Una biopsia alla prostata che dopo l'esame risulterà che" nel tessuto prostatico esaminato

Ho 52 anni avrei delle domande da fare per dei problemi alla prostata espongo tutto il mio quadro clinico.
-in data 06.08.09 effettuo analisi con risultato PSA Tot. 3,61 Psa libero 0,39 con rapporto __11__
-in data 02-12-10 ripeto l’esame con risultatoPsa tot.4.63 Psa libero 0.38 con rapporto –8---Leucociti nell’urine 49 solo dopo questo risultato mi rivolgo ad un Urologo e che dopo una visita ed un’ecografia risulta Prostata regolare.
-La richiesta sarà di effettuare una Biopsia alla prostata che dopo l’esame risulterà che” nel tessuto prostatico esaminato non si osserva presenza di carcinoma.Mi verrà richiesto di effettuare nuovo analisi fra circa 4 mesi.
-Le mie domande sono:
-l’inalzamento del Psa potrebbe essere dato anche da Prostatiti e infiammazioni non curate? oppure in quanto sono un cicloturista e trascorro circa 30 ore il mese in sella alla mia bicicletta da tale attività?.
-Faccio presente che non mi è stato mai prescritto nessun medicinale oppure antibiotico per curare eventuali prostatiti o infiammazioni oppure per ridurre il Psa.( ho da molto tempo getto ridotto dell’urine bruciori vari anche dopo rapporti sessuali )Mi potrebbe giovare l’uso di farmaci ? se si quali?
-In caso di continuo inalzamento del Psa quali altri esami possono essere effettuati in aggiunta oppure in sostituzione della biopsi a?.
Ringrazio anticipatamente .
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile signore, casi come il Suo possono rappresentare dei veri dilemmi. Intanto bisogna ricordare come un innalzamento del PSA non è specifico del tumore, ma anche di forme infiammatorie (prostatiti). Dopo effettuata una prima biopsia è logico controllare comunque il PSA: se i valori continuano ad innalzarsi si può porre il caso di effettuare una seconda biopsia. In un caso come il Suo, prima di porre indicazione alla seconda biopsia, sarebbe logico effettuare il dosaggio urinario della PCA3. Si tratta di un esame di recente introduzione che può aiutare a dipanare la matassa dei dubbi, comunque la certezza assoluta (in un senso o nell'altro) la può dare solo il tempo. Per finire, Le direi che accertamenti mirati sulla diagnosi di prostatite sarebbero giustificati proprio dalla presenza dei sintomi che Lei riporta. Ne parli con il Suo urologo. Cordialità.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto