Esito spermiocoltura

gent.mi dottori, a seguito di esame urine + urinocoltura + spermiocoltura + spermiogramma + tampone uretrale effettuati per verificare l'esito di terapia antibiotica causa infezione da clamidia, è risultato tutto negativo e nella norma ad eccezione della spermiocoltura che ha evidenziato positività all'enterococcus faecalis nonchè la presenza di 2 emazie per campo nello spermiogramma. il mio medico insiste nel non voler prescirvermi antibiotici in quanto dice che la presenza dell'enterococco è da considerarsi fisiologica vista l'impossibilità di avere mucose del tutto asettiche. io pero' temo (ma non ho sintomi se non una diminuzione della potenza del getto dell'eiaculazione che praticamente non avviene piu' "a schizzo") che la prostata possa essere ancora infiammata o a causa della pregressa infezione da clamidia (curata 1 mese e mezzo fa) o a causa dell'attualmente presente enterococcus faecalis.
cosa mi consigliate di fare? e soprattutto quale farmaco sarebbe ideale per debellare questo enterococco? riporto qui di seguito le molecole cui il batterio è risultato sensibile ( presenza di "S" a fianco della molecola):

-AMPICILLINA

-IMIPENEM

-LINEZOLID

-NITROFURANTOIN

-PENICILLINA G

-TEICOPLANINA

-TIGECICLINA

-VANCOMICINA

grazie!

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,

Le infezioni del liquido seminale andrebbero corrette con opportuna cura antibiotica in base alla carica batterica, alla presenza o meno di sintomi correlati, alla presenza o meno di alterazioni dello spermiogramma.

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
dopo
Utente
Utente
gent. mo dottore,

premesso che stranamente la carica batterica non è presente nella spermiocoltura (strano visto che è stata eseguita in ospedale, quindi in una struttura teoricamente attrezzata ed affidabile), le posso dire che non mi pare di accusare sintomi di alcun genere se non, come ho già scritto, l'assenza di eiaculazione normale ormai da mesi (per normale intendo "a schizzo") unita alla sensazione di ostruzione proprio al momento dell'eiaculazione stessa (la sensazione non è definibile come dolore, ma solo fastidiosa). per quanto concerne lo spermiogramma le copio il referto:

giorni di astinenza:3 (min. 3 max 5)
quantità: 1,9 ml ( almeno 2 ml)
ph: 7,5 (da 7,2 a 8)
aspetto:fisiologico (fisiologico)
viscosità: normale (normale)
fluidificazione: finemente irregolare (completa)
spermatozoi: 90.000.000/ml ( superiore a 20.000.000)
spermatozoi: 171.000.000/eiaculato (superiore a 40.000.000)
motilità II ora: 55% ( superiore a 50%)
motilità rettilinea (rapida + lenta): 45% (superiore a 25%)
motilità discinetica: 10%
motilità IV ora: 50%
motilità rettilinea (rapida + lenta): 40%
motilità discinetica: 10%
spermatozoi tipici: 40%
spermatozoi atipici:60% (da 0 a 70%)
atipie teste:amorfe, microcefalie, acefalie
atipie colli:angolati
atipie code: angolate,arrotolate
emazie: 2 per campo (assenti)
leucociti: < 1.000.000/ml ( da 0 a 1.000.000)
corpuscoli prostatici: rari
elementi linea spermatogenica: presenti
zone di spermioagglutinazione: presenti (assenti)

grazie!
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
E' necessario capire se la sensazione di fastidio è o meno correlata alla infezione in atto perciò è bene contattare uno specialista.
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Utente
Utente
ma a giudicare dallo spermiogramma lei come valuta la situazione? è possibile che effettivamente l'enterococcus facalis sia in concentrazione tale da provocare uno stato infiammatorio? o questo fastidio per lei è piu' riconducibile alla pregressa infezione da clamidia? infine, nel caso vada curato l'enterococco quale dei principi attivi indicati nell'AB secondo lei è il piu' indicato nonchè quello con meno effetti collaterali? grazie.
[#5]
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Utente
Utente
inoltre vorrei chiedere:vista la positività dell'ultima spermiocoltura fatta all'enterococcus faecalis c'è la possibilità di trasmettere questo batterio alla mia compagna tramite rapporti non protetti? se si, quali problemi potrebbe crearle? grazie!
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
1) Non è possibile stabilire correlazione con la sintomatologia accusata senza accurata visita.
2) Non c'è correlazione fra infezione da clamydia e infezione da enterococcus
3) In questa fase meglio evitare rapporti non protetti
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Utente
Utente
la aggiorno sulla situazione: mi sono sottoposto a visita urologica che ha evidenziato, sia alla palpazione che con l'ecografia e l'ispezione per via rettale della prostata, la totale normalità degli organi. quindi non ci sono segni di infiammazione alcuna. l'urologo attribuisce la positività all enterococcus faecalis a contaminazione del prelievo...e cmq sostiene che anche la reale presenza di tale batterio nel liquido seminale è da considerarsi fisiologica e quindi non possibile causa di infezioni sia per me che per la mia compagna. il fastidio invece sostiene che non abbia cause fisiologiche in quanto dallo spermiogramma non si evidenziano anomalie tali da far sospettare problemi di tipo ostruttivo (cio' significa che il problema che avverto a che è dovuto? a disagi di tipo psicologico? non mi è chiaro...)
mi ha solo prescritto il dosaggio degli anticorpi anticlamidia (a tal proposito volevo chiedere: è necessario specificare nella prescrizione le vosi igG, igM, igA o non c'è bisogno?) e 1 nuova urinocoltura + spermiocoltura. ha poi suggerito di prendere floretrix per 20 gg e poi stenorex per altri 20 gg. ritiene corretto l'approccio terapeutico e la diagnosi?
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dopo
Utente
Utente
dimenticavo 1 cosa: riguardo al prelievo per il dosaggio degli anticorpi....va fatto a digiuno? grazie
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
1)E' sempre bene seguire le indicazioni dello specialista che ha più elementi per giudicare e curare il paziente.

2)Normalmente si dosano le IgM e le IgG anche se non indicato specificatamente.

3)Per il prelievo non è indicato il digiuno.
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dopo
Utente
Utente
gent.mo dottor scalese,

ho ritirato oggi l esito degli esami prescritti per il dosaggio anticorpi anti clamidia, ma non mi è chiaro l esito...mi sembra piuttosto "scarno". ovvero il risultato è di "1/8" con valore di riferimento "fino a 1/8". ma non c'è alcuna specificazione tra igg igm ecc.... ho chiesto spiegazioni al medico del laboratorio analisi il quale mi ha detto che quel valore comprende sia igg che igm e che comunque è da considerare negativo...anzi, secondo il medico non sarei mai entrato in contatto con la clamidia. a me pero' sembra strano. lei cosa ne pensa?
grazie!
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Se gli anticorpi anti clamidia non sono dosabili non ci può essere distinzione fra IgG e IgM.
La Clamidia essendo un germe intracellulare (cioè che vive nelle cellule) in alcuni casi può anche non indurre una risposta anticorpale.
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dopo
Utente
Utente
QUINDI , SE HO BEN CAPITO, LEI INTERPRETA QUEL RISULTATO NEL SENSO DI UNA QUANTITA' DI ANTICORPI TROPPO BASSA PER ESSERE DIFFERENZIATA TRA IGG E IGM (AMMESSO CHE TALE RISPOSTA ANTICORPALE CI SIA STATA)?
è POSSIBILE CHE A DISTANZA DI 2 MESI DALLA FINE DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA NON CI SIA PIU' MEMORIA DELLA EVENTUALE RISPOSTA ANTICORPALE ALLA CLAMIDIA, COSA CHE GIUSTIFICHEREBBE ANCHE LA NON DOSABILITà DEGLI IGM? GRAZIE.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
1) Esatto

2) Come già espresso nel precedente post la risposta anticorpale potrebbe anche non esserci stata dall'inizio.