Fastidio post minzione

Buonasera Distinti Dottori,
Premetto che simile sintomi che andrò a descrivere li ho già avuti 20 anni fa a fasi alterne per circa 1 anno e mezzo; a seguire sono regrediti senza particolari terapie. Inoltre ho sofferto in passato spesso di renella, e di una colica renale (2006) per un calcolo, espulso poi naturalmente.
SINTOMI:
da metà Ottobre 2010 provo un fastidio post minzionale all’interno del pene , come se avessi ancora gocce di urina rimaste in bassa uretra, con sensazione conseguente di umido / incontinenza latente. Tale sensazione viene scambiata per necessità di dover nuovamente urinare, ma se ci provo emetto solo alcune gocce. Il fastidio (che dura a volte anche alcune ore) regredisce pian piano in seguito al nuovo riempimento della vescica (mi sembra di capire). A volte, soprattutto se seduto in auto, si trasforma in forte indolenzimento che si irradia alla bassa pancia e questa volta dà effettiva necessità di dover urinare nuovamente. Ho notato che solitamente, l’insorgere di tale indolenzimento tende a sostituire la sgradevole sensazione post minzionale prima descritta. In piedi il tutto tende ad attenuarsi. Non ho difficoltà particolari ad urinare, non devo sforzarmi, non ho bruciori, mi sembra di avere un getto normale, non ho perdite, non ho dolori di altro tipo (scroto, ano) , non ho problemi a livello sessuale. Unica cosa: la mattina alcune volte mi sembra di svegliarmi con maggiore stimolo. Inoltre urinando la mattina appena alzato dal caldo sotto le coperte, o sotto la doccia, tale sensazione fastidiosa post minzione spesso non si presenta o è attenuata.
ESAMI EFFETTUATI:
Ho fatto un primo esame delle urine di base: complessivamente negativo.
Mi sono sottoposto ad Ecografia sovra pubica renale, vescicale e prostatica. Nulla di anomalo tranne che per la struttura ghiandolare della prostrata risultata “finemente disomogenea, ma esente da focalità”; in merito mi è stato detto trattasi di pregressa prostatite ora risolta (della quale io peraltro non mi sono accorto). L’ecografo mi ha fatto notare invece la presenza massiccia di renella con maggiore consistenza a destra. Su questo punto si è raccomandato di bere molto per scongiurare la formazione di calcoli altrimenti secondo lui praticamente inevitabile.
A seguire ho fatto visita urologica presso uno specialista: l’urologo dopo aver letto le analisi mi ha praticato esame transrettale giungendo alla seguente diagnosi: “disuria con stranguria, negativo per patologie pregresse, prostata di dimensioni fisiologiche, a castagna, comprimibile, dolente alla palpazione, in particolare lato destro. Probabile esito di prostatite con sclerosi del collo vescicale.
Il mio medico di base mi ha consigliato anche analisi completa del sangue e del primo flusso di urina per verificare suo sospetto su uretrite (germi comuni, micoplasma, uroplasma, miceti, clamidia, trichomonas). L’esame del sangue è risultato buono (anche con PSA normale). Unica nota, in quello delle urine “rare colonie di Enterocco”.
CURE EFFETTUATE
XATRAL su prescrizione dello specialista urologo da circa tre settimane, 1 al giorno
Aeromicina su prescrizione del medico di base, da applicare localmente (a inizio uretra sulla punta del pene) e poi, a seguire, Levoxacin 500mg. per bocca (una al gg per 10 gg.) ; in entrambe i casi non ho avuto grandi risultati.
I risultati a seguito di queste cure non mi sembrano eclatanti; unica cosa che sembra portarmi reale beneficio attualmente è bere molto: la sintomatologia sembra attenuarsi.
DUBBI
A questo punto chiederei un Vs. parere in merito. Può essere valida l’ipotesi della sclerosi del collo vescicale come postumo di una prostatite? Non mi sembra di avere molti dei sintomi che questa patologia ho letto dovrebbe portare, non mi sembra infatti di avere nessun problema durante l’atto di urinare e, a seguito dello XATRAL il fastidio post minzione non sembra essere cambiato. Potrebbe trattarsi di un’infiammazione non batterica per presenza di abbondante renella? Secondo la Vs. esperienza, tali sintomatologie possono essere così lunghe (quasi tre mesi) ? Ci sono ulteriori esami di altro tipo che potrei ancora effettuare ?
Scusate le tante domande. Grazie in anticipo e cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
Gentile utente andrebbe fatta un uroflussimetria per verificare se esiste una reale ostruzione al vuotamente vescicale

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Molte grazie Dr. Quarto per la sua risposta. Farò l'esame che mi consiglia per cercare di capire meglio e le farò sapere. Unica domanda: devo interrompere lo Xatral per fare questo esame? Un cordiale saluto e auguri.
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