Iperplasia prostatica

Buongiorno e, grazie per il prezioso servizio offerto, è da circa un annetto che a fasi alterne utilizzo un alfalitico (xatral) e serenoa (attualmente "saba 320", in precedenza "permixon" e prima ancora un integratore "proposta"). Ho cambiato anche urologo, più per sentire un'altra campana che altro, in quanto tutto sommato la diagnosi è stata la medesima. L'attuale specialista, però a conferma della diagnosi, a luglio mi ha fatto fare una cistoscopia da cui è merso che ho "una iperplasia al labbro sacrale dello vescicale, insomma un restringimento di questa parte e, una prostata tutto sommato ritornata quasi normale.
Sarei dovuto andare a controllo e fare un'uroflussometria tra ottobre-novembre, ma per impegni vari non ho avuto la possibilità di andarci, anche perchè lo specialista mi prospettava che in caso di esito negativo sarei dovuto ricorrere all'intervento in endoscopia, cosa che per adesso vorrei evitare (problema della retrospermia).
Nel frattempo sto continuando la cura (1 compressa di saba 320 e una di xatral al giorno), non ho particolari problemi, tutto sembra sotto controllo. Nelle more di un controllo dal vivo (peraltro ora sono anche meno impegnato lavorativamente), i farmaci che sto prendeno alla lunga, possono comportare significative contoindicazioni?
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
se la terapia le dà un significativo vantaggio, può certamente proseguirla anche per un tempo indefinito. I farmaci che sta assumendo non hanno infatti particolari controindicazioni. Lei mi pare comunque ben conscio del fatto che si tratti di una terapia "sintomatica", ovvero che fa effetto solo se la si assume, mentre invece la soluzione definitiva consiste nell'esecuzione di un intervento endoscopico.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dr. Piana, sia per la rapidità del consulto che per la chiarezza mostrata.
Come avrà intuito, al momento, preferirei procrastinare il più possibile l'intervento, anche se questo mi comporta la seccatura di prendere sistematicamente e in maniera pressocchè continua i farmaci.
Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
tenga conto che nel suo caso (iperplasia limitata al labbro posteriore del collo vescicale) l'intervento endoscopico potrebbe consistere anche solo in una semplice sezione. Con questa metodica, la retro-eiaculazione post-intervento non si può escludere, ma certamente non è completa. D'altro canto anche ora con l'assunzione della alfuzosina (Xatral) la sua eiaculazione è certamente già ridotta. Questo è un discorso comunque piuttosto delicato di valutazione dei pro- e dei contro, che dovrà eventualmente intraprendere con il nostro Collega che la sta seguendo.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore Piana, nei prossimi giorni andrò finalmente a controllo e, valuterò con lo specialista il da farsi.
Volevo però aggiungere che almeno nel mio caso con l'assunzione dell'alfuzosina non ho riscontrato una riduzione dell'eiaculato o quanto meno se c'è stato è impercettibile.
E' vero altresì che alcuni miei amici con patologie simili hanno riferito la riduzione e/o l'assenza dell'eiaculato a seguito di assunzione di prodotti similari.
Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, ieri ho fatto la visita di controllo con relativa uroflussometria, da cui è risultato: ostruito.
L'esito negativo peraltro lo davo per scontato.
L'urologo ha ribadito la necessità di procedere all'intervento perchè a suo dire non ha più senso continuare la terapia farmacologica, anche se non ravvisa l'estrema urgenza, per cui mi ha sospeso la serenoa e sostituito xatral con urorec, precisando che se dovessi trovarmi a disagio con la nuova molecola (per i noti effetti indesiderati) di ritornare nuovamente a xatral.
Per adesso ho ancora qualche altra compressa di xatral e pertanto continuerò per qualche altro giorno, ma da quello che ho letto, non dovrei comunque aspettarmi un significativo miglioramento con l'assunzione di urorec.
La cosa però più interessante è il fatto che l'urologo sostiene che contrariamente da questo riportato in letteratura, la sua esperienza è che i casi di retrospermia per questi interventi sono molto ma molto rari.
A voi risulta?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
per quanto riguarda la terapia, è molto probabile che con la silodosina (Urorec) non avvertirà significative variazioni. Tutti gli interventi che vanno ad intaccare l'integrità del collo vescicale sono potenzialmente in grado di causare ejaculazione retrograda più o meno completa. Ovviamente l'entità del fenomeno è proporzionale al grado di "apertura" del collo che si realizza. Ad esempio, una resezione/vaporizzazione prostatica per ingrossamento benigno, intervento endoscopico oggi eseguito perlopiù con il laser, causerà una grande apertura che permetterà un abbondante flusso di urina, ma anche una probabile ejaculazione retrograda totale, o quasi. Un intervento più limitato, come la semplice sezione, che si esegue in casi come potrebbe verosimilmente essere il suo, può dare risultati diversi, ancorché poco prevedibili. Certamente bisogna giungere ad un compromesso tra il desiderio di conservare l'ejaculazione e la necessità di emendare l'ostruzione, questo deve essere oggetto di un franco confronto tra paziente e medico operatore. La perdita dell'ejaculazione viene vissuta in modi anche molto diversi da soggetto a soggetto, talora il "problema" maggiore non è la perdita della fertilità.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Dr. Piana la ringrazio per il rapido ed esauriente consulto.
Come ha correttamente intuito nel mia caso non è tanto la paura della perdita della fertilità, sia perchè ho già tre figli ed inoltre non ho più trentanni, ma l'aspetto psicologico conseguente alla perdita dell'eiaculazione.
Comunque sia, come ha correttamente rilevato, bisogna giungere ad un compromesso tra i due interessi contrapposti.
Ancora grazie e, auguri di buon Natale e felice anno nuovo.
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