembre ha assolutamente senso, ci farà vedere il trend di questo valore. Per il resto stia tranquillo, dall'esame istologico si evince che non c'erano margini positivi (R0) quindi non c'è malattia microscopica in sede. Il GS 8, insieme alla rivalutazione del PSA farà prendere una decisione finale.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott. Mortellaro per avermi tranquillizzato: aspetterò con più fiducia.
Vorrei con l'occasione chiederLe qualche specifica differenza tra radioterapia e terapia ormonale (entrambe prospettatemi a luglio come eventuali terapie future), più precisamente quando è opportuno optare per l'una e quando per l'altra, o, terza ipotesi, quando adottarle in combinazione.
E ancora, quali sono i fattori che fanno optare per una delle diverse scelte?
Il fatto che il PSA sia dosabile (nonostante la prostatectomia radicale eseguita i primi di giugno) è sintomo di residuo di malattia, secondo Lei?

Ho eseguito una PET Colina prima dell'intervento, ha dato il seguente esito:
"L'indagine PET TC con 18F-colina eseguita dalla base cranica al tratto prossimale degli arti inferiori ha dimostrato la presenza di aree focali di patologico accumulo del tracciante a livello di entrambi i lobi prostatici. Tali reperti sono compatibili con foci della nota patologia eteroformativa di base. Si segnala inotre la presenza di un linfonodo tenuemente ipermetabolico, di forma ovalare e centro ipodenso e del diametro massimo di ca. 6mm, in sede iliaca esterna prossimale dx
Nelle immagini TC (senza mcd) si osserva disventilazione focale polmonare nel segmento inferiore della lingula; presenza di subcentrimetrico linfonodo non ipercaptante il radiofarmaco in sede interaortocavale. Nulla altro di rilevante a carico dei rimanenti distretti corporei esaminati. Conclusioni: focolai ipermatabolici di natura eteroplastica a livello di entrambi i lobi prostatici; adenopatia tenuemente ipercaptante il radiofarmaco in sede iliaca esterna dx."

L'esito della neopalsia è risultato poi essere il seguente:
GS8 (4+4) PtNM = pT3a (EPE+; R-) pN0
(Nella diagnosi c'è inoltre scritto: "adenocarcinoma scarsamente differenziato di tipo acinare GS 8, associato a focolai di HGPIN, localizzato postero-lateralmente nella zona periferica del lobo sx, infiltrante e superante la capsula prostatica con estensione multifocale extraprostatica, con invasione degli spazi prineurali e con aspetti di invasione linfatica (volume focolaio neoplastico maggiore cc 1,2 diametro focolaio neiplastico maggiore cm 2,1. Adenocarcinoma moderatamente differenziato di tipo acinare GS 6, localizzato anteriormente e bilateralmente nella zona di transizione e nello stroma prostatico anteriore del lobo di dx e sx non infiltrante la capsula prostatica (volume neoplasia cc 3. Tessuto adiposo comprendente 10 linfonodi esenti da metastasi.
Caratterizzazione fenotipica della neoplasia:
GS primario 4, GS secondario 4, GS 8
capsula prostatica superata
vescichette seminali integre
invasione spazi perineurali presente
invasione endolinfatica presente
margini chirurgici negativi
n. linfonodi aspostati 4 dx 5 sx
n. linfonodi matastasici 0)


In merito a quanto trascritto, alcune cose non mi sono chiare e purtroppo non mi sono state spiegate (non sono stato operato nella mia città e purtroppo a distanza risulta ora tutto molto più complicato, soprattutto reperire informazioni e spiegazioni) per questo mi permetto di chiederle chiarimenti: cosa vuol dire "associato a focolai di HGPIN" e "invasione endolinfatica presente"?

Nuovamente grazie (mi scuso anche per la lungaggine) e spero potrà darmi qualche risposta
Cordiali saluti

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto