Giuntopatia renale bilaterale

salve a tutti ho 27 anni, e da quando avevo 14 anni soffro di coliche renali bilaterali, ho fatto sia la litrissia e a 23 anni ho dovuto subire un intervento di pcnl al rene dx e al rene sx ursl, a causa di alcuni calcoli che ustruivano l'uretere sx, e a dx un calcolo di 2 cm calcifiacato nel bacinetto renale, che mi portò alla dilatazione del 3°, i dottori addirittura parlarono di togliermi il rene dx. l'intervento andò bene e ho recuperato la funzionalità del rene dx. da allora faccio un controllo l'anno, ho avuto in questi 4 anni varie coliche abbastanza forti, finche a gennaio di quest'anno ho avuto coliche bilaterali, per circa un mese, con dolori abbastanza forti, il mio dottore mi fece fare una cura antibiotica, e mi prescrisse l'urotac indico qui la diagnosi:
lìesame UROTAC eseguito prima e dopo inezone di mdc ev ha mostrato, reni in sede di forma e dimensioni regolari, a dx el contesto del calice superiore si apprezza un piccolo calcolo di 3 mm, altro calcolo si apprezza nel calice inferiore di 7 mm, e un altro di 14 mm. a sx si apprezzano no 4 calcoli di dimensioni variabili dai 4 ai 10 mm endocalicesaeli.dopo inezione di mdc si apprezza una lieve pielectasia a sx, la presenza di multiple cisti parapieliche bilaterali, e piccole cisti intrapararenchimali a sx cisti corticale polare inferiore di 4cm.

a seguito di questa il dottore ha sospettato una giuntopatia bilaterale e mi ha prescritto la scintigrafia riporto qui:
reni in sede, di dimensioni e morfologia conservate, il rene dx contribuisce per il 44 % il sx per il 56 % alla funzione renale v.n. >42%
l'analisi del tracciato nefrografico di entrambi i reni mostra normale fase perfusiva e glomerulare, rallentata la fase escretiva soprattutto a dx, con segni di stasi pielica a sx e calico pielica a dx che persistono nelle rilevazioni tardive post-minzionali.
G.F.R. rene dex 38ml\min
G.F.R. rene sx 50ml\min
G.F.R. totale 88ml\min
tempo al picco parenchimale rene destro 12 minuti rene sinistro 5 minuti v.r. 2-5 minuti.

dopodichè il dottore mi ha praticato la cistoscopia con contrasto. è risultato che il giunto di dx a seguito dell'intervento del 2008 si è ritratto e il ren risulta essere dilatato a sx c'è un evidente giuntopatia, il bacinetto renale si gonfia tipo un palloncino, gli ureteri risultano essere liberi.
ora mi ha dato una cura antibiotica e tra 15 giorni devo fare di nuovo eco diretta renale e urinocultura...

mi farebbe piacere ricevere un vostro parere sulla mia situazione reale, e su come potrei intervenire, e con quanto urgenza dovrei affrontare l'intervento, e in cosa consista... mi fido ciecamente del mio dottore ma in questo momento ho necessità di ulteriori pareri...la sua idea è quella di monitorare anocra per un pò senza operare, ma io sono particolarmente agitata...vi ringrazio in anticipo e spero di ricevere presto una vostra risposta....
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
ho letto attentamente la sua storia molto complessa e francamente ho io molta confusione: come può essere presente una giuntopatia a sx dove si sono formati calcoli nell'uretere precedentemente trattati se la guiuntopatia meglio la sindrome del giunto è congenita?Come è possibile con la cistoscopia ( esame endoscopico con cui si vede all'interno della vescica) vedere il l giunto pieloureterale retratto ? Forse ha eseguito una Urografia .
Infine sono arrivato alla conclusione che con tali notizie e con una storia tanto complessa forse sia meglio non esprimersi perchè il rischio di aumentarLe la confusione è altissimo.
Cordialità

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
grazie per la pronta risposta, la cistoscopia con mezzo di contrasto l'ho fatta stamattina in sala operatoria, e il dottore mi ha detto appunto del giunto dx retratto e a sx la giuntopatia congenita... ho visto anche io nello schermo il momento in cui il contrasto saliva attraverso l'uretere e giungeva al rene, dilatato a dx... per quanto riguarda la giuntopatia a sx anche io ho chiesto la stessa cosa al mio dottore,mi ha risposto che probabilmente si è manifestata negli ultimi anni, le ripeto faccio annualmente eco e urografia e non mi era mai stata diagnosticata prima...
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
Probabilmente non ha eseguito solo cistoscopia, ma cistoscopia con Rx ascendente con mezzo di contrasto, cioè iniezione di mezzo di contrasto nell'uretere dal basso verso l'alto per visualizzare l'uretere, la pelvi e le cavità renali: ma questi sono solo dettagli tecnici per addetti ai lavori. Da come descritto sembra che la stenosi del giunto pieloureterale in questo caso acquisita sia molto più evidente a dx motivo per il quale converrebbe operare prima questo lato per poi verificare la necessità di intervento dall'altro lato. Per poter verificare la utilità di un intervento chirurgico è necessario visionare dettagliatamente le immagini radiografiche; quindi se sussite questa indicazione si può eseguire un intervento chirurgico classico di pieloplastica che può anche essere eseguito in laparoscopia o con l'ausilio del robot se disponibile.

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
grazie per la risposta... in cosa consiste la pieloplastica è secondo lei c'è una certa urgenza nel mio caso, oppure posso continuare a monitorare la situazione senza operarmi...
cordiali saluti...
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Come segnalato dal suo urologo dovrà eseguire fra poco eco renale e altri controlli.
Aspetti l'esito di tali esami prima di lambiccarsi la testa con ipotetici interventi e ipotesi virtuali... ripeto si rischia solo di aumentarLe la confusione.
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
ok....grazie mille...aspetterò...
[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
ok....grazie mille...aspetterò...
[#8]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
La pieloplastica è un intervento chirurgico in cui si elimina il tratto ristretto della parte di uretere che è subito sotto il rene per poi ricostruirlo con appositi punti posizionando transitoriamente un tubicino interno che ne facilita la guarigione.
In genere non sono interventi che si eseguono in urgenza. La indicazione o meno alla esecuzione di tale intervento va ponderata accuratamente dal suo urologo.
[#9]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
grazie per la precisazione =)
[#10]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Prego!
[#11]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
salve...ho fatto le analisi mi piacerebbe sentire un vostro parere: esami delle urine:
densità 1022
colore II vogel
ph 6.0
aspetto torbido
albumina assente
glucosio assente
emoglobina presente più
corpi chetonici ass.
bilirubina ass.
urobilinogeno lieve aumento
nitriti ass.

cellule alcune
leucociti diversi
emazie alcuni
cilindri ass
cristalli ossalati di calcio
flora batterica assente

urinocultura assenza di crescita batterica


ecografia:
reni in sede. normali per margini e dimensioni, senza dilatazioni delle vie escretrici calico pieliche, bilateralmente si presentano nuclei ipercogeni litiasici, a dx a sede caliceale media di 5.1 mm, a sx sede caliceale sup 9.6 ed a sede caliceale 4,7, struttura e spessore del nefroparenchima conservati. a dx nella sede mesorenale si apprezza una formazione naecogena di 33x29,1 mm.


diretta renale:
ombre renali in sede, orientate e parzialmente mascherate da immagini parassite intestinali. immagini litiasiche bilateralmente, libero lo svavo pelvico.

ecco ho scritto tutto, spero di ricevere presto una risposta, continuo ad avere dolori più o meno intensi ad entrambi i reni, forte nausea,e stanchezza...e in più ho avuto delle perdite di sangue. grazie per l'attenzione...

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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
certo alla luce dei referti riportati la diagnosi di giuntopatia non ha più motivo di esistere.
Lei sembra affetta da nefrolitiasi, consegni tutto al suo urologo di fiducia per ulteriori chiarimenti.
Cordialità