Neoplasia vescicale

Buongiorno,

in dicembre 2011 mi sono sottoposto (in una clinica privata e convenzionata) a un intervento di TURBT per eteroplasia vescicale. L'esame istologico parla di neoplasia vescicale, di (1) frammenti di carcinoma uroteliale papillare di basso grado (G1-G2) e di (2) frammento di tessuto fibroso sede di flogosi cronica aspecifica a disposizione follicolare.

Il controllo successivo - unito a resezione - è avvenuto in maggio 2012: "neoformazione parete anteriore vescica con aspetto infiltrante" definito nell'esame istologico "carcinoma uroteliale papillare di basso grado (G1)".

Il controllo successivo - unito a resezione - è avvenuto in novembre 2012 e ha dato risultati simili.

Ora - febbraio 2013 - mi sono sottoposto a un nuovo controllo, e l'urologo (dopo aver trovato e resezionato neoformazioni alla parete anteriore della vescica, che sono al momento in attesa di esame istologico) mi ha consigliato la chemioterapia endovescicale con Mitomicina C.

Non dubito della diagnosi e della competenza del medico in questione, ma sono perplesso riguardo a due punti:

(1) nonostante in seguito ad ogni intervento abbia consigliato "l'esecuzione di cistoscopia di controllo tra 3 mesi", non è stato disponibile né organizzato per effettuare i controlli con queste scadenze, e i controlli sono avvenuti a distanza anche di sei mesi l'uno dall'altro.

(2) perché ha deciso di intervenire con la chemioterapia locale (solo) ora? Non essendo cambiato il quadro clinico, mi chiedo se un intervento di questo tipo già un anno fa non mi avrebbe portato giovamento.

In altre parole, mi chiedo se non sia il caso di cambiare medico (o semplicemente consultare un altro medico) non per incompetenza, ma per aver manifestato una "lentezza di reazione" o inadeguata attenzione al mio caso.

Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
Caro utente il protocollo del followup up del ca della vescica varia a seconda della gravità non iniziare subito la chemioterapia endovenascicale ed iniziata ora invece è dipeso dalla recidiva in quanto in prima istanza con un basso grado di malattia può anche non essere eseguita o al massimo fare un istallazione subito dopo l intervento. Sul discorso di cambiare medico non conoscendo il collega non le posso due nulla

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
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