Enterococcus faecalis resistente

Buongiorno,

il 24 marzo ho eseguito un tampone uretrale per verificare se ci fosse un'infezione, avendo forti bruciori da mesi sul glande.
Risultò il batterio "Escherichia Coli" curato con due settimane di Ciproxin da 1000 mg RM 2 vlt/dì, in aggiunta a fermenti lattici (Biotrap prima e poi Codex in bustine).
Il 24 aprile ho eseguito nuovamente il tampone, Escherichia Coli sparito ed Enterococcus Faecalis apparso.
Dall'antibiogramma presentavano sensibilità soltanto "Amoxicillina/Acido clavulanico 8/4 ug/ml" e "Ampicillina/Sulbactam 32/16 ug/ml".
Ho eseguito la cura con "Bioclav" 3 volt/dì per 7 gg, in aggiunta ai probiotici "Enterolactis Plus" 1 cp prima di colazione e una prima di pranzo (che continuo a prendere)
Ho nuovamente eseguito il tampone il 25 maggio, anche questa volta positivo, sempre Enterococcus faecalis. Questa volta però l'antibiogramma mostra la sensibilità di "Ceftriaxone 64 ug/ml" e "Fosfomicina 200 ug/ml".

Ho letto in una discussione simile alla mia che la continua assunzione di antibiotici non porta alla risoluzione del problema, poichè si tratta di batteri intestinali e gli antibiotici creano squilibrio nella flora intestinale.
In tal caso i probiotici/fermenti lattici non dovrebbero servire a garantire equilibrio nella flora inestinale?
Quale sarebbe la soluzione più opportuna? Provare un altro ciclo di antibioticio e rifare il tampone?
Inoltre, essendo batteri intestinali, vi sono delle indicazioni alimentari da seguire? (Ho letto in diverse discussioni di non assumere caffè, alcolici, cibi piccanti, ecc).


Grazie per le eventuali risposte.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

sulla necessità di prendere o meno degli antibiotici purtroppo noi, da questa postazione, senza poter valutare in diretta il suo problema clinico vero, poco le possiamo dire.

Detto questo invece le possiamo confermare che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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