Ghiandole parauretrali e nervo pudendo

Gentili Dottori,
Nel luglio del 2010 sono caduta rovinosamente sui glutei e da allora sono cominciati tutti i miei problemi. Dolori e fitte anali, fitte come scosse elettriche. Avevo partorito da sei mesi e tutti imputavano questi disagi al cesareo ignorando la mia caduta. Ho fatto svariate visite ginecologiche, ispezioni anorettali e anche la colonscopia (fortunatamente negativa). Nel maggio del 2011 lavandomi come d’abitudine percepisco l’ingresso della vagina leggermente ingrossato sulla destra. Il gine dice che sono io. A settembre ho cominciato ad avere tutti i sintomi di cistiti, forti fitte al clitoride e nella regione clitoridea da non permettermi di camminare, che mi sono state curate a distanza di pochi giorni come intervalli con: pevofloxacina, acido clavuanico+ amoxcillina, levofloxacina. Finivo un antibiotico ricominciavo con una febbricola e brividi di freddo e fitte al clitoride e all'ano. A ottobre si accentuano i dolori e le fitte e mi accorgo che sulla destra dell’uretra un po’ più in basso c’è una evidente protrusione che una volta premuta dall’interno della vagina produce pus verdognolo. Da allora ho eseguito i seguenti esami:
uretrocistoscopia, urodinamica,svariate ecografie pelviche transvaginali e vulvari.
I risultati sono stati tutti negativi e non trovando loro il pus tornavo a casa sempre più avvilita.
Un pomeriggio eseguo io, in presenza del ginecologo, la spremitura e mi si dice che “potrebbe” essere una skenite o non lo sa!!!!
Di mia iniziativa, a novembre ho eseguito un’urinocoltura e una coltura del pus: in entrambi i casi, è stato isolato unicamente una klebsiella. L’antibiogramma eseguito ha mostrato resistenza agli antibiotici già utilizzati ma un’ottima sensibilità al ceftazidime di cui sto facendo 500mg per 2 volte al giorno per 7 giorni. Al 3° giorno di antibiotico (oggi 9 novembre) continuo ad avere dolori e provo a spremere: poco liquido.
Decido di fare una RM alle pelvi (oggi 9 novembre). Il referto dice che parallelamente all’uretra si evidenziano una parte calcificata (che dice essere la più vecchia) e una tasca con del liquido (quella che ancora purga). Dice che la risoluzione è solo terapeutica e non chirurgica e che molti dei miei fastidi possono provenire da lì. La zona è sempre quella delle ghiandole parauretrali.
Ora:
1-non so a chi fare vedere questa risonanza dato che non mi hanno creduta e non mi hanno indirizzata verso una diagnosi e una terapia.
2-secondo Voi, dopo la caduta iniziale ci può essere stata una compressione del nervo pudendo che mi provoca le fitte anali e clitoridee? Ovvero, queste ghiandole parauretrali infiammate possono bastare a provocare tutti questi dolori?
3-se al terzo giorno di questo antibiotico dalla risonanza si vede ancora questa tasca come faccio a capire che sta funzionando? Devo sempre provare a spremere? Devo rieseguire al termine urino coltura e coltura dell’eventuale pus? Mi hanno suggerito di ripetere l'RM fra sei mesi…. GRAZIE DA SUBITO.
Vi ringrazio per
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile signora,
ma la secrezione "pus verdognolo" alla spremitura, da dove esce? Dall'orefizio uretrale esterno? Se così fosse andrebbe considerata la possibilità di un diverticolo dell'uretra, che tipicamente dà come disturbi: fastidi ad urinare, gocciolio di urina dopo aver terminato di urinare e fastidio ai rapporti sessuali. Ci sappia dire.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Utente
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Gentile e solerte Dott. Pescatori,
il pus fuoriusce dall'uretra. Il primo medico dopo un' urodinamica, una uretrocistoscopia e una ecotransvaginale aveva diagnosticato un diverticolo parauretrale, smentito dal suo aiuto dopo una seconda ecografia dalla quale non si evinceva più la "tasca" in zona parauretrale. Il seguito è quello già descritto: non vedono più nulla ne' con l'eco ne' visivamente ma io continuo ad avere dolori e a fare purgare la zona anche due volte al giorno. Ecco perchè ho deciso di fare la RM di cui ho scritto sopra il referto.
Ho scordato di dire che ho eseguito una RM rachide in toto dalla quale non si evincono lesioni a carico del coccige. Un osteopata che mi ha trattato sostiene di avere riallineato la sinfisi pubica e la torsione del bacino conseguenti la caduta con uno "stiramento" del tendine sovrapubico(?).
Grazie ancora per la solerzia.
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Utente
Utente
Gentili dottori,
Ieri il dolore è diventato davvero fastidioso. Camminando per strada ho dovuto fermarmi diverse volte. Non potevo nenche spingere il Passeggino. Il dolore è sempre lì: ano a raggiera tutto attorno, clitoride e di torni, zona vicino alla vagina e nella piega sotto i glutei. È come se riuscissi a distinguere due tipi di dolori: uno nevralgico e l'altro come se avessi sbattuto. Stare seduta è doloroso. L'unico sollievo lo riscontro da sdraiata ma se contraggo i muscoli si ripresenta, più lieve, ma c'è. Cosa ne pensate? Con gratitudine.
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Gentili dottori,
Ieri il dolore è diventato davvero fastidioso. Camminando per strada ho dovuto fermarmi diverse volte. Non potevo nenche spingere il Passeggino. Il dolore è sempre lì: ano a raggiera tutto attorno, clitoride e di torni, zona vicino alla vagina e nella piega sotto i glutei. È come se riuscissi a distinguere due tipi di dolori: uno nevralgico e l'altro come se avessi sbattuto. Stare seduta è doloroso. L'unico sollievo lo riscontro da sdraiata ma se contraggo i muscoli si ripresenta, più lieve, ma c'è. Cosa ne pensate? Con gratitudine.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile signora,
senza poterla visitare si può aggiungere ben poco.
La diagnosi di diverticolo uretrale la si fa mediante una indagine definita "uretrografia a pressione positiva"; ne parli con l'urologo che la segue. Ci faccia poi sapere.
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Gentile Dottore,
Domani pomeriggio proveró a contattare un nuovo urologo perchè come
Le dicevo, prima hanno diagnosticato il diverticolo, poi all'eco pre operatoria non lo hanno più visualizzato e mi hanno mandato a casa con una sospetta skenite. Perchè non mi hanno fatto fare l'esame che mi suggerisce Lei? Oggi sono al 5 giorno di glazidim e dall'uretra esce ancora del liquido.
La prego volere rispondere a questa ulteriore domanda: un diverticolo uretrale puó produrre i sintomi che accuso io? E quello visualizzato nella Rm potrebbe essere un diverticolo?
Mi fornisce un nome nella mia città ?quelli che conosco sono tutti andrologi e in ospedale non ci vado più. Scusi lo sfogo.
Grazie 1000.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile Signora,
il consulto via web ha dei limiti intrinseci; ciò detto le ho già indicato nella mia prima risposta quali sono i sintomi classici del diverticolo dell'uretra; ciò a dirle che non è tipico che un (eventuale) diverticolo dell'uretra possa spiegare tutti i sintomi che ci riporta.
Quanto ci riporta dell'esito della RNM è compatibile con diverticolo uretrale.
Tra gli Urologi della sua città conosco il Dott. Savoca, iscritto anche a questo forum.
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Utente
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Caro Dott,
Il nuovo uroginecologo vuole che di antibiotico per la klebsiella (glazidim 500mg) ne faccia 10 di e non 7, continuare con normovagin, mannosio, enterelle per via vaginale e ab 300 plus crema ginecologica.
Vuole, altresì che la risonanza venga rieseguita con il mezzo di contrasto poichè sospetta un diverticolo "alto" da quella senza contrasto. Sospetta che se il pus non esce più dal dotto della skene ( come era all'inizio) ma dalla uretra si possa essere creata una fistola. Vuole che l'intervento sia l'ultima spiaggia considerata la mia età. Cosa ne pensa Lei? Mi ha rassicurta sulla begninità della cosa. Grazie sempre di tutto e di avermi consigliato di cercare un ulteriore parere.
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Utente
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Gentile dottore,
Il referto senza mezzo di contrasto parla di una possible cisti della ghiandola di skene e di una cisti di gartner. Di quella con il contrasto mi è stato anticipato che le due formazioni sono a margini netto e non hanno assorbito il mezzo di contrasto. Che ne pensate?
Grazie.