Gonorrea resistente

buongiorno
le illustro brevemente il mio caso. vivo a bangkok
in data 2 marzo ho i primi sintomi classici di gonorrea calmidia bruciore dopo aver urinato, secrezioni malodoranti dal pene, prurito.
mi sono recato dal dottore mi ha fatto fare esame urine..risulta infezione .. prescrive 2 antibiotici ciproloxacin 500 mg 2 volte al di piu un altro dycycili ( non ricordo nome ) piu un indovenosa sul posto di cui non so il contenuto
i sintomi si ritirano dopo pochi giorni
pero verso 11 marzo si ripresenta un forte bruciore al pene dopo urinazione ( profondo ) e male ai testicoli e indolenzimento zona pelvica e reni
cambio ospedale... mi prescrive cefidtoren pivoxil 100 mg 2 pasticche 2 volte al di...
esame di urinocolutra negativo
ma dopo 4 gg non cambia nulla
allora iniziamo un indovenosa al giorno di ceftriaxone 2 g
piu sempre il cefditoren
ora dopo 4 giorni di trattamento ,a parte la botta di antibiotici, inzio ad avere miglioramenti... meno bruciore ( solo parte finale del pene ) gonfiore ai testicoli diminuisce.
altra urino cultura dove risulta un stafilococco aureos..dottore dice agente di contaminazione
pero ad oggi mi permane un lieve bruciore e una senzazione di indolenzimento ai testicoli
dottore ha sospeso il ceftriaxone
ora sono un po preoccupato, credo la terapia sia giusta ma quanto ci vuole? e' cosi lunga la degenza? come mi devo regolare

grazie in anticipo per la vostra risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
siamo senz'altro d'accordo sul fatto che la positività allo Stafilococco aureo dell'ultima urocoltura sia causata da contaminazione e pertanto non richieda di una ulteriore terapia antibiotica specifica. La sua uretrite si è probabilmente estesa transitoriamente alla prostata, anche se in forma lieve, considerata la presenza di soli sintomi locali e non di febbre. I disturbi prostatici (dolore profondo dopo la minzione, irradiato a i testicoli ed alla regione lombare) possono essere anche indipendenti dalla presenza di una infezione e si possono risolvere molto lentamente, quando ormai non vi è più traccia di batteri agli esami colturali. In questa fase, pertanto, le si può consigliare di assumre degli anti-infiammatori, avere pazienza, bere molta acqua e ripetere gli esami colturali su urine e liquido seminale tra un paio di settimane.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
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Utente
Utente
Gent.ssmo Dottore
La ringrazio per la pronata e precisa risposta. mi ha molto tranquilizzato.
il dottore mi ha prescritto ancora 10 gg di antibiotici cefditoren ed antiinfiammatori per l'appunto.
per il resto aspettettero con pazienza.

grazie di nuovo
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dopo
Utente
Utente
un altro paio di domande
gli esami colturali li dovrei fare una volta terminata l'assunzione di antibiotic? dopo quanto?

come mai i dolori prostatici permangono anche in mancanza di infezione?
grazie per la cortese attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
dopo l'assunzione di una terapia antibiotica gli esami colturali non dovrebbero ordinariamente essere ripetuti prima di 10 giorni circa.
La prostata è molto sensibile, l'infiammazione e la congestione sono in grado di causare disturbi anche, e soprattutto, in fase cronica, quando i batteri sono stati debellati.

Saluti
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Utente
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Gentile Dott Piana
quando lei dice " in fase cronica " cosa intende? non capisco
che i disturbi si possono cronicizzare?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
le infiammazioni si suddividono a grandi linee in forme acute e croniche, le prime sono spesso legate ad una infezione attiva in atto. Certamente lei avrà già visto che la forma di prostatite più problematica è proprio la cronica, laddove gli antibiotici non hanno più effetto.

Saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore
I sintomi vanno un po' meglio ogni giorno... Poco poco
Ieri avvertivio un gran bruciore al perineo con sensazione di calore
Stamattina sono andato in bagno e dopo evacuazione e pulizia mi sono tastato nella zona esterna interessata con una certa prezzi one
Al che ho avuto fuoriuscita di sangue copiosa....esterna non da interno Dell ano
La cosa mi ha spaventato... A cosa è dovuta? Causa irritazione? Il soffro anche di emorroidi ma in questo caso la zona interessata mi sembrerebbe un poi più sopra.

Cmq stamattina non ho bruciore al pene e lieve al perineo... Vago indolenzimento ai reni.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
il sanguinamento che ci riferisce non può essere che di origine emorroidaria. La veloce risoluzione non farebbe pensare ad alcunché di pericoloso. E' comunque opportuno che si facca dare una controllata dal suo medico curante.

Saluti
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Utente
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Grazie dott Piana
anche le emmorroidi ci mancavano.
oggi i sintomi vanno meglio quasi tutto il giorno senza bruciori al pene anchedopo minzione.
giusto stasera si sono riaffacciati un po anche inseguito a frequenti minzioni a seguito della tanta acqua bevuta.
e' un normale decorso?
io sono anche molto ansioso e questa situazione mi inzia a pesare assai.

grazie per il suo aiuto e' un importante sostegno morale
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
da quel che ci racconta, la situazione sta evolvendo favorevolmente, anche se come prevedibile in modo lento e graduale. Diremmo si possa essere più che soddisfatti, talora non è così.

Saluti
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Utente
Utente
Grazie dott Piana
purtroppo ieri notte mi e' riuscito fuori bruciore al pene...
poi ancora un po nella mattinata.... nel pomeriggio poi piu nulla...ed adesso di sera di nuovo.. ( quasi zero fastidio ai testicoli a reni )
come devo interpretare tutto cio'?

grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
come le abbiamo già detto e ripetuto:

<<<La prostata è molto sensibile, l'infiammazione e la congestione sono in grado di causare disturbi anche, e soprattutto, in fase cronica, quando i batteri sono stati debellati.>>>

Le manifestazioni sono poi molto variabi, sia come localizzazione che come comparsa e durata. Continui a bere regolarmente, un paio di litri al giorno, nè più, nè meno.

Saluti
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Utente
Utente
Buongiorno Gentile dottore
sono di nuovo qua per aggiornarla
il 1 aprile ho finito gli antibiotici. ad oggi i sintomi permangono
e' scomparso il bruciore al pene ma e' rimasto e in realta e' piu forte ildolore/indolenzimento ai testicoli. pesantezza nella zona sotto ombelico e ai reni
ho esami per lunedi: urinocoluta spermicoltura, ecografia prosata e testicoli, Psa con test per calmidia.
pero' il fastidio/dolore ai testicoli e' alquanto fastidioso
lei cosa consiglia aspettare luendi andare gia domani mattina per gli esami?
grazie molte
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
non riteniamo che questi accertamenti possano portare elementi significativi, in particolare a così breve distanza dal termine della terapia antibiotica. Rinviarli di alcuni giorni potrebbe anzi essere un modo per aumentarne la sensibilità diagnostica.

Saluti
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Utente
la ringrazio dottore
quindi quando sarebbe opportuno? lunedi o martedi?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
diremmo senz'altro non prima di martedì.

Saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore
la volevo informare sugli ultimi sviluppi
ho fatto gli esami la settimana scorsa... urinocoltura.esame liquido prostatico..eco transrettale e dei testicoli..emocromo
tutto nella norma e negativo
i sitnomi persistono..attenuati.. gli antiinfiammatori non hanno alcun effetto..
il fastidio piu ricorrente e' il bruciore ed a volte dolore nella parte superiore interna sinistra del glande..a volte si irradia all'ano..
ho acquistato un libro sul dolore pelvico cronico dove vengono suggeriti degli esercizi per alleviare tensione ai muscoli pelvici
ieri li ho fatti e dopo poco il dolore al glande e' aumentato tantissimo..come avessi uno spillo piantato..con irradizaione giu per la gambe sinistra...
io ho sofferto di ansia e sono stato sotto cura di SSRI lexapro per un anno e mezzo...
ci puo essere una relazione tra ansia e la persistenza di tale disturbo?
potrebbe essere consigliabile riprendere il trattamento con lexapro?
grazie per l'attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
l'ansia è una portentosa lente d'ingrandimento capace di amplificare qualsiasi disturbo e quelli a carico dell'apparato genitale e delle basse vie urinarie sono certo fra i più comuni. Il fatto che l'attivazione del piano perineale abbia accentuato i disturbi non fa che conferra quanto proprio lì stia il punto debole esensibile. Verosimilmente è ncessario calibrare quali siano i modi ed i tempi più opportuni, ma è chiaro che quella sia la via più promettente. Un supporto farmacologico per aiutarla ad evitare che la situazione si "avviti" su se stessa è certamente proponibilr. Ne parli con il suo neurologo di riferimento.

Saluti
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Utente
Utente
Dottore
la ringrazio per la celebre risposta
la via di supporto farmacologico come lei intende e' stata presa in considerazioe del mio medico curante .la settimana prossima mi vedro con il mio psicologo ( mi segue da anni e mi consiglio lui la prima terapia farmacologica ) e da li prenderemo la decisione con il supporto dello psichiatra da cui sono andato precedentemente.
disturbi simili alle vie urinarie ( bisogno di urinare frequenet e bruciori ) li avevo gia avuti da bambino inseguito alla morte di mia madre... quindi cio potrebbe avvalorare quello che mi dice della sensibilita di quella zona nel mio caso
la ringrazio ancora
la terro aggiornata