Chemioterapia adiuvante

Egregi professori,

sottoporsi a chemioterapia in un ospedale diverso e MOLTO MENO "RINOMATO" insomma una non-eccellenza...da quello in cui si è eseguita la cistectomia radicale sarebbe una scelta sbagliata?

L'algoritmo terapeutico sarebbe quello imposto dal mio urologo al quale mi rivolgerei poi per le visite e/
o accertamenti.

molti amici mi hanno sconsigliato. cosa si potrebbe compromettere?


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Dr. Paolo Piana Urologo 41.6k 1.8k 19
Gentile Signore,
in questa sede non è ovviamente possibile nè opportuno esprimere considerazioni sul "valore" di professionisti e strutture sanitarie. Il rapporto fiduciale tra medico e paziente è assolutamente specifico ed ogni situazione fa caso a sè. Ovviamente i nostri Colleghi che si occuperanno del suo intervento sono gli unici che potranno darle un eventuale consiglio.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie Lei risponde sempre con estrema celerità e gentilezza.

Non ho volutamente scritto il nome della struttura che non rispecchia i parametri della non-eccellenza, per una questione di rispetto verso chi opera in quel luogo.

Mi chiedevo se la procedura del fare chemioterapia fosse INDIPENDENTE dalla qualità della struttura ospedaliera stessa.

chiedevo, (qualora fosse possibile) un giudizio OGGETTIVO sulla questione.

Scusi e grazie per la Sua disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.6k 1.8k 19
Gentile Signore,
la qualità di una struttura sanitaria va giudicata nella sua globabiltà, dalla pulizia dei servizi, alla qualità dei pasti, a quella dell'assistenza medica ed infermieristica. Non crediamo alle "isole felici".

Saluti