Chlamidia, individuazione e relativo trattamento

Buonasera,
al mio compagno è stata riscontrata la chlamidia (oltre che enterococco) a seguito di spermiocoltura (positiva) e primo mitto di urina (positiva) oltre che enterecocco.
La ricerca della chlamidia è avvenuta con metodo di "Ibridazione acidi nucleici".
Tuttavia il tampone uretrale è risultato negativo.
Vorrei disturbarvi per porvi i seguenti quesiti, partendo dal presupposto che provvederò anche io ad effettuare le medesime ricerche al fine di portare avanti entrambi un trattamento di carattere antibiotico (sotto la guida di un urologo e ginecologo).

1) E' possibile una urinocoltura e spermiocoltura positiva e un tampone uretrale negativo?

2) Potrebbe essere la chlamidia ad avere delle ripercussioni sulla motilità degli spermatozoi del mio compagno?

3) E' una patologia effettivamente curabile con gli antibiotici? Sul sito di wikipedia, che per pubblicare qualunque cosa deve far riferimento a fonti accertate, c'è scritto questo "Si somministrano antibiotici come tetraciclina, doxiciclina ed eritromicina o le più recenti azitromicina e ofloxacina. La doxiciclina è efficace con cicli di 15-21 giorni (200 mg/giorno), intervallati da altrettanti giorni di riposo. A causa delle possibili resistenze all'antibiotico, che hanno cominciato di recente a riscontrarsi, si possono rendere necessari più cicli di terapia. Da recentissimi studi, pubblicati su PubMed, molto efficace risulta essere la prulifloxacina, antibiotico appartenente alla famiglia dei chinolonici di ultima generazione. La somministrazione deve avvenire con due cicli da 15 giorni intervallati da 15 giorni senza terapia."

Vi ringrazio per la cortesia e l'attenzione

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

molto sinteticamente tre sì!

Lasci perdere poi Wikipedia, la terapia finale e corretta solo il suo urologo in diretta la può indicare.

Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
solo persone folli o comunque sprovvedute potrebbero pensare di chiedere consulti medici online senza mai farsi visitare realmente da un medico.
Nel 95 per cento delle risposte fornite da questo sito non ci si confronta mai e si invita ad andare dal proprio medico di famiglia o dallo specialista.
E' la scoperta dell'acqua calda, me lo lasci dire.
Continuando cosi, questo sito rischia di diventare unicamente un sito vetrina.
Tutto legittimo ma sarebbe opportuno non chiamarli piu consulti, ma semplicemente informazioni o meglio rimandi.
Infine, ribadisco che su wikipedia e' possibile pubblicare qualcosa solo se si citano fonti accertate e attendibili.
E queste fonti fanno anche parte degli stessi link che lei gentilmente ha postato.
Io avevo soltanto la curiosita' di sapere,letteratura alla mano, quali tipologie di antibiotici vengono ultimamente utilizzati per trattare la clamidia, dal momento che su PubMed si parla di sempre piu' elevati casi di resistenza.
Tutto qui.

Saluti
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

le sue domande hanno avuto una risposta sintetica perché mi sembrava già persona ben informata; sulla polemica poi da lei sollevata taccio perché non mi coinvolge.

L'invito a sentire il proprio medico di riferimento viene rivolto di solito a quei lettori, non poco numerosi, che purtroppo chiedono diagnosi e terapie attraverso questo sito e qui credo, essendo lei, almeno mi pare, persona intelligente, non dovrebbe avere conflitti o dubbi ad ammetterlo.

Infine alla questione complicata e complessa "su come trattare il microrganismo", da lei indicato, dovremmo aprire una complessa e complicata discussione farmacologica difficile, in questo ambito, da comprendere senza una precisa base di tipo appunto farmacologico .

Comunque, in estrema sintesi, senza fare inutili lezioni di farmacologia, gli antibiotici oggi consigliati, in presenza di una Chlamydia, possono essere: i Macroloidi (Azitromicina, Eritromicina), le Penicilline (soprattutto Amoxicillina), le Tetracicline (soprattutto la Doxiciclina), i Chinoloni (Ofloxacina, Levofloxacina, Prulifloxacina, da lei citata), Sulfamidici (soprattutto il Sulfisossazolo).

Ognuno di questi antibiotici e batteriostatici ha delle particolari indicazioni cliniche che possono e devono essere discusse sempre e solo in diretta con il proprio urologo.

Ancora cordiali saluti.